Avis, leader nel campo dell’autonoleggio, ha annunciato 113 licenziamenti in tutta Italia. Prima la pandemia, che con il lockdown, ha costretto i veicoli Avis a restare in garage per mesi. Poi la crisi economica. E a farne le spese saranno 113 lavoratori, se non viene trovata una soluzione con Avis Budget Italia. Per i sindacati, però, non ci sarebbe alcuna crisi ma solo la volontà di aumentare i fatturati e minacciano una mobilitazione negli aeroporti.
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Crisi dell’autonoleggio: le motivazioni dell’Avis
Le sigle Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti chiedono l’apertura “con urgenza” di un tavolo di confronto con i delegati aziendali al cospetto dei rappresentanti dei ministeri delle Imprese e del Lavoro.
L’avvio della procedura di licenziamento collettivo è stata annunciata da Avis per “un profondo cambiamento nei comportamenti di acquisto dei consumatori dei servizi di noleggio che il perdurare della crisi economica ha ulteriormente accentuato”. Secondo la versione di Avis, in sintesi, circolano meno soldi e le persone viaggiano di meno. E quando lo fanno, noleggiano meno auto.
Nel 2023 Avis Budget Italia ha subito perdite per 3,5 milioni di euro. Nel bilancio del 2024 si parla di perdite fino a 7 milioni. I costi sono saliti del 14%, a fronte di ricavi del 2%. La sede italiana della multinazionale lamenta la “concorrenza sempre più aggressiva” del noleggio online e la crescente richiesta sul mercato di noleggi low cost che fanno assottigliare i margini di profitto.
Dove sono previsti i tagli
I 113 dipendenti Avis Budget Italia che rischiano il posto di lavoro sono sparsi da Nord a Sud dello Stivale. I maggiori tagli sono previsti a:
- Roma, con 47 licenziamenti;
- Milano, con 18 licenziamenti.
Interessate anche le sedi che si trovano nella provincia autonoma di Bolzano (dove si trova la sede legale) e in Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Sicilia.
In totale, si punta a chiudere 50 stazioni di autonoleggio e 18 stazioni di noleggio furgoni.
Sindacati in azione
In una nota unitaria, i sindacati contestano “la legittimità e la sussistenza delle motivazioni avanzate”, chiedono il ritiro della procedura di licenziamento e minacciano
forti momenti di mobilitazione e di tensione, soprattutto in ambito aeroportuale, dove le attività di noleggio auto sono più presenti.
Le sigle contestano la versione fornita da Avis sulla crisi del noleggio auto, “in un momento in cui sono tornati i turisti in Italia” ed esprimono “tutte le perplessità del caso rispetto alle ‘reali’ motivazioni addotte per l’avvio della procedura in oggetto”.
Claudia Di Martino di Filt Cgil sostiene che manchino le motivazioni per licenziare in Italia:
Non c’è una crisi aziendale, non ci sono conti in rosso, perciò abbiamo chiesto di vedere i bilanci, ma secondo noi è una riorganizzazione.
All’orizzonte, secondo questa versione, ci sarebbe solo il più classico licenziamento per profitto. Il 18 marzo ci sarà un nuovo incontro con l’azienda.
Quanti sono i dipendenti Avis in Italia
Avis Budget Italia dà lavoro ad oltre 700 impiegati nel Paese, dei quali 685 a tempo indeterminato e 46 con contratto a termine, operando nel noleggio di auto e furgoni con i marchi Avis, Maggiore, Amicoblu, Morini.