Le chiamano polizze assicurative “fantasma”, contratti che non esistono e proposte di compagnie nate col solo scopo di truffare i consumatori. Spesso vengono usati siti web falsi o creati solo per adescare e confondere le vittime. Non è facile riconoscere il raggiro, ma ci sono dei campanelli d’allarme che accomunano le proposte fasulle diffuse.
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Polizze assicurative fantasma: l’ultima truffa segnalata
A mettere in guardia i propri clienti, con una comunicazione inviata via mail, c’ha pensato BPER Banca, diffondendo una nota ufficiale sulle truffe più diffuse in ambito assicurativo e quelle che stanno iniziando a circolare ultimamente.
Questa segnalazione, di fatto, si aggiunge alle raccomandazioni fatte dall’IVASS lo scorso mese, che ha segnalato nuovi siti internet irregolari che si occupano di gestire e distribuire polizze assicurative RC auto.
L’Istituto bancario, però, questa volta ha messo in guardia in particolare sui simulatori online di polizze assicurative, dei sistemi che permettono di analizzare vari e ipotetici preventivi, con i relativi costi, e che poi rimandano a dei portali – apparentemente affidabili – che propongono la stipula di polizze che coprono tutto a prezzi bassissimi.
Quello che sembra un affare, però, nasconde una trappola: le persone infatti si lasciano incantare dalle prospettive di risparmio e così si ritrovano con una copertura assicurativa fantasma.
Come riconoscere le polizze assicurative fantasma e non cascare nella truffa
BPER ha fornito anche un utile vademecum finalizzato al riconoscimento di queste truffe, una serie di indicazioni da tenere in mente prima di scegliere se attivare o meno una polizza assicurativa online.
Nello specifico, anche se l’offerta è allettante, bisogna sempre fare attenzione a verificare:
- il sito internet, che anche se sembra affidabile potrebbe essere una copia di uno già esistente e sfruttare il nome di un ente accreditato senza avere alcun legame con questo;
- sempre, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati;
- i dati identificativi (indirizzo della sede, numero di telefono, email certificata, iscrizione al RUI – Registro Unico degli Intermediari) sui siti internet o i profili social degli intermediari italiani che svolgono attività online.
Il consiglio generale, comunque, rimane quello di fare attenzione quando si valutano offerte assicurative via internet o telefono, soprattutto se di durata temporanea e se prospettano costi molto (fin troppo) vantaggiosi o fuori mercato.
Sempre in tema di truffe su internet, mentre qui come riconoscere le false comunicazioni di Poste Italiane che hanno tratto in inganno tantissimi utenti.
Polizze assicurative: come verificare che la compagnia sia affidabile
Fatte tutte le precisazioni del caso, bisogna aggiungere anche che non è detto che una polizza assicurativa vantaggiosa sia, per forza di cose, una truffa.
Per essere sicuri, come accennato sopra, basta controllare che la compagnia assicurativa sia iscritta al Registro degli Intermediari assicurativi, anche a titolo accessorio, e riassicurativi – RUI – disponibile dal 1° febbraio 2007 e contenente i dati dei soggetti che svolgono l’attività di distribuzione assicurativa e riassicurativa sul territorio italiano, residenti o con sede legale in Italia.
Il RUI fornisce dunque, a tutela dei consumatori e del mercato, una fotografia completa dei soggetti che operano nel campo dell’intermediazione assicurativa.