Nuova Irpef, quando scatta: spunta la data della “super busta paga”

L’imposta sul reddito delle persone fisiche passa dai classici cinque scaglioni a sole quattro aliquote: le novità in vigore dal prossimo mese di marzo

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Redazione

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Sono diverse le novità in arrivo sul fronte Fisco e tasse con il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo. La riforma fiscale riguarda soprattutto il fronte Irpef, a quattro aliquote, che dal 2022 promette tagli per un valore stimato di oltre 6,5 miliardi di euro ed entrerà in vigore nel prossimo mese di marzo. Le disposizioni inserite nella prima legge di Bilancio varata da Mario Draghi interesseranno oltre 30 milioni di contribuenti italiani.

Il maxiemendamento alla Manovra presentato dal governo (approvato prima al Senato e poi alla Camera dopo lunghe trattative tra i partiti che compongono la maggioranza) non cita il nuovo sistema di scaglionamento, ma è quasi certo che partirà dal terzo mese di quest’anno. Le indiscrezioni parlano di un conguaglio previsto per recuperare gli effetti della riduzione relativi ai primi due mesi in corso.

Nuova Irpef a quattro aliquote: ecco tutti i dettagli della nuova normativa

Per rendere ufficiale il passaggio alla nuova Irpef molto probabilmente sarà necessaria la pubblicazione di un chiarimento amministrativo vergato da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il documento dei tecnici permetterà di evitare il caos che pioverebbe sui sostituti d’imposta chiamati a far fronte a tre variabili: le nuove aliquote, l’adeguamento delle addizionali – che si dovranno allineare al nuovo impianto, che prevede quattro scaglioni – e la nuova normativa sull’Assegno unico.

Proprio le addizionali sono l’elemento che permette di tracciare i tempi del taglio d’imposta. In queste prime settimane del 2022, le Regioni e gli Enti locali devono armonizzare la loro Irpef e passare dal sistema a cinque scaglioni a quello pronto per entrare in funzione. L’emendamento alla Manovra compilato dall’esecutivo dà tempo fino a marzo per completare l’operazione.

In quel periodo è previsto anche l’arrivo in busta paga del nuovo Assegno unico, che assorbirà gli aiuti previsti per i nuclei famigliari e le detrazioni Irpef per i figli a carico, tutte norme già attualmente valide. In questo caso, l’avvio operativo è stato posticipato di due mesi: le famiglie potranno così avere il tempo necessario per presentare le dichiarazioni Isee su cui verrà calcolato l’importo corrispondente.

Nuova Irpef a quattro aliquote: il ricalcolo previsto per i contribuenti

In questo modo, i due fattori di cui si è discusso fissano l’entrata in vigore della nuova Irpef non prima dell’inizio della prossima primavera. Anche perché – se così non fosse – i datori di lavoro, le associazioni di categoria e i patronati di tutta Italia sarebbero costretti a ricalcolare, per tre volte in tre mesi, le imposte relative ad ogni contribuente.

C’è da constatare anche che il taglio di un sesto dei benefici inseriti nella Manovra per il 2022 non ci sarà. Dai nuovi meccanismi dell’Irpef scaturirà il conguaglio, che potrebbe gonfiare (in maniera non indifferente) gli stipendi e le pensioni del mese in cui il nuovo impianto debutterà, perché in quell’occasione verranno recuperati gli effetti dei mesi precedenti.

Debutto che potrebbe coincidere con l’arrivo degli effetti del rinnovo contrattuale dei dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Verranno distribuiti gli arretrati, che vanno da 1.136 euro a 2.466 euro. Infine, il taglio dell’Irap cancella l’imposta per 835mila partite Iva tra professionisti e ditte individuali. Per questi soggetti, il primo appuntamento del calendario delle imposte è l’acconto di metà giugno. Ma i contribuenti interessati dai tagli potranno disinteressarsene.