Novità per le bollette di luce e gas, cosa cambia dal 1° gennaio 2025

A partire dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore nuove regole per tutelare i consumatori di luce e gas, con cambiamenti nelle modalità di contratto e preavvisi per le modifiche contrattuali

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 24 Novembre 2024 08:48

A partire dal 1° gennaio 2025, entreranno in vigore nuove disposizioni che riguardano i contratti per le forniture di luce e gas. Introdotte da una delibera dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), le novità vogliono garantire una maggiore tutela per i consumatori. Scopriamo costa sta per cambiare.

Contratti telefonici e porta a porta

Una delle principali novità riguarda la modalità con cui i contratti di luce e gas possono essere conclusi a distanza, come avviene in caso di contratti telefonici o tramite venditori porta a porta. L’Arera ha stabilito che, dal 1° gennaio 2025, non sarà più possibile concludere un contratto esclusivamente con una telefonata.

Infatti, per garantire trasparenza ed evitare possibili raggiri, ogni offerta dovrà essere accompagnata da un documento scritto, che potrà essere inviato su supporto cartaceo, via e-mail, o anche tramite una sezione apposita in un’applicazione, purché il cliente sia correttamente informato e possa accedere facilmente ai dettagli del contratto. Sarà quindi necessario che il cliente riceva un messaggio (ad esempio, tramite SMS o notifica push) che lo avvisi della disponibilità del contratto online.

Questa misura si applica sia ai contratti stipulati telefonicamente che a quelli conclusi durante le visite porta a porta, che rappresentano ancora una pratica molto diffusa. Nel caso di contratti sottoscritti con venditori che si presentano direttamente a casa del consumatore, è stato previsto un “periodo di riflessione” più lungo, estendendo il termine di ripensamento da 14 a 30 giorni.

Cambiamenti nelle condizioni contrattuali

Un altro aspetto che subirà un cambiamento significativo è quello relativo alle modifiche delle condizioni contrattuali. Con la nuova normativa, le aziende fornitrici non potranno modificare le condizioni economiche e i termini di fornitura senza dare un adeguato preavviso ai propri clienti. In particolare, ogni variazione delle condizioni dovrà essere comunicata con un preavviso di almeno tre mesi.

L’unica eccezione riguarda i casi in cui la modifica comporta una riduzione dei costi per il cliente, nel qual caso il preavviso si ridurrà a un mese. La misura punta a dare ai consumatori la possibilità di adeguarsi a eventuali cambiamenti, evitando sorprese nel bilancio familiare, soprattutto considerando gli aumenti significativi che si sono verificati negli ultimi anni, causati da fattori economici globali, come la fine della pandemia e il conflitto in Ucraina.

Attenzione: la comunicazione delle modifiche non dovrà essere confusa con altre informazioni pubblicitarie o promozionali. Ogni avviso dovrà essere separato e chiaramente identificabile, per esempio attraverso un oggetto esplicito nelle e-mail che faccia riferimento al cambiamento delle condizioni contrattuali. Inoltre, nel caso in cui un cliente contesti di non aver ricevuto una comunicazione, sarà il fornitore a dover dimostrare che la comunicazione è stata inviata e correttamente ricevuta.

Telemarketing

Infine, le nuove regole stabiliscono una maggiore responsabilità per i fornitori di luce e gas riguardo alle pratiche di telemarketing. In particolare, l’Arera ha ribadito che, se un’azienda affida il telemarketing a terzi, essa rimane comunque responsabile per le azioni di queste imprese, anche se la promozione è stata delegata ad altri soggetti. La responsabilità del fornitore si estende quindi anche alle chiamate che non rispettano le normative in materia di trasparenza e tutela del consumatore.

Con la nuova normativa, le pratiche di telemarketing saranno oggetto di maggiore controllo, e l’azienda fornitrice sarà chiamata a rispondere direttamente di eventuali irregolarità, indipendentemente dalla modalità con cui il contratto viene concluso. In questo modo, l’Arera mira a garantire che i consumatori siano sempre tutelati, anche nel caso in cui i contratti vengano proposti tramite canali non tradizionali, come il telefono o i servizi online.