PROMO

Quali sono le esigenze delle piccole e medie imprese sul GDPR

Le PMI chiedono più tempo per adeguare il proprio modus operandi a quanto previsto dal nuovo regolamento sulla protezione dei dati

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Un conto da 3,1 miliardi di euro. Questo il costo, frutto di una recente stima di Confartigianato (31/05/2018), che le piccole e medie imprese italiane dovrebbero sostenere per adeguare al GDPR (General Data Protection Regulation) i propri sistemi di conservazione e protezione dei dati personali. Una stima che ha portato alla reazione immediata tanto dei titolari di moltissime PMI, sia delle varie associazioni di categoria, pronte a schierarsi al fianco dei loro associati.

A preoccupare non sono solamente i costi necessari per l’adeguamento alle nuove regole: le piccole e medie imprese italiane temono un possibile aggravio di burocrazia derivante dalle nuove regole europee e le sanzioni previste. Nel caso non venissero rispettate le disposizioni del regolamento europeo per la protezione dei dati o se dovesse esserci una violazione delle informazioni conservate, l’azienda rischia multe salatissime.

Lucchetto e cartina europea

Le richieste delle imprese

Questo ha portato alcune associazioni di categoria a chiedere una moratoria sulle sanzioni e un’attenzione particolare nei confronti delle piccole e piccolissime imprese. Rifacendosi al principio europeo del “Pensare innanzitutto al piccolo”, nel corso delle Audizioni tenutesi a giugno di fronte alle Commissioni speciali riunite di Camera e Senato sullo Schema di decreto legislativo che deve recepire in Italia le norme europee, sono state richieste linee guida chiare nel percorso di adeguamento alle nuove regole e una semplificazione degli adempimenti che le PMI dovrebbero adottare.

Cosa si rischia

Il GDPR, negli articoli relativi alle sanzioni in caso di mancato rispetto delle disposizioni, non fa alcuna distinzione tra aziende di grandi dimensioni o aziende a conduzione familiare. Le sanzioni previste in caso di mancato rispetto della normativa possono arrivare fino al 4% del fatturato annuo. Un rischio che preoccupa le associazioni di categoria per le eventuali ripercussioni economiche.

Le soluzioni a supporto delle PMI

Le imprese possono affidarsi anche alle soluzioni proposte da TIM nell’ambito del portafoglio di offerta TIM Business.  Per esempio il servizio GDPR Facil, powered by Zeta Bi e disponibile attraverso il marketplace TIM Digital Store, supporta una piccola e media impresa, quale titolare del trattamento, ad adempiere agli obblighi di legge, offrendo formazione sui principi e sulle regole fondamentali del GDPR e l’analisi della situazione dell’attività con suggerimenti sugli interventi da effettuare.  Inoltre rende disponibili i moduli e i modelli base documentali e certifica  lo svolgimento delle attività  in caso di controlli.

In collaborazione con TIM