Un cambiamento che in molti definiscono epocale sta interessando il tanto temuto esame della patente. Una rivoluzione che riguarderà tutti i cittadini italiani che decideranno di iniziare il percorso per munirsi del certificato di guida. Una modifica che gli esperti in materia si aspettavano da tempo, ma che fino ad oggi non si era ancora concretizzata.
In particolare, la nuova normativa voluta dal ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili (presieduto dall’economista e statistico romano Enrico Giovannini) riguarderà principalmente un aspetto specifico della procedura burocratica per conseguire la patente di categoria A e B, probabilmente il più importante: la prova d’esame.
Esame della patente, ecco le novità in arrivo
Infatti, dal prossimo lunedì 20 dicembre, il numero dei quiz della prova di teoria diminuirà del 25%, passando da un numero di 40 domande a soli 30 quesiti. Contestualmente verrà ridotto anche il tempo a disposizione dei candidati, che passerà dagli attuali 30 minuti a disposizione a soli 20 minuti.
Ma la modifica più temuta (inevitabile a detta dei tecnici) era quella relativa al numero di errori consentiti. Con la riduzione delle domande scenderà infatti di conseguenza anche il numero di risposte sbagliate consentite: non saranno più 4 ma solamente 3 al massimo. Con il quarto cerchietto rosso scatterà così la bocciatura.
La nuova versione della prova di teoria è stata inserita nel decreto del ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili del 27 ottobre 2021, che ha visto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 dicembre. A questo atto legislativo ha fatto seguito la circolare della Direzione Generale della Motorizzazione che ne ha stabilito l’entrata in vigore già dalla prossima settimana-
Esame della patente, la procedura e i dati delle regioni
Le novità riguardano tutte le patenti A e B, quindi quelle che permettono di guidare i motocicli, le moto e le automobili (comprese quelle utilizzabili dai 16 anni in su). Non cambiano le modalità di esecuzione della prova: sarà sempre informatizzata e verrà confermato il metodo casuale di estrazione delle proposizioni per la composizione della scheda da sottoporre a chi sostiene l’esame.
Come già accade, i candidati dovranno rispondere vero o falso alle varie domande. Secondo l’analisi di AutoScout24 e il gruppo editoriale Egaf edizioni, nel percorso per ottenere la patente, l’esame di teoria si conferma come il vero scoglio da superare. I dati del 2020 infatti evidenziano come ben 424.752 cittadini abbiano superato la prova di guida e ottenuto così la patente B, un numero pari all’87,8% di tutte le persone che hanno sostenuto i quiz.
Per quanto si tratti della prova più ostica, di certo, quella della guida rappresenta però soltanto la fase conclusiva del test: prima bisogna infatti riuscire a superare proprio i quiz di teoria. Non facile come si potrebbe pensare, anzi. Lo dimostra il fatto che il dato degli idonei si ferma al 70,2%, con quindi poco meno di un terzo di chi prova l’esame che non riesce a superarlo (il 29,8%). Facendo un confronto tra le regioni italiane, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra nel Lazio (36,3%), seguito da Liguria (31,1%) e Campania (31%). Il dato migliora leggermente in Emilia Romagna (27%) e Veneto (27,6%).