Garantire la continuità degli investimenti sul tabacco italiano, promuovere e favorire sistemi di agricoltura digitale 4.0 e di precisione per il risparmio energetico e la riduzione fino al 50% dell’impiego di acqua. Con due grandi, fondamentali obiettivi: contrastare la siccità e salvaguardare ambiente ed economia. Tutto questo (e molto altro) è al centro dell’accordo annuale di filiera siglato da Coldiretti e Philip Morris Italia. Un provvedimento che assume ancora più importanza in un momento molto delicato per la produzione agricola italiana, in cui l’emergenza idrica abbatte i raccolti e fa esplodere i costi di coltivazione del tabacco. Con sullo sfondo l’aumento dei prezzi di energia e materie prime dovuto al conflitto in Ucraina.
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La firma dell’accordo a Roma
L’intesa è stata sottoscritta a Palazzo Rospigliosi, a Roma. Presenti, tra gli altri, il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del Presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia Marco Hannappel, del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, del Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, Federico Freni, della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, del Vicepresidente e Assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Roberto Morroni, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Federico Caner e dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo.
Le parole di Marco Hannappel
“Continuiamo a sostenere in modo concreto e tangibile la filiera tabacchicola italiana insieme a Coldiretti”, ha affermato Marco Hannappel. La famiglia di Philip Morris, ha aggiunto il presidente e a.d., è “sempre più convinta di quanto una logica di filiera integrata sia la sola – oltre che la migliore – strada da seguire, come ormai facciamo da oltre dieci anni. È fondamentale, tanto più in una fase delicata come quella attuale”.
Le parole di Ettore Prandini
Secondo Ettore Prandini, la crisi aggravata dalla guerra in Ucraina “si può affrontare solo con la corresponsabilità dell’intera filiera”. In questo senso, l’iniziativa assunta nell’ambito dell’accordo siglato nel settore del tabacco “rappresenta un segnale importante per l’intero sistema agroalimentare”. Il numero uno di Coldiretti ha sottolineato poi “l’importanza di interventi capaci di far fronte agli aumenti di costi insostenibili per le imprese agricole, che rischiano di compromettere i raccolti con un impatto su economia, ambiente e lavoro”.
Cosa prevede l’intesa
L’accordo con Coldiretti rientra in un quadro d’intesa di più ampio respiro, che prevede investimenti pluriennali collegati con l’attività della filiera italiana nella produzione, dal 2014, dei prodotti innovativi del tabacco da inalazione senza combustione. Da qui è partita la stipula di accordi di filiera integrata, a sostegno di una filiera nazionale che è oggi la più importante d’Europa, con circa 50mila addetti.
L’accordo tiene conto anche delle nuove criticità nel settore agricolo e segna un ulteriore impegno condiviso per diffondere buone pratiche di coltivazione e sinergie gestionali nella filiera. L’obiettivo dichiarato è quello di dare continuità alla produzione e investire sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione. Per riuscirci, saranno utilizzati agrofarmaci e fertilizzanti e verranno ridotte le emissioni di CO2 della filiera agricola.
Si tratta di un impegno importante anche per il rilancio del settore, in vista dell’attuazione della riforma della Politica Agricola Comune (PAC). Ma anche di un primo passo per rendere sempre più efficiente una filiera di grande rilevanza dal punto di vista economico e occupazionale per i territori coinvolti.
Gli investimenti di Philip Morris Italia
L’impegno di Philip Morris si evince anche dai numeri. L’azienda leader di mercato si è impegnata ad acquistare 20mila tonnellate di tabacco greggio, pari a circa il 50% del totale prodotto in Italia. Il tutto grazie alla collaborazione con circa mille aziende agricole attive prevalentemente in Campania, Umbria, Veneto e Toscana, garantendo in questo modo la possibilità di attuare una programmazione strategica di medio-lungo periodo e la sostenibilità economica per l’intera filiera tabacchicola italiana.
Gli investimenti di Philip Morris Italia sulla filiera agricola italiana, pari a circa 100 milioni di euro per il 2022, avranno in Italia un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto fino a 28.700 persone. Complessivamente, dai primi Anni Duemila a oggi, gli accordi di collaborazione sottoscritti da Philip Morris Italia con il Ministero delle Politiche Agricole e Coldiretti hanno generato investimenti agricoli pari a oltre 2 miliardi di euro a beneficio della filiera tabacchicola italiana.
Philip Morris International e la filiera tabacchicola italiana
Il Verbale d’Intesa Programmatica con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, sottoscritto lo scorso aprile, ha confermato l’impegno di Philip Morris Italia a investire fino a 500 milioni di euro in cinque anni. L’accordo prevede l’acquisto da parte dell’azienda di circa il 50% della produzione totale italiana di tabacco, grazie alla produzione delle aziende facenti parte dell’accordo di filiera stipulato con Coldiretti e gestito da ONT – Organizzazione Nazionale Tabacchi.
Si tratta del più grande impegno nella filiera tabacchicola italiana da parte di un’azienda privata, finalizzato non solo all’acquisto di tabacco in foglia italiano ma anche alla valorizzazione, innovazione e sostenibilità della filiera.
In collaborazione con Philip Morris Italia