Il preannunciato sciopero dei controllori di voli in Francia del 25 aprile, in realtà, non ci sarà. Ad annunciare la revoca è stato il sindacato maggioritario dei controllori aerei francesi, Scta, che, in un breve comunicato pubblicato sul proprio sito internet, ha annunciato il raggiungimento di un accordo in extremis con la Direzione Generale per l’Aviazione civile, Dgac, del quale tuttavia si conosce ancora molto poco. L’annullamento dello sciopero aereo è stato confermato anche dai sindacati minoritari dei controllori aerei della Francia, ovvero della Unsa Icna e Usac-CGT.
Francia, lo sciopero aereo del 25 aprile
La revoca dello sciopero aereo in Francia del 25 aprile, fa tirare un sospiro di sollievo ai viaggiatori. Inizialmente, infatti, la mobilitazione dei controllori di volo avrebbe comportato la cancellazione del 60 – 75 per cento dei voli in programma per la giornata del 25 aprile.
Sarebbe stato un impatto enorme sulla circolazione aerea, con le stime che riferivano di un 75 per cento in meno dei voli dall’Aeroporto di Parigi Orly e del 65 per cento dal Roissy-Charles de Gaulle. E ancora, a Marsiglia era stimata la cancellazione del 65 per cento dei voli giornalieri, a Tolosa del 60 per cento e a Nizza del 70 per cento.
Le ragioni dello sciopero aereo del 25 aprile
Alla base dello sciopero aereo in Francia del 25 aprile, prima indetto e poi revocato dal sindacato maggioritario dei controllori aerei francesi, c’era la volontà di protestare contro il fallimento dei negoziati sulle misure di accompagnamento alla revisione del controllo del traffico aereo. La Sncta, più nel dettaglio, chiedeva degli aumenti salariali per i controllori del traffico aereo. Per Pascal de Izaguirre, presidente della Federazione nazionale dell’aviazione e delle sue professioni, Fnam, il bilancio dell’Autorità dell’aviazione civile francese è finanziato dalle tariffe pagate dalle compagnie aeree e non dal biglietto o dalle tasse dei contribuenti francesi. Proprio questo costo, per il dirigente, “verrebbe in ultima analisi trasferito ai passeggeri”.
Sempre secondo la Fnam, le compagnie aeree francesi perdono ogni anno delle quote di mercato nei confronti dei vettori turchi e del Golfo, con tutto ciò che ne consegue in termini di introiti per il settore nazionale. In questo scenario, dunque, l’aggiunta del costo in precedenza descritto sulle tariffe aeree dei viaggiatori porterebbe a un’ulteriore perdita di competitività delle compagnie aeree nazionali.
La revoca dello sciopero
La prima a informare della revoca dello sciopero aereo in Francia del 25 aprile è stata la Sncta, sindacato maggioritario dei controllori di volo. Nel comunicato pubblicato sul suo sito si legge: “Raggiunto l’accordo, agitazione revocata”. Più o meno sulla stessa linea anche il parere degli altri sindacati minoritari che avevano aderito all’iniziativa, Unsa-Utcac, i quali hanno fornito qualche dettaglio più sulla vicenda: “Al termine della riunione abbiamo ottenuto impegni scritti, anche se ci sono richieste non ancora soddisfatte, ma vogliamo dare un’ultima possibilità alla buona riuscita dei negoziati”.
Si sceglie dunque di attendere nuovi sviluppi sui negoziati, con la minaccia di mobilitazione e disagi al trasporto aereo in Francia che ora si sposta di qualche settimana, visto che sono attualmente previsti tre giorni di stop dei lavoratori del comparto nelle date del 9, 10 e 11 maggio.