Auto elettriche, si possono ricaricare solo nel 7,5% delle aree di servizio

Il nuovo report di InsideEVs evidenzia come le autostrade italiane siano in ritardo nello sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per le auto elettriche

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Ormai è noto da tempo, dal 2035 in Europa, con lo stop alla vendita delle auto endotermiche potranno essere vendute solo auto elettriche. Ma qual è la situazione attuale delle autostrade italiane per ricaricare questo tipo di veicoli? Lo svela il nuovo report “Colonnine in autostrada 2022” di InsideEVs.it che fotografa il ritardo del Bel Paese nello sviluppo dell’infrastruttura necessaria per chi deve affrontare lunghi viaggi in autostrada con un’auto elettrica.

Italia fanalino di coda

L’Italia è in ritardo nello sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per le auto elettriche rispetto ai principali paesi europei, ma lo è ancor di più quando si parla di colonnine in autostrada.

InsideEVs ha mappato per la prima volta la disponibilità effettiva di punti di ricarica all’interno delle aree di servizio dislocate lungo i 6.943 chilometri di rete autostradale, rilevando una disponibilità insufficiente e molto disomogenea sul territorio nazionale.

I dati del report

Il report aggiornato al mese di luglio evidenzia che su 506 stazioni di servizio operative in autostrada, 59 dispongono di colonnine per un totale 254 punti di ricarica, ma i numeri si riducono a 38 stazioni di servizio e 172 punti di ricarica se si considerano solo le colonnine cosiddette ad “alta potenza” (da 150 a 350 kW), che sono quelle necessarie all’atto pratico per ricaricare in tempi ragionevoli (15-30 minuti a seconda del modello) durante un viaggio, magari per raggiungere una località di vacanza insieme alla famiglia.

Per viaggiare serenamente in auto elettrica, ancor più importante del numero assoluto di punti di ricarica è poi l’omogeneità della diffusione sul territorio delle aree di servizio dove sono disponibili le colonnine. Per ogni Regione italiana il report misura questa diffusione come numero di aree di servizio dotate di ricarica ad alta potenza ogni 100 chilometri di autostrada. Se Emilia Romagna e Lombardia, ma anche Valle d’Aosta e Umbria (in proporzione ai chilometri di autostrada), dispongono di più di un’area di servizio attrezzata ogni 100 km, Basilicata, Molise e Sicilia non offrono ancora nessuna stazione costringendo sempre gli automobilisti a uscire dal casello per ricaricare. Più in generale, forti differenze si rilevano fra Nord, Centro e Sud Italia, confermando una volta di più un endemico divario infrastrutturale.

A chi spetta installare le colonnine di ricarica

La responsabilità dell’installazione delle colonnine è per legge in capo ai concessionari autostradali, che sarebbero obbligati a dotare le tratte di competenza dell’infrastruttura necessaria o direttamente o attraverso soggetti terzi in subconcessione. Il report evidenzia come buona parte delle concessionarie ancora non si sia mossa con l’unica eccezione di Autostrade per l’Italia che attraverso Free to X sta portando avanti un piano con risultati tangibili (oltre 27 aree di servizio sono già state attrezzate di infrastruttura di ricarica ad alta potenza).

Il commento di InsideEVs

Come ha commentato Alessandro Lago, Direttore di Motor1.com e InsideEVs.it, la fotografia del report conferma l’inadeguatezza dell’infrastruttura di ricarica italiana, con un’aggravante: alle autostrade si doveva dare la priorità così com’è stato fatto in altri Paesi come Francia e Germania, che considerano le reti viarie ad alto scorrimento strategiche non solo per normalizzare l’uso dell’auto elettrica a livello nazionale, ma anche per favorire il turismo straniero di chi viaggia con veicoli a zero emissioni. Lago ha aggiunto che la speranza è che il nuovo Governo avrà maggiore sensibilità e si prodigherà in interventi concreti per obbligare tutte le concessionarie ad agire. InsideEVs ha inoltre lanciato una proposta: uno sconto per chi viaggia in auto elettrica ed è costretto ad uscire dell’autostrada per ricaricare a causa della carenza di aree di servizio attrezzate.

I punti di ricarica delle aree di servizio italiane

Per chi fosse intenzionato a partire per le vacanze utilizzando un’auto elettrica è importante sapere in anticipo come quanti sono e a che distanza i vari punti di ricarica delle aree di servizio delle autostrade italiane. Grazie alla tabella sottostante è possibile avere una quadro preciso della situazione attuale in modo da non rischiare di rimanere fermi in autostrada perché si sono esaurite le batterie. Come si può notare, vista la totale assenza di punti di ricarica, in alcune regioni è purtroppo preferibile spostarsi con le “vecchie” auto diesel e benzina. Seppur più inquinanti, non si corre il rischio di rimanere a piedi.

COLONNINE IN AUTOSTRADA
2022
Aree di servizio con ricarica ad alta potenza Punti di ricarica ad alta potenza Km rete autostradale Punti di ricarica/100 km
Abruzzo 1 4 355 0,28
Basilicata 0 0 30 0,00
Calabria 0 0 288 0,00
Campania 2 8 444 0,45
Emilia-Romagna 8 34 567 1,41
Friuli-Venezia Giulia 1 1 244 0,41
Lazio 1 6 498 0,20
Liguria 3 12 370 0,81
Lombardia 8 36 703 1,14
Marche 2 8 168 1,19
Molise 0 0 36 0,00
Piemonte 3 16 825 0,36
Puglia 2 8 313 0,64
Sardegna 0 0 0 0,00
Sicilia 0 0 681 0,00
Toscana 3 16 462 0,65
Trentino-Alto Adige 0 0 207 0,00
Umbria 1 4 59 1,69
Valle D’Aosta 2 18 110 1,82
Veneto 1 1 583 0,17
Totale 38 172 6.943 0,59