Bonus agricoltura in arrivo, dal 1° dicembre pagamenti Pac più ricchi del previsto

Pac 2025, al via i saldi per gli agricoltori italiani con importi superiori alle attese. Liquidazione al 97% del valore totale. Importi più alti per i giovani e le colture strategiche

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

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Dal 1° dicembre 2025 parte la liquidazione dei saldi della Politica Agricola Comune destinati agli agricoltori italiani che hanno presentato domanda nel corso del 2025. Una misura attesa, soprattutto perché gli importi risultano più alti del previsto, rispetto ai valori comunicati a settembre, durante l’erogazione degli anticipi.

A confermare gli importi e le modalità operative è Agea Coordinamento, che ha completato i conteggi ufficiali contenuti nella circolare n. 94143 del 21 novembre 2025. I pagamenti diretti Pac saranno liquidati al 97% del valore totale, garantendo un saldo più importante rispetto agli anni precedenti. Inoltre, sono previste risorse aggiuntive per i giovani agricoltori e importi massimi riconosciuti per alcune colture strategiche come frumento duro e barbabietola da zucchero.

Cosa succede dal 1° dicembre: al via i saldi PAC

Con l’avvio della campagna di pagamento dei saldi, migliaia di imprese agricole italiane vedranno entrare risorse fresche in azienda. Dopo l’erogazione anticipata del 68% avvenuta nelle scorse settimane, il saldo coprirà un ulteriore 29% portando l’importo complessivo al 97% dei valori dei titoli Pac disaccoppiati.

Per fare un esempio pratico, un agricoltore con un portafoglio titoli del valore complessivo di 10.000 euro, dopo aver ricevuto 6.800 euro in anticipo, riceverà ora 2.900 euro a saldo, raggiungendo appunto il 97% del totale.

La trattenuta del 3% è una misura precauzionale necessaria per la futura assegnazione dei titoli dalla riserva nazionale, ancora in fase di definizione.

Operazioni in sospeso e condizioni di ammissibilità

Non tutto è però definito. Restano infatti alcune operazioni ancora da finalizzare, in particolare:

  • l’assegnazione dei valori della riserva nazionale, prevista entro fine anno;
  • la verifica di ammissibilità per gli interventi accoppiati in zootecnia, che richiede la chiusura delle verifiche entro il 31 dicembre;
  • la definizione dell’importo del regime ecologico zootecnico relativo alla riduzione dei farmaci veterinari e al benessere animale.

Quest’ultimo aspetto non ha ancora un valore unitario stabilito, perché mancano i dati definitivi sugli animali ammissibili da parte degli organismi pagatori. Solo dopo questa fase saranno perfezionati i pagamenti.

Pagamenti più ricchi grazie all’aumento degli importi unitari

Una delle notizie più importanti riguarda il fatto che, come anticipato, gli importi unitari utilizzati per il calcolo dei saldi risultano più alti rispetto a quelli elaborati a settembre per gli anticipi.

Questo significa che gli agricoltori riceveranno un saldo superiore alle aspettative. Per molte imprese agricole, soprattutto in segmenti produttivi in difficoltà, rappresenta un supporto economico essenziale per chiudere l’anno.

Grande attenzione poi per i giovani agricoltori, considerati il futuro del comparto primario.

L’importo riconosciuto anche in questo caso sale, a 151,23 euro per ettaro, contro i 100 euro dell’anno precedente. Il tetto massimo è fissato a 90 ettari per azienda. Poiché in sede di anticipo sono stati corrisposti 101 euro a ettaro, ora a saldo arriveranno ulteriori 50,23 euro.

Il premio massimo riconoscibile è raddoppiato nel 2025, passando da 100 euro a 200 euro per ettaro, segnale importante di un sostegno concreto al ricambio generazionale, storicamente uno dei punti critici dell’agricoltura italiana.

Cosa succederà nei prossimi mesi: la circolare definitiva Agea

Agea Coordinamento pubblicherà una terza e ultima circolare entro maggio 2026, con il calcolo definitivo degli importi sulla base delle istruttorie concluse e dei controlli sui requisiti. In quell’occasione saranno stabiliti ettari e capi effettivamente ammissibili, correzioni per anomalie o irregolarità e conguagli finali.

Con l’aumento degli importi, l’attenzione ai giovani e il riconoscimento massimo alle colture strategiche, l’avvio dei saldi 2025 manda un segnale di sostegno tangibile a un settore che continua a rappresentare un patrimonio economico, culturale e sociale per il Paese.