Ferie: quanti giorni mi spettano?

Quanti giorni di ferie ho? Posso decidere io il periodo o mi viene imposto dal datore di lavoro?

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Redazione

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Pubblicato: 9 Luglio 2018 10:02Aggiornato: 17 Luglio 2022 10:55

Siamo nel periodo più caldo dell’anno e le domanda più pressanti dei lavoratori sono: quanti giorni di ferie ho? Posso decidere io il periodo o mi viene imposto dal datore di lavoro?

In primo luogo il godimento delle ferie è un diritto del lavoratore, è proprio la nostra Costituzione che all’art. 36 lo sancisce e aggiunge altresì che è un diritto al quale non può rinunciare. Questo perché lo scopo delle ferie è quello di “fare una pausa” dal lavoro al fine di reintegrare le energie fisiche e psichiche usurate durante l’attività lavorativa.

Affinché, però, il lavoratore possa assentarsi dal lavoro deve aver maturato un periodo di ferie necessario alla copertura dei giorni che intende non lavorare.

La maturazione delle ferie è collegata all’effettiva prestazione di lavoro, avviene normalmente in dodicesimi in relazione ai mesi di servizio prestato: come abbiamo già avuto modo di imparare per “mese lavorato” si intende la frazione di mese pari o superiore a 15 giorni. Questo vale in special modo in quelle situazioni in cui si verificano assunzioni e/o cessazioni in corso d’anno.

Vi sono alcuni casi, però, in cui la maturazione avviene anche in coincidenza di alcune assenze, mentre altre non danno diritto alla maturazione.

Così, ad esempio, l’assenza per astensione obbligatoria dà diritto alla maturazione del rateo di ferie, mentre non avviene la maturazione durante il periodo di congedo parentale.

Nello specifico, però, la quantità di maturazione dipende dal CCNL applicato in azienda, perciò se si vuole scoprire quante ferie spettano al lavoratore è necessario consultare il contratto collettivo anche perché potrebbe disciplinare una maturazione differente a seconda dell’anzianità lavorativa del lavoratore stesso.

In linea generale, però, il lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di ferie non inferiore a quattro settimane, come disciplinato dall’art. 10, D.Lgs. n. 66/2003. Questo periodo va goduto per almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell’anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.

Chi deve decidere quando devono essere godute le ferie?

In linea generale il potere di stabilire quando il dipendente può assentarsi spetta al datore di lavoro, allo stesso tempo, però, il datore di lavoro deve tenere in considerazione sia le esigenze della sua impresa sia quelle del prestatore subordinato. Proprio per questo motivo il datore di lavoro deve preventivamente comunicare al lavoratore il periodo stabilito per il godimento: classico esempio della chiusura aziendale.

Allo stesso tempo il lavoratore non può in assoluta autonomia decidere il periodo di godimento delle ferie, proprio perché la sua assenza può comportare disagi all’organizzazione aziendale.

La soluzione migliore è che vi sia una procedura idonea legata alla modalità di richiesta delle ferie, in modo che con congruo preavviso e compatibilmente con le esigenze aziendali e del lavoratore le parti riescano a trovare un accordo e rimanere entrambe soddisfatte.

A cura di Francesca Zucconi
Consulente del Lavoro 

Presidente Associazione Giovani CDL Pavia

Associazione Giovani Consulenti del Lavoro Pavia