Sciopero Fiom, metalmeccanici in piazza per Mirafiori: le richieste

Operai metalmeccanici scendono in piazza per Mirafiori: le soluzioni trovate non bastano

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 12 Giugno 2024 16:27

A due mesi dalla manifestazione del 12 aprile, Torino torna a mobilitarsi per l’automotive. I delegati sindacali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Ugl, Fismic e i quadri Fiat Aqcf, insieme ai lavoratori, si sono ritrovati davanti a Palazzo di Città. La protesta, intitolata “8 ore di orgoglio torinese, il rilancio di Torino parte da Mirafiori”, vuole il rilancio del settore automobilistico e dello storico stabilimento di Mirafiori.

La piazza è stata animata da dibattiti, momenti di confronto e tavole rotonde, in una mobilitazione che vuole mantenere alta l’attenzione sulle criticità del settore. La richiesta principale è di garantire un futuro solido per Mirafiori e il comparto automobilistico torinese, che rischiano di essere compromessi dalla mancanza di nuove produzioni (per la quale non basta l’annuncio della 500 ibrida) e dall’assenza di una strategia chiara per la transizione ecologica.

Fiom torna in piazza per Mirafiori: la nota dello sciopero di 8 ore

Sono passati due mesi dalla manifestazione del 12 aprile, quando il settore automotive ha sfilato per le vie del centro di Torino. Ora le sigle metalmeccaniche territoriali tornano in piazza per Mirafiori. Si è discusso di lavoro, futuro e sostenibilità. Nella prima parte della giornata il tema è stato l’impatto dell’elettrico nell’economia del territorio, mentre nel pomeriggio si è acceso un faro sull’aspetto automotive a Torino.

“In continuità con la manifestazione del 12 aprile quando era stato proclamato lo sciopero dell’automotive – spiega Rocco Cutrì, segretario generale della Fim Cisl Torino-Canavese – vogliamo tenere alta l’attenzione sul settore e su Torino. La vertenza legata alla produzione di auto è un pezzo importante della nostra economia. Abbiamo scelto una modalità diversa per coinvolgere tutta la città, entrando nel merito dei problemi”.

Ha aggiunto che, se sono di nuovo in piazza, è per ribadire il messaggio che anima lo sciopero e che vuole essere recepito dalle istituzioni e a livello collettivo, ovvero “il ruolo di Torino nella missione produttività” e il piano per “una prospettiva futura nella produzione di autoveicoli”.

Quali sono le richieste: il caso Stellantis-Mirafiori

Edi Lazzi, segretario generale della Fiom torinese, ha articolato chiaramente le richieste dei lavoratori nel corso di questi due mesi. Non cambia la necessità di nuove produzioni. Per quanto l’assegnazione della produzione della 500 ibrida sia un passo importante, per il rilancio di Mirafiori non è sufficiente. Come ha spiegato Lazzi, i lavoratori chiedono un modello in più.

Si presenta poi la necessità di un ricambio generazionale, con la necessità di ingresso di nuove leve per evitare che Mirafiori si spenga per consuzione entro i prossimi 7-8 anni. Solo così e lavorando in un’azione congiunta tra sindacati, Governo e Stellantis si potrà attrarre nuovi produttori a Torino.

Intanto, nei primi cinque mesi del 2024, Stellantis ha registrato una crescita dei volumi di vendita del 1,8% nell’area Eu29, raggiungendo una quota di mercato del 18,5%, in aumento di 0,2 punti rispetto al 2023. L’azienda è leader delle vendite in Francia, Italia e Portogallo, e ha registrato un incremento del 7,2% in Spagna nel mese di maggio. Le vendite sono cresciute del 3% in Francia, del 3,4% nel Regno Unito, dello 0,3% in Spagna, dell’11,2% in Portogallo e di quasi il 22% in Germania. Incrementi a due cifre sono stati osservati anche in Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Irlanda e Slovenia.

Nonostante un rallentamento nel mercato dei veicoli elettrici (Bev), Stellantis ha raggiunto una quota del 13,8% nell’UE29, con una forte crescita in Francia del 56% e una quota di mercato del 37,9%. In particolare, la Peugeot E-208 e la Fiat 500e sono ai primi due posti nella classifica dei veicoli elettrici più venduti.