Nel Gargano sorgerà un parco eolico marino che produrrà 5 TWh all’anno

Il parco sorgerà a circa venticinque chilometri dalle coste del Gargano e sarà in grado di coprire il fabbisogno energetico annuale di 2,5 milioni di abitazioni

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 25 Ottobre 2022 12:34

Nereus Srl, società del gruppo Nexta Capital Partners, ha presentato la domanda per ottenere il diritto di sfruttamento di un’area marittima per la realizzazione di un parco eolico offshore con tecnologia circolare. L’area destinata all’installazione del parco eolico è situata nel Mare Adriatico, a sud del Gargano, a est di Vieste, a distanza compresa tra 24 km (distanza minima dalla costa rispetto a Vieste) e 48 km rispetto all’approdo punto nel comune di Barletta e con profondità che cambia da 80 a 120 m.

L’area in cui sorgerà il parco

Il parco eolico sarà costruito in acque al largo della costa e occuperà una superficie di circa 6,7 ​​milioni di metri quadrati. Ospiterà 147 aerogeneratori con una potenza complessiva di 2.205 megawatt (Mw). Grazie al raggio di curvatura terrestre il parco sarà scarsamente visibile dalla costa e il suo impatto paesaggistico fortemente ridotto.

Il progetto

Il progetto Nereus, il cui nome è ispirato al personaggio mitologico greco chiamato da Omero “vegliardo del mare”, produrrà ogni anno fino a cinque terawattora (TWh) di energia elettrica pulita che sarà in parte immessa nella rete di trasmissione nazionale e in parte convertita in idrogeno verde. La quantità di energia elettrica prodotta dal parco può soddisfare il fabbisogno annuale di 2,5 milioni di abitazioni e consentire una decarbonizzazione equivalente alla piantumazione di quasi dieci milioni di alberi.

L’ambizione del progetto Nereus

Nereus sarà una fonte di energia rinnovabile affidabile ed economica a beneficio dei consumatori e dell’ambiente. Come ha spiegato Fabrizio Caputo, co-fondatore e managing director di Nexta Capital Partners, il progetto aspira ad essere una risposta significativa agli obiettivi di indipendenza energetica dell’Italia e fornitura di energia pulita. La realizzazione può evitare emissioni di anidride carbonica per oltre 3 milioni di tonnellate all’anno, contribuendo alla decarbonizzazione globale. Il progetto si basa sui più avanzati principi di sostenibilità e coinvolgimento della comunità.

Un modello di riferimento

Nereus ha le potenzialità per diventare in futuro un’icona dell’industri energetica italiana ed europea in questa fase di transizione energetica, a sostenerlo è Michele Mettola, anch’egli co-fondatore e managing director di Nexta Capital Partners. Mettola ha inoltre aggiunto che il progetto, per la sua costruzione e messa in esercizio dell’impianto, creerà un’importante filiera grazie alla quale verrà prodotto un importante valore aggiunto per l’economia locale.

Chi è Nexta Capital Partners

Oltre a Caputo e Mettola, fa parte del management team di Nexta Capital Partners anche Gary Neville, il terzo partner (non fondatore), che in precedenza era a capo degli investimenti di Inframed Infrastructure Fund. Nexta Capital è una società di investimento con sede a Londra specializzata in infrastrutture energetiche sostenibili con un forte contenuto innovativo. In Italia si stanno sviluppando progetti per oltre 5 GW, di cui il 60% nel fotovoltaico e il resto nell’eolico, a cui vanno aggiunti progetti per circa 800 MW in storage. Il Nexta Renewable Fund ha un obiettivo di raccolta fondi di 500 milioni di euro e sviluppa e investe in impianti di produzione di energia rinnovabile in costruzione e già operativi in ​​Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.

Nexta Capital è la prima iniziativa di energia eolica offshore su larga scala al largo delle coste italiane.

In Puglia grande attenzione per l’eolico

La Puglia è una delle regioni italiane in cui si investe di più nel settore eolico. Oltre al progetto Nereus, a Brindisi si stanno sviluppando delle pale eoliche realizzate in tessuto ecosostenibile. Il progetto è della startup scozzese ACT Blade che le sta realizzando nella “Zona Economica Speciale” Adriatica, Zes, a Brindisi. L’iter autorizzativo non è ancora concluso, ma come ha dichiarato ACT Blade, da settimane son in corso i contatti tra le società. Il Comune di Brindisi e i vari enti coinvolti nel procedimento.

Il progetto delle pale ecosostenibili

L’obiettivo di ACT Blade è quello di costruire un impianto per la produzione di nuove e innovative pale eoliche sostenibili, realizzate con una struttura interna in materiale composito e completamente rivestita in tessuto. Queste pale eoliche possono essere fino al 32% più leggere, produrre il 9% in più di energia e quindi ridurre il costo di produzione dell’energia eolica fino al 7%.

Cosa sono le Zes

Le Zone Economiche Speciali sono le aree del Mezzogiorno pronte ad accogliere gli insediamenti di medie e grandi dimensioni. In Puglia sono state individuate due aree di questo tipo: Zes Ionica e Zes Adriatica. Insediare la propria impresa in zona Zes significa usufruire di vantaggi e benefici.