Una nuova frode via sms sta prendendo piede in tutta Italia. Da diversi giorni circolano la segnalazioni di diversi cittadini contattati tramite messaggi da finti operatori, che chiedono di essere richiamati urgentemente. Si tratta di un classico raggiro con modalità detta “smishing”, in cui questa volta, per attirare nel tranello le vittime inconsapevoli, i truffatori si fanno passare per addetti dei Caf.
Come testimoniano gli avvertimenti lanciati dalle associazioni dei consumatori e dalle maggiori sigle sindacali, sono numerosi gli utenti dei centri di assistenza fiscale che hanno ricevuto gli sms truffa.
Gli sms truffa del Caf
A segnalare la truffa è stato il presidente dell’Unione nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona, avvisando i destinatari di questo tipo di messaggi di non richiamare i numeri indicati.
L’avvocato spiega che, ricontattando telefonicamente i falsi centralini, le vittime del raggiro sono lasciate per diversi minuti in attesa, durante la quale il conto della loro sim viene interamente svuotato.
Nel video diffuso sui social, Dona raccomanda di fare attenzione al tipo di numero che viene riportato nei messaggi, che spesso inizia con le cifre “89” ed è utilizzato dai truffatori sfruttando “la fiducia nei centri di assistenza fiscale per farvi chiamare numeri a pagamento che prosciugano il credito telefonico”.
Le segnalazioni
L’allarme è stato lanciato nei giorni precedenti anche sui siti di alcune delle reti Caf più estese in Italia, come quelle dei servizi fiscali messi a disposizione delle maggiori sigle sindacali.
La Uil ha comunicato di aver ricevuto diverse segnalazioni di sms truffa ricevuti da cittadine e cittadini a nome dei centri di assistenza fiscale del sindacato, in cui si chiedeva di ricontattare urgentemente i fantomatici uffici, spesso tramite numeri con prefisso “895”.
La sigla ha precisato che questi messaggi non provengono né dal Caf Uil né dal alcuna struttura collegata, raccomandando di non chiamare questo tipo di recapiti in quanto il centro non invia sms con numeri a pagamento e in ogni caso le comunicazioni agli utenti vengono inviate attraverso canali sicuri, come contatti da telefono fisso, e-mail certificata (PEC) e sms da numeri identificabili.
Stesso tipo di avviso pubblicato dal Caf della Cisl, che ha comunicato di aver segnalato più volte il numero alle autorità competenti, spiegando:
Se chiamato, il numero non risponde ma scarica credito telefonico: si tratta di quelle che vengono chiamate “truffe a tariffa maggiorata“, dove la vittima viene indotta a chiamare un numero premium che consuma credito telefonico a costi molto elevati in pochissimo tempo.
L’associazione Adiconsum Veneto ha avvertito i consumatori di non telefonare ai numeri indicati del messaggio, riportando un esempio del testo della truffa che utilizza il nome di un caf, definito “centro assistenza formativa“, per spingere i destinatari a chiamare un numero con prefisso 893 o 895.
Si prega di contattare con urgenza i nostri uffici caf centro assistenza formativa al numero 893/895 per comunicazioni che La riguardano