Reddito di cittadinanza, nuova stretta: parte il censimento

I centri dellʼimpiego invieranno ai percettori moduli da compilare online per inserire il proprio profilo: dai titoli di studio alle esperienze lavorative.

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Redazione

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Parte il censimento dei beneficiari del Reddito di cittadinanza che possono essere occupabili e che quindi potrebbero perdere lʼassegno fra pochi mesi.
Nelle prossime settimane riceveranno un modulo web da compilare con titolo di studio, esperienze lavorative, situazione familiare. Dati che saranno condivisi anche con le agenzie private di collocamento e incrociati con le offerte di lavoro e formazione disponibili.

Intanto la Corte dei conti fa sapere che nel triennio 2019-2022 sono state bloccate o respinte oltre 2 milioni di domande.

Reddito di cittadinanza, al via il censimento

Nei prossimi giorni i centri dell’impiego invieranno ai percettori del Rdc i moduli da compilare online per inserire il proprio profilo: dai titoli di studio alle esperienze lavorative.
I dati saranno poi condivisi con le aziende che si occupano di collocamento, che avranno cinque mesi per incrociarli con le offerte di lavoro e formazione disponibili, e offrire un impiego alle mila famiglie prima che perdano il sussidio.

Reddito di cittadinanza, chi potrebbe perderlo

Tra sei mesi, ad agosto 2023, potrebbero essere 600mila, secondo una prima stima, coloro che diranno addio al sussidio. Lo scorso dicembre l’Ufficio Parlamentare di Bilancio aveva evidenziato come “il 38,5 per cento dei nuclei che oggi ricevono il Reddito di cittadinanza potrebbe essere escluso a partire da agosto”. Inoltre, “tre quarti dei nuclei percettori composti da una persona sola smetteranno di ricevere il Rdc”: come osserva l’organo, la quota di esclusi si restringe con l’aumentare del numero di componenti familiari, essenzialmente per la presenza di minori.

Tra coloro che perderanno l’assegno c’è quasi sicuramente chi rifiuterà un’offerta di lavoro da qui all’estate, così come la mancata frequenza dei corsi  di formazione comporterà la perdita dell’assegno.