l mondo dell’artigianato in Italia va evolvendosi. Lo dimostra il fatto che le aziende con un titolare straniero abbiano registrato un incremento di 33.847 unità. Un balzo in avanti notevole, che porta questa realtà a rappresentare di fatto un quinto dell’intero settore.
Artigianato straniero in Italia
Al di là di ciò che possano pensare alcuni, il fatto che il comparto artigiano in Italia stia mutando è una notizia positiva. Considerando il grave problema anagrafico del nostro Paese, guardare all’immigrazione è una soluzione e non un problema.
Come detto, sono in aumento gli artigiani immigrati in Italia, come evidenziato da uno studio di Unioncamere e InfoCamere. I soli soggetti stranieri, impegnati in questo ambito, sono oggi a quota 200mila. Si può parlare di un quinto del totale e i dati offrono una prospettiva relativa all’ultimo decennio, dal 30 settembre 2014 al 30 settembre 2024.
Purtroppo tutto questo non è bastato a risollevare il settore, che ha registrato negli ultimi 10 anni un deficit complessivo di 99.395 unità. Le imprese individuali gestite da italiani, infatti, hanno subito una flessione del 14,6%, pari a 133.242 unità.
Per quanto riguarda il contributo giunto dall’immigrazione, invece, nello stesso periodo si è passati da +15,5 a +20,5% di presenza sul territorio. Ecco un po’ di dati per comprendere la suddivisione tra le varie Regioni:
- Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana – Vi opera il 60%;
- Campania, Calabria, Basilicata – Il tasso di imprenditori artigiani stranieri supera il 40%;
- Emilia Romagna e Lombardia – Le imprese di immigranti rappresentano più del 25% (25.993 e 45.256, rispettivamente).
I nuovi imprenditori in Italia
Come detto, l’immigrazione è una manna per il nostro Paese, a patto di riuscire a garantire una sana integrazione. In quanto italiani, siamo il frutto di numerose commistioni etniche eppure oggi sembriamo spaventati da tale prospettiva.
I dati evidenziati da questo studio decennale evidenziano come tutto ciò stia portando a una trasformazione del settore. Alla tradizione si aggiungono nuove culture e competenze. Una luce in fondo al tunnel per un settore che fatica a garantire un ricambio generazionale.
Proviamo a dare uno sguardo ai settori e ai Paesi maggiormente coinvolti:
- nelle costruzioni il 29,1% delle imprese artigiane vanta un titolare non nato in Italia (117mila unità);
- nei servizi alle imprese si evidenzia il 27,8% del totale (14mila unità), con un incremento del 55%;
- nel settore delle costruzioni si registra una massiccia presenza di imprenditori provenienti da Romania (27.914 unità) e Albania (26.515 unità);
- nel settore dei servizi dominano Cina ed Egitto, tra le aziende a conduzione straniera, con concentrazione particolare nel trasporto, ristorazione e magazzinaggio.