Le Dolomiti, dichiarate patrimonio dell’umanità, non sono solo un paradiso per gli appassionati di montagna, ma anche una meta perfetta per gli amanti della buona cucina. In particolare, Corvara, nel cuore dell’Alta Badia, è il punto di riferimento per rifugi che offrono esperienze gastronomiche indimenticabili, grazie a una selezione che unisce la tradizione montana alla raffinatezza della cucina gourmet.
Gambero Rosso ha stilato una lista dei migliori rifugi dove mangiare, godendo di panorami mozzafiato ma anche di piatti che rappresentano un perfetto connubio di qualità, innovazione e rispetto per la tradizione. Ecco i cinque rifugi imperdibili per un soggiorno all’insegna del gusto.
Rifugio Col Alt
Situato a 2.000 metri di altezza, il Rifugio Col Alt è una tappa obbligata per chi visita Corvara. Dal design elegante e moderno, il rifugio è conosciuto per la sua cucina raffinata che si distacca dalle tipiche offerte montane. Piatti come il risotto al burro acido con lumache e aglio nero, oppure la coscia di coniglio arrosto con salsa di fegatini, sono frutto della sapienza dello chef Enrico Vespani, che, insieme al proprietario Fabio Targhetta, ha creato un menu ricercato, con una selezione di vini naturali e un servizio impeccabile. L’esperienza non si limita solo al piatto, ma include anche il contesto panoramico che rende ogni pasto unico.
Rifugio Jimmi
A 2.140 metri di altitudine, il Rifugio Jimmi si trova in una posizione privilegiata con vista sul Gruppo del Sella. La struttura, che conserva il fascino delle baite altoatesine, è il luogo ideale per gustare piatti tipici, ma anche creazioni gourmet come i tagliolini con vellutata di Parmigiano e tartufo nero. La cantina, ricca di etichette prestigiose, è un altro punto di forza di questo rifugio, che unisce tradizione e innovazione. A gestirlo è la famiglia Schrott, che con passione e accoglienza rende ogni visita speciale.
Rifugio Edelweiss
Il Rifugio Edelweiss, circondato dalle maestose montagne del Sassongher e del Sass de Ciampac, è un mix perfetto di rusticità ed eleganza. Qui, lo chef Alois “Gigio” Comploj propone una cucina di lusso in un ambiente alpino, con piatti come i ravioli del plin e la guancetta di manzo brasata al Lagrein. La carta dei vini, ben curata, valorizza il territorio con una selezione di etichette locali. Per chi cerca una pausa più veloce, il rifugio offre anche piatti tipici da gustare in un’atmosfera più informale.
Rifugio Crëp de Munt
Situato nella zona del Piz Boè, il Rifugio Crëp de Munt è un rifugio moderno che ha appena subito una ristrutturazione. La proposta gastronomica della famiglia Niederkofler si distingue per l’interpretazione creativa delle ricette storiche locali. Il menu include piatti come i ravioli verdi ripieni di selvaggina e la sella di cervo in crosta di noci. Il legame con il territorio è forte e si riflette nelle materie prime, nelle preparazioni e nella presentazione dei piatti. Un’esperienza che va ben oltre il semplice pasto, trasformandosi in un vero e proprio viaggio gastronomico.
Piz Boè Alpine Lounge
In cima all’alta Badia, il Piz Boè Alpine Lounge è il rifugio più moderno della zona. Qui, il design minimalista e le ampie vetrate offrono una vista spettacolare sulle montagne circostanti, mentre il menu propone una fusione tra cucina alpina e mediterranea. Il risotto al Parmigiano Reggiano 36 mesi con aceto balsamico di Modena è uno dei piatti più apprezzati, insieme ad altre preparazioni gourmet che fanno di questo rifugio una meta ideale per chi cerca un’esperienza gastronomica a 360 gradi.