A cosa serve e dove si fa il certificato contestuale

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Silvia Baldassarre

Avvocato Civilista

Iscritta all'Ordine degli Avvocati di Milano nel 2011 dopo il conseguimento della laurea in Giurisprudenza a pieni voti, ha maturato esperienza professionale in diversi studi civilistici di Milano.

Il certificato contestuale, conosciuto anche come certificato plurimo o cumulativo, è un documento ufficiale in cui vengono inserite le informazioni anagrafiche e relative allo stato civile di una persona. La sua utilità consiste nel ridurre la produzione di più certificati, contenendo in un solo documento tutte le informazioni necessarie relative ad una persona: ecco quali dati contiene, qual è la procedura per ottenerlo, quali sono i vantaggi e i costi da sostenere.

Certificato contestuale cos’è e quali dati contiene

Il certificato contestuale contiene diverse informazioni anagrafiche come i dati relativi alla nascita, alla residenza, alla cittadinanza, allo stato di famiglia, allo stato civile e le iscrizioni alle liste elettorali. La combinazione delle risultanze anagrafiche non è unitaria, ma varia da Comune a Comune, per questo è sempre importante consultare il proprio Comune di riferimento.

Questo documento ha un’utilità eccezionale e viene usato in diversi casi: per esempio il certificato contestuale può essere utilizzato per la richiesta di un mutuo o per le pratiche da svolgere in caso di matrimonio, ma anche per molte altre necessità.

Certificato contestuale dove si fa

Questo documento è quindi una tipologia di certificato anagrafico che viene rilasciato direttamente dall’Ufficio Anagrafe del Comune di competenza. Inoltre è importante sapere che tra i diversi tipi di certificato vi sono il certificato contestuale di residenza e il certificato contestuale di matrimonio.

Per ottenere il certificato contestuale online, è necessario seguire questa procedura specifica:

  • la richiesta può essere effettuata all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune per conto proprio o per conto di altri;
  • per la richiesta a proprio nome è necessario avere un documento di identità valido;
  • la richiesta per conto di altri può essere effettuata, ma è fondamentale conoscere i dati anagrafici come nome, cognome, data di nascita e il comune di residenza dell’intestatario.

Oltre al risparmio di tempo, ci sono altri vantaggi importanti quando si valuta l’opzione di richiedere il certificato online, relativi in particolare ai costi da sostenere, sicuramente più contenuti.

Il certificato contestuale, oltre ad essere richiesto con la procedura online, che impiega dai 2 ai 3 giorni lavorativi, può essere richiesto anche attraverso lo sportello dedicato dell’Ufficio Anagrafe del proprio Comune.

Il certificato ha una validità di 6 mesi e, trascorso questo periodo, qualora le informazioni non siano cambiate, il proprietario può apporre una nota firmata per continuare ad utilizzarlo specificando che le informazioni non hanno subito modifiche o aggiornamenti.

Certificato contestuali: costi e modalità

Il certificato contestuale può essere emesso in due modi diversi: in carta semplice con esenzione del bollo oppure con il bollo. La scelta dipende dal tipo di utilizzo che se ne deve fare e dalle modalità di richiesta. Per esempio, se il certificato viene chiesto di persona allo sportello dell’Ufficio Anagrafe comunale, se viene emesso in carta semplice costa 50 centesimi circa e si tratta dei diritti di segreteria; se invece viene richiesto un certificato contestuale in bollo, si dovranno aggiungere i 16 euro della marca da bollo.

Chi invece richiede il certificato online, non deve sostenere solitamente i 50 centesimi dei diritti di segreteria e può acquistare la marca da bollo separatamente. Dal 15 novembre 2021, per la prima volta, i cittadini possono scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita.

Il nuovo servizio dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) del Ministero dell’Interno permetterà di scaricare infatti tutti i certificati relativi al cittadino inclusi quelli contestuali. Per i certificati digitali non si dovrà pagare il bollo e saranno quindi gratuiti (e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo). Potranno essere, come detto, rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato).

Un aspetto importante da sapere riguarda il certificato contestuale ad uso mutuo: in questo caso è necessario richiedere un certificato in bollo perché in carta semplice potrebbe non essere accettato dalla banca. Per questo è sempre consigliabile informarsi per tempo e scegliere l’opzione idonea al proprio obiettivo finale.

Quando richiedere il certificato contestuale

Il certificato plurimo contestuale può essere richiesto per snellire alcune procedure burocratiche che hanno bisogno di diversi passaggi. Per esempio viene richiesto all’interno della documentazione da consegnare alle banche da parte di chi richiede un mutuo, in caso di matrimonio civile, di ristrutturazione di un immobile e di contratto di lavoro con un ente pubblico: anche il certificato contestuale ad uso sportivo è molto frequente.

I vantaggi del certificato contestuale

Il principale vantaggio di possedere il certificato contestuale è quello di raccogliere tutte le informazioni utili in un unico documento, valido in ambito economico, finanziario, giudiziale, civile e tributario. Quindi quando si devono avviare alcune pratiche, come la richiesta di mutuo o di ristrutturazione di un immobile, è possibile risparmiare tempo sulla procedura necessaria per ricevere il finanziamento.