Amazon, arriva stretta sulle recensioni: cosa cambia adesso

Amazon ha depositato una denuncia penale in Italia – la prima in tutta Europa – per arginare il dannoso fenomeno delle recensioni false sulla piattaforma

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Svolta storica per Amazon e per il mondo dell’e-commerce in generale. Da tempo la più grande piattaforma di acquisti online e i suoi concorrenti devono fare i conti con una epidemia di recensioni false sotto i propri prodotti. Il sistema dei commenti dovrebbe aiutare i potenziali clienti a capire meglio pregi e difetti di ciò che intendono comprare, ma da tempo gli utenti sono messi in difficoltà da giudizi fabbricati ad hoc da aziende specializzate.

In un periodo storico in cui la gestione delle finanze domestiche è resa difficile da inflazione e rincari, la prospettiva di spendere soldi su internet e rimanere delusi scoraggia sempre più persone. E per questo il colosso di Seattle ha deciso di prendere in mano la situazione.

Amazon si muove contro le recensioni false

Amazon ha infatti presentato in Italia una denuncia penale contro le recensioni false in cambio di denaro o prodotti gratuiti. È la prima volta in Europa che il gigante dell’e-commerce si muove in questo modo. Il procedimento si aggiungere alla prima causa civile in Spagna e a ben dieci nuove azioni legali negli Stati Uniti.

Lo scopo è quello di individuare e bloccare gli operatori che gestiscono più di 11mila siti web e gruppi social che alimentano il mercato delle recensioni false. Che tra l’altro possono essere ricondotte a reati per i quali sono previste pene detentive e sanzioni salate.

Il vicepresidente Dharmesh Mehta ha fatto sapere che “non c’è posto” per le recensioni false su Amazon, e che l’azienda continuerà a dedicare ingenti risorse finanziare per eliminarle dalla piattaforma e garantire ai suoi cliente un’esperienza di acquisto “affidabile”.

Oltre alle azioni legali partite in tutto il mondo, Amazon sta mettendo in campo anche l’intelligenza artificiale e il machine learning per individuare i commenti contraffatti e risalire all’identità dei loro autori. Il colosso sta insomma lavorando per rendere sempre più sicuri gli acquisti e tutti i servizi offerti agli abbonati.

La denuncia penale contro le recensioni false

La denuncia penale depositata in Italia prende di mira uno dei principali broker che vendono recensioni false, che avrebbe creato una rete di persone disposte a comprare prodotti su Amazon e a pubblicare recensioni a 5 stelle in cambio di un rimborso completo degli acquisti. Questa pratica è diffusa perché le recensioni con acquisti certificati sono premiate dall’algoritmo del portale, oltre che considerate più affidabili dagli utenti.

La Procura di Milano sta indagando sul caso ed è difficile prevedere ciò che succederà. Tra i reati ipotizzabili per il broker c’è quello di truffa, con eventuali aggravanti, per cui si può anche rischiare il carcere oltre che la richiesta di danni da parte dei venditori e dei loro competitor penalizzati dalle recensioni positive.

Attenzione. Anche per chi scrive recensioni false si possono configurare dei reati. Come quello di diffamazione e quello di sostituzione di persona, qualora si usasse un nome finto. Chi acquista recensioni invece rischia di essere bannato da Amazon per violazione delle clausole contrattuali e per concorrenza sleale. Se siete stati avvicinati da broker di recensioni, con la promessa di guadagni facili, dunque, meglio rinunciare alla proposta.