Nuovi bonus, nuove truffe: attenti al finto sms Inps svuota conto

Nuova frode segnalata dall'Inps: i malintenzionati si spacciano per l'Istituto e invitano i contribuenti a cliccare su un link per rubare i loro dati bancari

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Nemmeno l’estate riesce a mandare in vacanza i truffatori. L’Inps ha recentemente segnalato una nuova frode ai danni dei contribuenti italiani. Questo ennesimo tentativo di raggiro è mirato a svuotare i conti bancari delle vittime e a sottrarre i loro dati anagrafici. Vediamo come si muovono i malintenzionati e come è possibile evitare di cadere nella loro trappola.

L’ultima truffa segnalata dall’Inps

L’Inps ha avvisato gli utenti tramite un post sui suoi canali social ufficiali. La truffa consiste in un messaggio, solitamente inviato via sms (ma non è raro che arrivi anche via e-mail), che informa il destinatario del mancato versamento di un’indennità Inps. Il messaggio suggerisce che il versamento non potrà essere effettuato finché il destinatario non procederà con la conferma della propria identità.

Il testo dell’sms invita a cliccare su un link esterno, che rimanda a una pagina web che sembra identica a quella dell’Istituto, ma che è stata creata appositamente dai cyber criminali per rubare i dati degli utenti: cliccando sui collegamenti è possibile che venga installato un malware sul dispositivo della vittima o si accede a un modulo in cui inserire i propri dati, che vengono puntualmente rubati.

In questo modo i truffatori possono ottenere l’accesso al cellulare, al tablet o al computer, e accedere a tutte le informazioni sensibili contenute al suo interno, inclusi i dettagli dei conti bancari e delle carte di credito, come già avvenuto con un altro falso sms dell’Inps.

Come riconoscere e difendersi dalla truffa

Infatti questo modo di truffare i contribuenti non è nuovo, e l’Inps da molto tempo riceve segnalazioni di messaggi provenienti da malintenzionati che si spacciano per l’Istituto. Gli sms invitano l’utente a cliccare su un link per aggiornare i propri dati, anagrafici o bancari, per ricevere il pagamento di una prestazione.

Tuttavia, tali link non conducono mai a pagine ufficiali dell’Istituto, ma a siti creati per ingannare e rubare informazioni, in pieno stile smishing. È bene controllare tutte le pagine del finto portale alla ricerca di errori grammaticali e di una url sospetta, che non corrisponde a quella istituzionale.

Le autorità e la Polizia Postale inoltre ricordano sempre di non fornire dati personali o informazioni sensibili tramite link o richieste arrivate via sms, dato che gli enti istituzionali e governativi utilizzano esclusivamente canali ufficiali per comunicare con i cittadini e non richiedono mai informazioni tramite messaggio, e-mail o chiamate registrate. Lo stesso vale per realtà commerciali, come le compagnie telefoniche e i gli e-commerce.

Cosa fare in caso di messaggio sospetto

Se si riceve una comunicazione sospetta come un sms di questo tipo, la prima cosa da fare è non cliccare assolutamente sul collegamento incluso nel messaggio. È importante cancellare immediatamente l’sms (o l’e-mail) che può sembrare un tentativo di phishing e bloccare il mittente.

Per ulteriore sicurezza, l’Inps ha pubblicato una guida per aiutare i cittadini a riconoscere i tentativi di truffa più comuni, disponibile sul sito ufficiale. Prestare attenzione a queste truffe è essenziale per proteggere le proprie informazioni personali e finanziarie. Con l’aumento dei bonus e delle indennità, aumentano anche i tentativi di frode. Essere informati e cauti è il primo passo per difendersi da questi raggiri.