Le 10 cose da fare e da non fare per curare i bambini con il Covid

Come comportarsi se un bambini si ammala di Covid? Cosa è bene fare e cosa assolutamente da evitare? Ecco il decalogo dei pediatri

Pubblicato: 2 Febbraio 2022 06:30

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Bambini e Covid, che confusione. Che fare? Quali farmaci dare e quali no? Sono tantissime le domande dei genitori alle prese con la positività dei più piccoli, sempre più colpiti dalla nuova variante Omicron, molto più contagiosa. E poiché ora il virus non deve essere assolutamente sottovalutato nemmeno per i piccolissimi, è bene sapere come comportarsi anche per evitare i rischi del fai da te.

Nella stragrande maggioranza dei casi il Covid nei bambini si sviluppa in maniera lieve e si risolve senza complicazioni, ma purtroppo oggi i dati ci dicono che sono loro i più colpiti dai contagi e anche loro, adesso, rischiano di sviluppare forme gravi (allarme lanciato dai pediatri e i dati disponibili sui ricoveri).

Il decalogo dei pediatri italiani per il Covid nei bambini

Preoccuparsi o no? E quando e cosa fare? In aiuto delle famiglie è arrivata la Società italiana di pediatria (Sip), che ha stilato un decalogo di regole per gestire il Covid di bambini e ragazzini a casa. Ecco i 10 consigli dei pediatri:

  1. nei casi asintomatici di infezione da Sars-CoV-2 non è indicata alcuna terapia e nella maggioranza dei casi in età pediatrica e adolescenziale è raccomandata la sola terapia sintomatica con paracetamolo o, se il bambino non è disidratato, con ibuprofene
  2. in caso di sintomi respiratori che richiedono terapia inalatoria con broncodilatatori e/o cortisonici, è da preferire il distanziatore all’apparecchio per aerosolterapia per ridurre la diffusione di particelle virali nell’aria
  3. in caso di diarrea o vomito, va assicurata una corretta idratazione con soluzioni reidratanti orali. Non è dimostrata l’utilità della somministrazione di specifici preparati vitaminici
  4. non è indicata la terapia antibiotica se non in presenza di una verosimile complicanza batterica. In particolare, non è indicato l’uso a scopo terapeutico dell’azitromicina, antibiotico letteralmente andato a ruba in quasi tutte le farmacie italiane, proprio perché erroneamente ritenuto utile
  5. evitare di portare in pronto soccorso bambini con sintomi lievi che potrebbero essere riconducibili al Covid o senza sintomi per il solo fatto di aver avuto contatti con positivi. Invece, in presenza di difficoltà respiratoria, dolore toracico persistente, cianosi (colorazione bluastra, diffusa o circoscritta, della cute e delle mucose), alterazione dello stato di coscienza e oliguria (diminuzione dell’escrezione di urina), non ritardare l’accesso al pronto soccorso
  6. il ricovero è raccomandato in caso di malattia da moderata a grave, nel lattante con febbre di età inferiore ai 3 mesi e in caso di difficoltà di gestione del bambino da parte della famiglia
  7. l’esecuzione di esami radiologici (radiografia, ecografia o Tc) va considerata solo nei bambini e negli adolescenti con sintomi moderati-gravi
  8. solo nei bambini ricoverati con condizioni cliniche moderate-gravi, con polmonite e progressione nel deterioramento della funzionalità respiratoria, sindrome da distress respiratorio acuto (Ards) o condizioni cliniche che rientrano nella diagnosi della Mis-C, alla terapia di supporto va considerata l’aggiunta di una terapia immunomodulante (con corticosteroidi e immunoglobuline), farmaci biologici e di una profilassi antitrombotica con eparina
  9. quarantena e tracciamento dei contatti stretti con la loro sorveglianza sono fondamentali per interrompere la catena di trasmissione del virus
  10. la vaccinazione contro il Covid è raccomandata in tutti i bambini e gli adolescenti a partire dai 5 anni di età. Negli adolescenti dai 12 anni di età, oltre al ciclo vaccinale primario con due dosi, è raccomandata una terza dose di richiamo a distanza di 4 mesi dalla seconda dose.

Arriva il vaccino per i bambini 6 mesi-5 anni

Intanto, a proposito di vaccini, ottime notizie arrivano ancora una volta su questo fronte. Secondo alcune indiscrezioni riportate in anteprima dalla stampa Usa, a brevissimo potrebbe essere disponibile il vaccino per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni. Quando? Forse in Italia potremmo averlo già ad aprile, o comunque prima della fine della primavera (più informazioni sul vaccino 6 mesi-5 anni). Tutte le info su quando fare il vaccino ai bambini dopo che hanno avuto il Covid.