Fabri Fibra cantava “for the love of money, denaro contante. Chi sta fuori di testa per il cash”. Tale canzone rispecchia esattamente la tendenza che c’era in Italia fino a qualche anno fa. Si preferiva infatti il denaro contante all’utilizzo delle carte.
Dal Covid-19, però, queste ultime sono sempre più utilizzate soprattutto perché sono semplici da usare e sicure. Grazie a esse, infatti, ci si può recare in un negozio per acquistare delle cose senza necessariamente portare con sé ingenti somme di denaro. Quest’ultimo, però, è ancora molto utilizzato, soprattutto da chi è avvezzo alla tecnologia.
Al giorno d’oggi, quindi, conviene pagare con la carta o in contanti? Ecco dunque i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le soluzioni e come scegliere il metodo di pagamento più adatto alle proprie esigenze.
Indice
A chi conviene pagare con la carta?
Effettuare un pagamento con la carta di credito o di debito offre molti vantaggi e il primo è sicuramente quello di poter acquistare qualcosa anche quando non si dispone di denaro contante.
Inoltre, nel caso di un imprevisto come un guasto improvviso o una spesa medica, la carta può essere di grande aiuto.
In più, grazie ad essa si tiene traccia di ogni pagamento che si effettua in quanto esso è visibile sia nell’estratto conto che nella app, è quindi uno strumento utilissimo per tenere sotto controllo il proprio bilancio familiare.
Ma a chi conviene esattamente pagare con la carta? Ovviamente a tutti ma in particolar modo a chi:
- effettua spesso acquisti sul web;
- viaggia spesso;
- desidera tenere traccia delle proprie finanze, grazie ad essa si può consultare infatti il saldo in tempo reale e ricevere le notifiche per ogni movimento che si effettua.
Tra i principali vantaggi c’è poi, come detto, la comodità in quanto per pagare non serve prelevare denaro. In più, spesso, si possono accumulare punti fedeltà o cashback.
Nel caso di furto o smarrimento, poi, è possibile bloccare la carta di credito o di debito in pochi secondi e ottenere il rimborso nel caso vi siano state delle operazioni fraudolente.
Ci sono ovviamente anche degli svantaggi nell’usare la carta, sopratutto quella di credito. e sicuramente il primo è la leggerezza. Si può infatti spendere più del necessario perché non si ha la percezione fisica del denaro che si consuma. Inoltre:
- c’è il rischio di indebitarsi se non si gestisce al meglio il proprio budget perché permette di pagare in un secondo momento;
- è possibile che vengano applicate delle commissioni sui pagamenti all’estero o sulle carte che dispongono di servizi aggiuntivi.
Ecco un esempio:
Giacomo è in ritardo e deve prendere la metropolitana. Si accorge che alla fermata non ci sono delle biglietterie aperte e in più con sé non ha monete. Per fare in fretta utilizza la sua carta di debito al tornello per cui con un semplice tocco, il sistema gli addebita in automatico il costo della corsa. Se Giacomo non avesse avuto la carta, avrebbe dovuto cercare la tabaccheria più vicina per acquistare un biglietto con il rischio di perdere la metropolitana.
Pagare con la carta, conviene quindi a chi:
- ha una buona gestione del denaro;
- desidera avere degli strumenti digitali per controllare le proprie uscite;
- vuole praticità.
A chi conviene pagare in contanti?
Pagare in contanti può convenire soprattutto a chi non vuole eccedere. Toccare il denaro con mano, infatti, può aiutare a non spendere più di quanto si era prefissato. Inoltre, conviene a chi non ha dimestichezza con gli strumenti informatici ed ha il timore di subire dei furti informatici.
Tale tipologia di pagamento, può inoltre risultare comoda nei mercati, nei piccoli negozi, nelle zone rurali o per piccoli importi in quanto non si deve attendere per la connessione e non vi è la necessità di digitare il Pin.
Il denaro contante, poi, non lascia tracce digitali per cui chi cerca una maggiore privacy può preferirlo alle carte e alle app.
C’è però un grande svantaggio nel pagare in contanti in quanto non sempre essi vengono accettati, un esempio sono gli acquisti online. Inoltre, nel caso di smarrimento o di furto, esso non si potrà recuperare.
Ricordiamo inoltre che ci sono dei limiti di contante imposti dalla legge. Più nel dettaglio, il limite di trasferimento tra soggetti privati è di 5.000 euro e se si supera tale cifra si rischiano delle sanzioni amministrative.
Se si paga in cotnanti, infine, è difficile tenere traccia delle spese o beneficiare delle detrazioni da parte dello Stato.
Ecco un esempio:
Giacomo è uno studente universitario con un budget settimanale per le spese personali. Ogni settimana preleva 60 euro e li utilizza per i pasti e per i trasporti. Pagare in contanti permette a Giacomo di capire esattamente quanto sta spendendo giorno per giorno mentre con la carta avrebbe potuto perdere il controllo e sforare il budget prefissato.
Pagare in contanti, quindi, conviene a chi:
- desidera controllare meglio le spese;
- ha difficoltà a utilizzare strumenti digitali.
Quale metodo di pagamento scegliere
Cosa scegliere tra la carta di debito/credito e i contanti non dipende solo dalla comodità ma anche dalla persona che si è.
Se si ama avere tutto sotto controllo, pianificare ogni uscita di denaro e seguire attentamente il proprio budget, l’ideale è combinare l’utilizzo dei contanti e delle carte. I primi si potrebbero utilizzare per le spese quotidiane, come quelle alimentari per avere un controllo immediato del denaro, mentre per il pagamento delle bollette, dell’affitto o per altre spese più evidenti sarebbe meglio utilizzare le carte. Queste ultime, infatti, consentiranno ugualmente di monitorare i movimenti mediante la app e inoltre daranno la possibilità di tenere sotto controllo il proprio bilancio mensile.
Nel caso si viaggi spesso per lavoro o per diletto, poi, sarebbe meglio utilizzare la carta. Quest’ultima offrirà infatti una protezione maggiore contro le frodi. In più, la maggiore parte di esse sono utilizzate in tutto il mondo per cui non vi sarà la necessità di effettuare cambi di denaro e di portare con sé troppo contante. Molte carte, poi, offrono vantaggi come assicurazioni di viaggio, accessi prioritari e danno la possibilità di accumulare punti.
Infine, se si ha la tendenza a spendere troppo, sarebbe meglio utilizzare il contante in quanto esso aiuterà a non superare la cifra prevista. In alternativa, si potrebbe optare per una carta prepagata in quanto essa funzionerà solo se c’è credito per cui non si potranno accumulare debiti. Alcune tipologie di prepagate, poi, hanno delle app grazie alle quali si possono monitorare le abitudini di spesa.
Ecco un esempio:
Giacomo ha 40 anni ed è un viaggiatore abituale in quanto ha clienti in tutta Europa. Per lui utilizzare la carta è fondamentale perché non può circolare con molto denaro addosso. Ha deciso quindi di sceglierne una di credito con assicurazione viaggio e nessuna commissione sui prelievi all’estero. Nonostante questo, però, Giacomo tiene sempre 200 euro in contanti nel portafoglio per eventuali emergenze. Così facendo, unisce la praticità di uno strumento elettronico con un pizzico di sicurezza in aggiunta.