Obbligo vaccinale al via: il piano di Figliuolo per 2 milioni di italiani

Il commissario straordinario all'emergenza è pronto a predisporre la macchina vaccinale per accogliere gli over 50 sottoposti all'obbligo

Pubblicato: 8 Gennaio 2022 10:01

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Saranno circa in 2 milioni gli over 50 interessati dall’obbligo vaccinale sancito nell’ultimo decreto del governo, con le nuove misure per fronteggiare l’avanzata della variante Omicron e la conseguente crescita esponenziale della curva dei contagi. L’obiettivo dell’esecutivo è di scardinare entro l’1 febbraio l’ultima resistenza dei contrari al vaccino, nella fascia d’età più esposta ai rischi dell’infezione. Circa quattro settimane di tempo per sottoporsi all’iniezione dopo le quali scatta una multa di almeno 100 euro.

Obbligo vaccinale al via: la platea degli over 50 interessati

Le stime dell’anagrafe vaccinale gestita dal ministero della Salute, sulla base dei numeri che arrivano dalle banche dati regionali, parlano per la precisione di una platea di 2.165.583 milioni di persone di età superiore ai 50 anni che non ha ancora ricevuto nemmeno una dose.

Nel dettaglio, secondo i dati del report settimanale del governo aggiornati al 7 gennaio, nella fascia compresa tra i 50 e i 59 anni, i soggetti totalmente privi di protezione contro il coronavirus sono 993.463. Tra i 60 e i 69 anni sono 616.595, tra i 70 e i 79 sono 374.464 e nella fascia over 80 sono 181.061.

Dal calcolo bisogna però togliere circa tutti coloro che possono presentare un’esenzione medica perché affetti da patologie per le quali il vaccino è sconsigliato e il fronte dei guariti che va sempre più allargandosi man mano che il virus continua a circolare (qui il punto sull’epidemia nelle regioni).

Obbligo vaccinale al via: il piano del commissario Figliuolo

Con la firma arrivata nella serata di ieri da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul decreto legge varato dal governo mercoledì (qui le norme dell’ultimo decreto), tocca adesso al commissario straordinario all’emergenza, Francesco Figliuolo, emanare una circolare indirizzata alle Regioni attraverso la quale allestire l’accesso alla vaccinazione della fascia di popolazione coinvolta dall’obbligo.

Per questa platea saranno necessarie circa 4 milioni di fiale, ma le dosi non saranno un problema visto che entro la fine di gennaio ne arriveranno 26 milioni.

Il nuovo piano del generale Figliuolo riguarderà l’allestimento di corsie preferenziali negli hub vaccinali e l’organizzazione di open day dedicati, in modo tale da rimuovere qualsiasi ostacolo all’adempimento dell’obbligo, soprattutto a partire dalla data nella quale la misura diventerà effettiva, il primo febbraio.

Obbligo vaccinale al via: i controlli e le multe

Il 15 febbraio la vaccinazione non sarà più rinviabile per i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato, due settimane in più per ottenere il super green pass necessario per entrare in fabbrica o in ufficio e da mostrate ai propri datori di lavoro.

A questi ultimi, come avvenuto finora per il green pass base o nei settori nei quali il super green pass è già in vigore (qui abbiamo parlato di cosa cambia con l’obbligo e per il green pass a scuola), saranno affidati gli accertamenti sul personale: per chi sarà trovato nei luoghi di lavoro senza certificato sarà prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro.

A verificare il possesso del certificato vaccinale dei pensionati e disoccupati, tramite controlli sul territorio, saranno invece le forze dell’ordine che potranno infliggere multe da 100 euro ai cittadini over 50 che saranno trovati senza.

La sanzione sarà disposta dall’Agenzia delle Entrate attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.

Rimane ancora da chiarire quale strumento verrà messo a disposizione degli agenti, probabilmente l’app Verifica C19 già utilizzata, ma non prima del parere del Garante della Privacy in merito.

Altro nodo, infine, è rappresentato dal “consenso informato” alla vaccinazione, che dovrà essere firmato nonostante non si manifesti una libera adesione in quanto obbligati.