Arriva la nuova Panda elettrica: prezzo super low cost

Presto sul mercato una versione di Panda elettrica? Stellantis ci pensa, ma tanti sono i dubbi sulla transizione verso la mobilità a zero emissioni in Italia

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

L’Italia, e l’Europa più in generale, si avvicinano sempre più alla deadline per i motori endotermici, con le vetture a benzina e diesel che andranno via via sempre più fuori dai programmi delle grandi Case da qui al 2035. L’accordo in plenaria al Parlamento Europeo prevede infatti lo stop alle immatricolazioni delle auto a carburante, facendo di fatto virare la mobilità del futuro verso alimentazioni alternative come l’elettrico. E così le aziende si riorganizzano, pensando a nuove versioni “elettrizzanti” dei modelli che hanno fatto la storia dei brand.

Panda elettrica? L’idea in arrivo

Il parco auto presente in Italia conta ancora poche auto elettriche rispetto a quelle che il Governo vorrebbe e che l’Ue si augura di avere da qui al 2035. Numeri che al momento non lasciano soddisfatti i piani alti dell’Europa, ma che spingono sempre più le grandi aziende a puntare verso una svolta della mobilità. Tanti brand hanno lanciato nuovi mezzi elettrici, tra ibridi e full electric, diversi continuano le progettazioni mettendo sul tavolo un piano chiaro per la riorganizzazione futuro delle gamme a disposizione.

Lo sta facendo anche Stellantis, gruppo che ha al suo interno grandi brand come Fiat, Citroen, Opel e Peugeot, che sempre più punta all’elettrico. Ecco quindi che le parole del Ceo Carlos Tavares hanno portato alla suggestione di vedere un grande classico del Lingotto in versione elettrica, anche se si tratta solo di voci. Da anni, infatti, si parla di una possibile Panda elettrica in arrivo, mezzo che nelle sue vecchie versioni ha registrato importanti vendite. Perché allora non puntare anche sulla versione electric?

Tavares ha di recente annunciato l’ampliamento della gamma elettrica del gruppo, che crescerà dai 22 modelli attuali fino a 30 modelli nel 2023 per toccare quota 42 entro la fine del 2024. Due anni per rinnovare l’offensiva elettrica nelle fasce di prezzo più accessibili nelle quali potrebbe rientrare anche Panda. Dopo aver lanciato l’idea nel 2019 con la 120 Concept, l‘idea della city car elettrica stuzzica il Gruppo.

La polemica di Pichetto Fratin e i dubbi

Un prezzo accessibile, nulla a che vedere con i costi oggi presenti sul mercato e fortemente criticati. L’idea di Stellantis, ancora tutta da materializzare, si scontra con la polemica del ministro Gilberto Pichetto Fratin, che dal dicastero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha sparato a zero sul tema della mobilità del futuro.

Nel corso di un’intervista a Radio24, infatti, il ministro si è detto dubbioso sulla mobilità a zero emissioni che oggi è ancora ad appannaggio dei più ricchi: “L’auto elettrica in questo momento è fatta solo per i ricchi. Nel nostro Paese il parco auto è di 40 milioni, ancora due milioni di Euro 1 ed Euro 2, e il pensiero di sostituire con l’elettrica è inimmaginabile in questo momento”.

Parole, quelle del ministro, che trovano riscontro anche nei mancati investimenti sulle infrastrutture che permetterebbero di vedere ampliate le auto elettriche in circolazione. Nel 2023 il Governo di Giorgia Meloni ha sì messo a disposizione ulteriori 630 milioni di euro per i veicoli meno impattanti per l’ambiente, ma non è ancora noto se l’esecutivo abbia intenzione di trovare nuove risorse per i prossimi anni né sulle intenzioni di investire sulla costruzione di nuove infrastrutture. Infatti, al momento, le colonnine di ricarica a disposizione sono insufficienti, per non parlare del numero troppo basso di quelle presenti sulle autostrade. Ostacolo non di poco conto per le auto elettriche, che non potrebbero quindi viaggiare in tranquillità per lunghi tragitti.