La Commissione europea ha presentato una bozza di proposta per la modifica del Regolamento sul mercato elettrico 2019/943 al fine di proteggere a lungo termine l’UE dagli effetti della crisi energetica. La riforma, a lungo richiesta da Stati membri come la Spagna e la Francia, si concentra su una serie di atti legislativi, con l’obiettivo di affrontare le carenze riscontrate durante la crisi e proteggere i consumatori e le industrie dai picchi dei prezzi dell’energia. La Commissione riconosce che, malgrado le resistenze iniziali, questa modifica è necessaria per affrontare i nodi tecnici emersi in questi mesi nel mercato comunitario, dovuti in parte all’elevato grado di volatilità dei prezzi dell’energia, ancora fortemente influenzati dalla produzione fossile.
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Cosa prevede la riforma
La proposta di riforma presentata dalla Commissione europea prevede la revisione di diversi atti legislativi dell’UE, tra cui il regolamento e la direttiva sull’energia elettrica e il regolamento REMIT. Tale modifica introduce una serie di misure che incentivano l’uso di contratti a più lungo termine con produttori di energia rinnovabile e soluzioni flessibili più pulite, in concorrenza con il gas, come la gestione della domanda e lo stoccaggio. Questo contribuirà a ridurre l’impatto dei combustibili fossili sul prezzo dell’elettricità, con un conseguente risparmio per i consumatori. Inoltre, la riforma mira a promuovere una concorrenza aperta e leale nei mercati europei dell’energia all’ingrosso, migliorando la trasparenza e l’integrità del sistema.
Un mercato energetico basato sulle rinnovabili
Secondo una nota della Commissione, la creazione di un sistema energetico basato sulle fonti rinnovabili sarà fondamentale non solo per ridurre i costi delle bollette dei consumatori, ma anche per garantire un approvvigionamento energetico sostenibile e indipendente per l’UE, in linea con il Green Deal europeo e il piano REPowerEU. Questa riforma, che fa parte del piano industriale del Green Deal, consentirà all’industria europea di accedere a energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili non fossili a prezzi accessibili, un fattore chiave per la decarbonizzazione e la transizione verde. Per raggiungere gli obiettivi in materia di energia e clima, sarà necessario triplicare la diffusione delle fonti rinnovabili entro la fine del decennio.
Nuove misure di protezione per i consumatori
La riforma si concentra su una maggiore scelta di contratti e trasparenza delle informazioni per i consumatori. In particolare, tutti i cittadini avranno la possibilità di optare per contratti a lungo termine a prezzo fisso per evitare aumenti mensili. Tuttavia, sarà ancora possibile scegliere contratti a tariffazione dinamica per sfruttare i prezzi variabili dell’elettricità, ad esempio per la ricarica di auto elettriche o per l’accensione di pompe di calore quando il prezzo è più conveniente. Inoltre, la riforma prevede maggiori protezioni per le fasce di consumatori più vulnerabili, con la possibilità per gli stati membri di estendere i prezzi regolati alle famiglie e alle PMI in caso di necessità.
La proposta di riforma del mercato elettrico dell’UE prevede agevolazioni per i prosumer e l’energy sharing. In particolare, i consumatori saranno in grado di investire in impianti fotovoltaici ed eolici e vendere o donare l’eccesso di energia ai vicini. Inoltre, potranno affittare o diventare comproprietari di strutture esterne e condividere l’energia all’interno delle loro comunità.
La bozza mira a ridurre il rischio di fallimento dei fornitori, i quali saranno obbligati a gestire i rischi entro i volumi dei contratti a prezzo fisso per ridurre l’esposizione ai picchi del mercato. Inoltre, la proposta impone agli Stati membri di designare fornitori di ultima istanza, al fine di garantire che nessun consumatore rimanga senza energia elettrica.
Incentivare la competitività e la transizione energetica
La riforma proposta prevede che i produttori di energia continueranno ad operare sul mercato a breve termine, ma i loro ricavi saranno modellati da contratti a lungo termine come i PPA (power purchase agreements) e i contratti per differenza a due vie (CfD), a seconda della fonte di finanziamento dell’impianto. Inoltre, gli Stati membri dovranno destinare i ricavi in eccesso dai CfD ai consumatori e la riforma aumenterà la liquidità dei mercati per i contratti a lungo termine che fissano i prezzi futuri, noti anche come “contratti forward”. Tali misure ridurranno il rischio di volatilità dei prezzi per i produttori e garantiranno una maggiore stabilità del mercato.
La proposta prevede che gli Stati membri debbano valutare la necessità di flessibilità del proprio sistema energetico e stabilire obiettivi per soddisfarla. Inoltre, i governi avranno la possibilità di progettare o riprogettare meccanismi di capacità per promuovere soluzioni di flessibilità o introdurre nuovi regimi di sostegno specifici.
Rafforzare la stabilità e la prevedibilità dei costi dell’energia in tutta l’UE
Kadri Simson, commissaria per l’Energia, ha dichiarato che nonostante l’assetto attuale abbia garantito un mercato efficiente e ben integrato per molti decenni, la manipolazione dei mercati dell’energia da parte della Russia e la già limitata offerta mondiale hanno esposto molti consumatori ad aumenti massicci delle bollette energetiche. La Commissione Ue ha proposto queste nuove misure per rafforzare la stabilità e la prevedibilità dei costi dell’energia in tutta l’UE, sostenendo gli investimenti nelle energie rinnovabili per raggiungere gli obiettivi del Green Deal e fare dell’UE il motore dell’energia pulita per i decenni a venire.
Un futuro basato sulle rinnovabili
Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ha affermato che le energie rinnovabili saranno sempre più utilizzate in futuro dalle industrie e dai cittadini europei come strada principale per raggiungere la sovranità energetica e porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia, Timmermans ha sottolineato che per accelerare questa transizione e garantire ai consumatori i benefici dei minori costi delle energie rinnovabili, è necessario aggiornare l’assetto del mercato.
Prima di entrare in vigore, la riforma dovrà essere discussa e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio.