Assegno inclusione, primi pagamenti in arrivo dal 26 gennaio

L'Inps ha comunicato le data di accredito degli assegni di inclusione: i primi invii riguardano chi ha inviato la richiesta dal 18 dicembre al 7 gennaio

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 4 Gennaio 2024 11:01

A partire dal 26 gennaio saranno accreditate le prime somme dell’Assegno di inclusione, la misura di sostegno economico, sociale e professionale voluta dal Governo Meloni, che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. A comunicare la data del via ai pagamenti è stata l’Inps in una nota, nella quale ricorda che per ricevere il sussidio è necessario, oltre a inviare la richiesta, effettuare l’iscrizione al sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (Siisl) e sottoscrivere il patto di attivazione digitale del nucleo familiare.

Il calendario

Gli accrediti del 26 gennaio riguarderanno le domande per l’Adi presentate dal 18 dicembre al 7 gennaio, ma lo stesso Istituto di previdenza ha pubblicato il calendario con le date degli altri accrediti per i richiedenti che hanno fatto domanda successivamente:

  • per le domande presentate dopo il 7 gennaio e comunque entro il 31 gennaio, con PAD sottoscritto entro il 31 gennaio 2024 ed esito positivo dell’istruttoria, il pagamento della mensilità di competenza di gennaio verrà disposto dal giorno 15 febbraio. Dal giorno 27 febbraio verrà pagato l’importo del mese corrente (febbraio); pertanto, il pagamento, sebbene avviato a febbraio, prevederà il riconoscimento anche della mensilità di gennaio;
  • per le domande presentate dal mese di febbraio (e analogamente, per le domande presentate nei mesi successivi), il primo pagamento verrà disposto dal giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale; i successivi pagamenti, verranno disposti il giorno 27 del mese di competenza.

L’Inps ha spiegato, inoltre, che in caso di sottoscrizione tardiva del patto di attivazione digitale del nucleo familiare (Pad) ”il riconoscimento del beneficio decorrerà dal mese successivo a quello di sottoscrizione del pad stesso” (qui la guida sull’Assegno di inclusione).

I requisiti

Per poter richiedere il sussidio il nucleo familiare deve rispettare una serie di criteri economici, di cittadinanza e soggettivi. In particolare, l’aiuto può essere richiesto da uno dei membri a garanzia dell’intero nucleo a condizione che:

  • il valore Isee in corso di validità non sia superiore alla soglia di 9.630 euro.
  • il patrimonio immobiliare, in Italia ed eventualmente all’estero diverso dalla casa di abitazione di valore (il cui valore non deve superare euro i 150 mila euro) sia inferiore ai 30mila euro;
  • il patrimonio mobiliare (ad esempio depositi, conti correnti, ecc) non superi:
    – 6mila euro per i nuclei composti da 1 solo componente
    – 8mila euro per i nuclei composti da 2 componenti
    – 10mila euro per i nuclei composti da 3 o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo). Massimali questi ultimi, incrementati di 5 mila euro per ogni componente con disabilità e 7.500 euro per ogni persona in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
  • nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere. 

Il richiedente, o almeno un suo familiare, deve essere inoltre in possesso di determinati requisiti per tutta la durata dell’erogazione:

  • essere cittadino italiano titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di un altro Paese in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o ancora titolare dello status di protezione internazionale;
  • residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.
  • non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
  • non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta (qui i requisiti per ottenere l’Assegno di inclusione).