Fincantieri e la compagnia Viking Cruises hanno annunciato la costruzione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno, battezzata Viking Libra. Costruita interamente in Italia, Viking Libra prende forma nei cantieri di Ancona con una consegna messa a calendario per la fine del 2026.
Il progetto si distingue per concretezza: una nave da crociera green e che sceglie di virare, letteralmente, verso una propulsione pulita lasciandosi alle spalle l’era dei bunker fuel.
Indice
Tecnologia e benefici ambientali della Libera
La Viking Libra è progettata con un sistema di propulsione a idrogeno di ultima generazione, abbinato a celle a combustibile avanzate, capaci di sviluppare fino a 6 megawatt di potenza.
In pratica, l’idrogeno stoccato a bordo in appositi serbatoi alimenta celle a combustibile a membrana polimerica che producono energia elettrica attraverso una reazione elettrochimica, emettendo come unico residuo vapore acqueo. Questa soluzione permette di coprire il fabbisogno energetico sia per la propulsione sia per tutti i servizi di bordo senza ricorrere ai combustibili fossili tradizionali.
Data la natura altamente infiammabile dell’idrogeno, gli ingegneri di Fincantieri hanno dovuto implementare stringenti misure di sicurezza e ridondanza, integrando tecnologie di gestione avanzata per garantire un funzionamento sicuro del nuovo sistema.
L’adozione dell’idrogeno ha richiesto un salto progettuale non indifferente, con sfide tecniche che hanno messo alla prova anche gli ingegneri più navigati. È stato necessario sviluppare soluzioni inedite per la logistica del rifornimento e per lo stoccaggio criogenico ad alta pressione dell’idrogeno a bordo (con temperature fino a -260 °C).
Nonostante la complessità, i vantaggi ambientali sono notevoli: Libra potrà navigare in modalità zero emissioni per circa 10 ore, ad esempio durante manovre portuali o l’attraversamento di ecosistemi delicati come i fiordi, utilizzando poi i motori convenzionali solo nelle tratte oceaniche più lunghe.
Grazie a questa modalità ibrida, le emissioni complessive della nave risulteranno ridotte di circa il 60% o 65% rispetto a una crociera tradizionale di pari dimensioni. Ciò consentirà alla Viking Libra di accedere anche alle aree più sensibili dal punto di vista ambientale, normalmente precluse alle navi da crociera a carburanti fossili.
Investimenti e sviluppo industriale del progetto
Il progetto Libra rappresenta un ingente investimento congiunto sul fronte dell’innovazione navale green. Oltre alla Viking Libra, Fincantieri realizzerà per Viking anche una seconda nave a idrogeno (Viking Astrea) da consegnare nel 2027.
Le due aziende hanno inoltre siglato un accordo per la costruzione di altre due unità gemelle con consegna nel 2031 (più un’opzione per ulteriori due), a conferma della fiducia riposta in questa tecnologia e nelle competenze del cantiere italiano. Il valore complessivo dell’accordo dovrebbe essere compreso tra 500 milioni e 1 miliardo di euro.
Turismo sostenibile, normative ambientali e criteri Esg
Dal punto di vista del mercato turistico, Libra apre prospettive nuove nel segmento delle crociere sostenibili. Viking ha già pianificato di impiegare la nave nei fiordi norvegesi, luoghi di grande richiamo naturalistico dove vigono normative ambientali sempre più stringenti.
La Norvegia, ad esempio, introdurrà dal 2026 zone a emissioni zero nei suoi fiordi patrimonio Unesco, consentendo la navigazione solo a unità non inquinanti.
Queste iniziative non nascono solo per ragioni ambientali: intercettano anche l’interesse, ormai strutturale, di chi maneggia capitali verso i criteri Esg. Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, ha parlato di “momento fondamentale” nella transizione sostenibile, e di nuovi standard di innovazione.