Come si diventa insegnante di sostegno

Scopri come diventare un insegnante di sostegno, quali sono i requisiti richiesti e le sue mansioni

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

L’insegnante di sostegno riveste un ruolo di fondamentale importanza all’interno del sistema scolastico italiano: è un punto di riferimento essenziale sia per gli studenti con disabilità sia per l’intera classe. La sua presenza, infatti, garantisce un ambiente inclusivo e supporta gli studenti nell’affrontare le sfide legate alla loro condizione.

Chi aspira a diventare insegnante di sostegno in Italia può scegliere diverse vie, tra cui corsi di specializzazione universitaria, percorsi di formazione specifica o concorsi pubblici. Ottenere questo ruolo, però, non è affatto semplice e richiede impegno e dedizione.

Per massimizzare le probabilità di successo di diventare insegnante di sostegno è fondamentale conoscere con precisione i passaggi da seguire e i requisiti necessari. Questi possono includere la frequenza di corsi di specializzazione, l’ottenimento di certificazioni specifiche o il superamento di esami di abilitazione.

Prima di intraprendere questo percorso, il suggerimento è ovviamente quello di avere una comprensione chiara di chi è e cosa fa esattamente un insegnante di sostegno. Questa figura, infatti, come spiegato, non solo fornisce supporto individuale agli studenti con disabilità, ma aiuta l’intera classe a comprendere e accettare le diversità, promuovendo un ambiente inclusivo e di apprendimento collaborativo.

Chi è e cosa fa un insegnante di sostegno

Un insegnante di sostegno, come spiega il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), è un educatore specializzato incaricato di assistere una classe in cui c’è uno studente con disabilità, con l’obiettivo di facilitare la sua integrazione. È importante capire che questo ruolo non riguarda solo lo studente disabile, come si potrebbe erroneamente pensare, ma è una figura professionale a servizio dell’intera classe.

L’insegnante di sostegno ha il compito di soddisfare i bisogni educativi dello studente disabile con interventi adattati alle sue esigenze personali e di favorire la sua piena partecipazione in classe, consentendo così di esprimere pienamente la propria identità e le proprie capacità. Questo tipo di insegnante è stato ufficialmente introdotto nella scuola dell’obbligo italiana con la Legge del 4 agosto 1977.

Come si diventa un insegnante di sostegno

Ora che abbiamo una migliore comprensione delle responsabilità e dei compiti dell’insegnante di sostegno, possiamo esplorare più a fondo il percorso per diventarlo. Come accennato in precedenza, ci sono varie strade che portano a questa professione.

Il requisito principale è conseguire la specializzazione per le attività di sostegno, nota anche come TFA Sostegno o Tirocinio Formativo Attivo. Questo programma di specializzazione, della durata di un anno, è offerto dalle università ed è aperto sia ai laureati che ai diplomati. L’accesso avviene tramite un concorso, che può prevedere prove scritte e, talvolta, anche orali.

Il percorso di specializzazione per diventare insegnante di sostegno, noto come TFA, prevede diverse prove. Queste includono un test preselettivo con domande a risposta multipla, una possibile prova scritta, che è a discrezione dell’università, e un colloquio orale con domande a risposta aperta. Tuttavia, il contenuto delle prove può variare a seconda del grado scolastico scelto, che può essere l’Infanzia e la Primaria o la Scuola Secondaria di Primo o Secondo Grado.

In linea generale, tutte le prove del TFA Sostegno sono finalizzate a verificare le competenze nei seguenti ambiti:

  • linguistico e della comprensione del testo;
  • socio-psico-pedagogico;
  • riconoscimento e comprensione delle emozioni, degli stati d’animo e dei sentimenti nell’alunno;
  • aiuto all’alunno per la sua espressione e per una più adeguata regolazione dei principali stati affettivi;
  • capacità di autoanalisi delle proprie personali dimensioni emotive nella relazione educativa e didattica;
  • creazione di strategie innovative e originali in ambito verbale e linguistico, logico-matematico e attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale;
  • organizzazione scolastica e aspetti giuridici riguardanti l’autonomia scolastica.

Una volta che si è ottenuta la specializzazione è possibile diventare un insegnante di sostegno in vari modi e cioè:

  • ottenendo incarichi di supplenza con l’inserimento nelle graduatorie;
  • inoltrando la propria messa a disposizione;
  • partecipando al concorso a cattedra.

Come ottenere incarichi di supplenza come insegnante di sostegno

Come detto, è possibile diventare un insegnante di sostegno ottenendo inizialmente incarichi di supplenza attraverso l’inserimento in graduatoria oppure inoltrando la cosiddetta MAD (messa a disposizione).

La MAD consiste in un’istanza informale, legalmente riconosciuta e prevista dal MIUR, attraverso la quale l’aspirante supplente presenta la propria candidatura spontanea e dichiara la propria disponibilità a effettuare supplenze per medi o lunghi periodi. Mediante quest’ultima è possibile essere chiamati direttamente da un Dirigente Scolastico per un incarico di supplenza.

Il processo di presentazione per la docenza di sostegno è chiamato MAD per il sostegno. Per candidarsi a questo ruolo è richiesta una laurea magistrale o triennale. La domanda di candidatura, poi, può essere inviata in qualsiasi momento dell’anno.

Diventare un insegnante di sostegno di ruolo: ecco come fare

Per poter diventare un insegnante di sostegno di ruolo è necessario avere, oltre alla specializzazione per l’attività di sostegno, anche l’abilitazione all’insegnamento e bisogna superare il concorso. In alternativa all’abilitazione di sostegno è possibile presentare 24 CFU (crediti formativi universitari) e un titolo di studio valido per l’accesso ad almeno una classe di concorso.

Le classi di concorso sono codici che organizzano le materie e i titoli di studio necessari per insegnare una specifica materia. Ogni titolo di studio permette di insegnare in determinate classi di concorso. Le procedure per partecipare ai concorsi per insegnanti di sostegno variano in base al tipo di scuola scelta: sia per la scuola dell’infanzia e primaria, sia per la scuola secondaria.

Ecco un esempio che fa riferimento al Concorso Scuola Infanzia e Primaria del 2021. I requisiti previsti sono:

  • laurea in Scienze della formazione primaria;
  • diploma magistrale con valore di abilitazione oppure diploma sperimentale a indirizzo linguistico o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
  • analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal MIUR.

Per i posti di sostegno sono richiesti i medesimi requisiti ai quali si deve aggiungere il titolo di specializzazione sul sostegno. Il Concorso Scuola Infanzia e Primaria prevede:

  • un’unica prova scritta;
  • una prova orale;
  • la valutazione dei titoli;
  • la formazione della graduatoria finale.

La prova scritta per diventare insegnante di sostegno consiste in 50 domande. Di queste, 40 riguardano la pedagogia speciale, la psicologia dell’età evolutiva e dell’apprendimento, le metodologie didattiche per diversi tipi di disabilità e gli aspetti normativi e organizzativi. Tali domande servono a valutare le conoscenze sui contenuti e le procedure per l’inclusione degli studenti con disabilità. Ci sono anche 5 domande di inglese e 5 di informatica.

Ogni risposta corretta fa guadagnare 2 punti mentre le risposte sbagliate o non date non danno punti. Quindi, il massimo punteggio che si può ottenere nella prova è di 100 punti. Per superare la prova, però, bastano almeno 70 punti.

La prova orale del Concorso Scuola Infanzia e Primaria è un colloquio che dura al massimo 30 minuti. Serve a valutare le competenze nella comprensione e conversazione in lingua inglese di livello B2, la conoscenza delle materie e l’abilità nella progettazione didattica efficace, includendo anche l’uso di informatica e comunicazione.

Ci sono dei libri specializzati disponibili per prepararsi al Concorso per Insegnante di Sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria. Questi libri sono divisi in varie sezioni, come “Leggi e normative scolastiche”, “Organizzazione scolastica e normative”, “Aspetti psicopedagogici e didattici”, “Conoscenza delle disabilità e bisogni educativi speciali” e “Strumenti pratici”. Altri libri si concentrano specificamente sulla parte scritta dell’esame, con particolare attenzione alla lingua inglese e alla normativa scolastica.

Il Concorso Scuola Secondaria, invece, prevede:

  • un’unica prova scritta;
  • una prova orale;
  • la valutazione dei titoli;
  • la formazione della graduatoria finale.

La prova scritta del Concorso Scuola Secondaria consiste in diversi quesiti a risposta multipla volti ad accertare le conoscenze e le competenze del candidato in relazione alla tipologia di posto scelto nonché su argomenti di informatica e lingua inglese.

Ricordiamo che il candidato per diventare insegnante di sostegno deve avere competenze specializzate per creare un ambiente inclusivo dove gli studenti disabili possano essere protagonisti del loro apprendimento. Ciò implica la capacità di progettare interventi educativi personalizzati che tengano conto dei diversi modi in cui gli studenti imparano e interagiscono, assicurando così un equilibrio tra apprendimento e inclusione sociale.

Le competenze e le conoscenze richieste, invece, riguardano vari ambiti, tra cui normativo, psicopedagogico, didattico, comprensione della disabilità e di altri bisogni educativi speciali in un contesto bio-psico-sociale, oltre ad aspetti organizzativi e gestionali.

La prova orale per la docenza di sostegno consiste in un colloquio che valuta la capacità del candidato nella progettazione didattica. In particolare, si concentra sulla creazione di un ambiente di apprendimento inclusivo, sull’uso competente delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sull’interazione con la commissione riguardo ai contenuti assegnati e sull’abilità di comprendere testi scritti e comunicare oralmente in lingua inglese.

Anche per il Concorso Scuola Secondaria vengono forniti manuali specifici per prepararsi alla docenza di sostegno. Di solito, questi manuali si concentrano su diversi ambiti, come la psicopedagogia, le metodologie didattiche inclusive, la conoscenza delle disabilità e dei bisogni educativi speciali, e gli aspetti normativi, organizzativi e di governance.
Tuttavia, è importante notare che le modalità dei concorsi possono variare da un concorso all’altro, anche all’interno della stessa categoria. Perciò, per ottenere informazioni precise su come diventare insegnante di sostegno, è fondamentale leggere attentamente il bando del concorso a cui si intende partecipare.