Viaggeremo solo con il bagaglio a mano? Perché se ne parla

Il ministero della Mobilità avverte che imbarcare la valigia in stiva può essere un rischio a causa del caos negli aeroporti

Pubblicato: 9 Luglio 2022 07:00

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

“Per quanto possibile, siete invitati a imbarcarvi solo con il bagaglio a mano“: anche se solo un consiglio, il fatto che arrivi dal ministero della Mobilità dà la misura del caos nel quale si trovano gli aeroporti italiani. Al pari degli scali di tutta Europa anche nel nostro Paese il settore del trasporto aereo ha registrato a giugno un picco anomalo di cancellazioni e il dicastero di riferimento avverte adesso che imbarcare la valigia in stiva può essere un grave rischio.

Perché il ministero della mobilità consiglia di portare solo il bagaglio a mano

Il ministero lancia l’allerta dopo aver il punto fatto con le associazioni del settore come Assaeroporti, Aeroporti 2030, Assaereo, Aicalf, Assohandler, Ibar e Fairo in un incontro al quale hanno preso parte anche i rappresentati di Enac, il garante della sicurezza nei voli e negli aeroporti, ed Enav, la società dei controllori di volo.

Durante la riunione l’Enac ha snocciolato i numeri del settore dei trasporti aerei, secondo i quali in 18 aeroporti italiani si è tornati al livello di traffico passeggeri del 2019, anno di riferimento in quanto segna la soglia pre-pandemia. A fine anno si stima che l’Italia possa raggiungere oltre l’80% dei volumi del 2019 per arrivare alla normalità nei primi mesi del 2023.

Condizione però ancora lontana nonostante il nostro Paese si distingua rispetto al resto del mondo per una situazione tutto sommato accettabile: il ministero della Mobilità assicura nella sua nota che il tavolo tecnico ha valutato come il settore abbia retto la ripresa del traffico aereo negli ultimi mesi,  “grazie al ricorso alla cassa integrazione e ai sostegni decisi dal Governo durante la crisi indotta dalla pandemia, che hanno consentito il rapido ritorno in servizio del personale nel settore aereo e aeroportuale”.

Gli ammortizzatori sociali e i sostegni decisi dal Governo durante il biennio 2020-2021 hanno garantito l’attuale forte ripresa del traffico aereo italiano limitando i disagi”, ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

“Così non è avvenuto in altri Paesi europei che oggi si trovano ad affrontare una drammatica carenza di personale che incide sulla gestione del traffico. Continueremo a monitorare la situazione negli scali italiani per definire eventuali interventi come emergeranno dal tavolo” ha spiegato Giovannini.

“Siamo in costante contatto con l’Enac, l’ente per l’aviazione civile, per garantire il rispetto delle regole: dal rimborso ai viaggiatori per i voli cancellati alla riprogrammazione dei voli su altri vettori. Stiamo poi seguendo l’evoluzione delle vertenze nel settore” ha aggiunto ancora il responsabile del dicastero.

Caos aeroporti, le raccomandazioni dell’Enac

In un comunicato diffuso dalla società dei controllori di volo si legge che “ai responsabili delle Direzioni Aeroportuali Enac, è stato chiesto di incrementare la presenza del personale dell’Ente negli aeroporti in modo che possano rappresentare un punto di riferimento per chiunque si trovi ad avere bisogno di informazioni o aiuto. Indosseranno una pettorina con la scritta ENAC per essere facilmente individuabili. Sarà anche loro compito segnalare alle Direzioni eventuali problematiche o inefficienze”.

L’Enac chiederà inoltre di assicurare negli scali italiani presidi di ristoro in particolar modo per gli anziani, i bambini e le persone con disabilità alle quali devono essere garantiti assistenza e rifornimenti almeno di acqua e panini.

Inoltre verrà raccomandato alle aziende del trasporto pubblico proprietari di bus, metro, treni e alle cooperative dei taxi, che permettono i collegamenti tra aeroporti e città, di assicurare il servizio anche dopo i normali orari, se le persone sono in difficoltà per il ritardo di un volo o nella consegna dei bagagli.