ABI, come difendersi da crimini informatici e truffe: il vademecum

I consigli per accrescere la sicurezza degli utenti e cosa fare

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Redazione

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Pubblicato: 26 Agosto 2023 10:00

Contrastare i crimini informatici e le truffe per accrescere la sicurezza degli utenti: con questo obiettivo l’ABI ha messo a disposizione sul proprio sito dei vademecum che riporta alcuni consigli utili per operare online più protetti e sicuri, per un uso consapevole dei servizi finanziari.

Vademecum contro crimini informatici e truffe

Per operare online in modo comodo e sicuro, infatti, è importante seguire alcune semplici regole: usare password diverse e sufficientemente lunghe, con caratteri alfanumerici e caratteri speciali; accedere a Internet tramite i propri dispositivi evitando reti pubbliche e/o aperte; installare un antivirus e mantenerlo costantemente aggiornato; limitare la diffusione delle proprie informazioni personali online; verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire eventuali link e allegati; in caso di telefonate “sospette”, verificare online il numero di telefono o confrontarlo con i contatti ufficiali della propria banca. In ogni caso, non fidarsi se vengono chiesti dati bancari o altri dati riservati; se si pensa di essere rimasti vittima di una truffa o di aver condiviso i propri dati bancari o delle carte di pagamento, contattare immediatamente la propria banca.

L’ABI inoltre fornisce suggerimenti per andare in banca in piena sicurezza, effettuare pagamenti con carte e prelevare contanti allo sportello automatico (Atm) senza correre rischi, evitare di cadere in truffe telefoniche.

 

I comportamenti da seguire

  • Necessità da parte di ogni cliente di controllare periodicamente i movimenti sul proprio conto corrente e di conservare con cura i codici di accesso ai servizi bancari da remoto e il codice di sicurezza (Pin) delle proprie carte di pagamento, strettamente personale.
  • Per non esporsi a rischi, prediligere – ove possibile – servizi digitali che permettono di effettuare operazioni senza recarsi in filiale, quali l’accredito della pensione sul conto corrente e la domiciliazione delle utenze.
  • Non essere ‘abitudinari’, occorre evitare ad esempio di andare in filiale sempre al medesimo giorno e ora o facendo sempre lo stesso percorso;
  • Non lasciarsi avvicinare da sconosciuti;
  • Non lasciare mai incustoditi o in vista denaro, borse o oggetti di valore.

 

Utilizzando lo sportello automatico (Atm)

  • Occorre prelevare solo il denaro necessario e riponilo subito al sicuro
  • Assicurarsi di non essere visti durante la digitazione del codice segreto della carta (Pin) e di non avere estranei troppo vicini, contatta la banca o rivolgersi al servizio clienti della propria carta se si sospetta di essere stato ‘spiato’.
  • Verificare che l’apparecchio non presenti anomalie o irregolarità;
  • Custodire sempre le credenziali delle carte in un luogo sicuro, mai nel portafoglio o nella memoria del cellulare.

 

Attenzione alle truffe telefoniche

  •  Non prendere assolutamente in considerazione la richiesta telefonica di effettuare bonifici per pagare servizi o utenze, o in considerazione di richieste di denaro anche in relazione a parenti stretti cui il frodatore potrebbe alludere.
  • Non fornire alcun tipo di informazione finanziaria ad operatori telefonici, nessuna banca o altro soggetto di natura finanziaria può chiedere telefonicamente le credenziali di accesso al conto corrente online o le coordinate bancarie.
  • In caso di dubbi, contattare la banca e chiedere ragguagli.

 

Cosa fare se si è subito una truffa

Se si è purtroppo incappati in una truffa nonostante i consigli, l’ABI spiega anche è importante anzitutto sporgere querela verso ignoti alle Autorità competenti, disconoscendo esplicitamente le operazioni finanziarie che ti sono state illegittimamente attribuite. n caso di frodi su carte di pagamento, bloccare immediatamente la propria carta chiamando il servizio clienti della propria banca o emittente; inviare una raccomandata alla propria banca evidenziando i fatti ed allegando sempre copia della denuncia e di un documento di identità.

I suggerimenti – conclude la nota – sono predisposti dall’ABI con la collaborazione delle Associazioni dei consumatori che lavorano con Abi al Progetto Trasparenza Semplice, della Polizia di Stato, di CERTFin, OSSIF e di ABILab.