Superbonus, al via il nuovo contributo a fondo perduto

I contribuenti, dal 2 al 31 ottobre 2023 hanno la possibilità di chiedere il contributo a fondo perduto per il superbonus 90%. Le istruzioni per averlo

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Nasce ufficialmente il contributo a fondo perduto che verrà erogato a quanti hanno effettuato dei lavori usufruendo del Superbonus al 90%. In questi giorni, infatti, è stato ufficialmente concluso l’iter attuativo dell’articolo 9, comma 3 del Decreto Legge n. 176/2022, attraverso il quale è stato istituito il sussidio economico per le persone fisiche con limitata capacità economica. I fondi verranno erogati a quanti, nel corso del 2023, abbiano effettuato degli interventi edilizi nella propria abitazione principale, per i quali possono ottenere la detrazione Irpef del 90%.

Il Decreto Mef del 31 luglio 2023, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 agosto 2023, ha provveduto ad individuare i potenziali beneficiari della misura e ha fissato i requisiti per poter accedere al contributo. Il 22 settembre 2023, invece, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento, attraverso il quale è stato diffuso il modello di istanza che deve essere presentato per poter richiedere il contributo. Ma soprattutto sono state rese note le istruzioni per la sua compilazione. Sono state, inoltre, fornite tutte le istruzioni relative alla gestione delle eventuali domande presentate e sull’erogazione dei vari contributi da parte dell’AdE.

Contributo a fondo perduto: di cosa si tratta

Dal 1° gennaio 2023, i contribuenti che hanno effettuato dei lavori accedendo al superbonus, devono tenere conto che la percentuale di detraibilità è scesa dal 110% al 90%. Continuano ad esserci alcune eccezioni, che sono state opportunamente regolamentate attraverso il Decreto Legge n. 104/2023.

Con l’introduzione del contributo a fondo perduto il Governo ha intenzione di rifondere, almeno in parte, i contribuenti che hanno sostenuto le spese per la ristrutturazione del proprio immobile, rimborsando la parte rimasta a loro carico. Per questo motivo l’Esecutivo ha stanziato delle risorse finanziarie per 20 milioni di euro, che andranno ripartite tra quanti hanno fatto richiesta per accedere al Superbonus.

L’intenzione è quella di erogare i contributi a fondo perduto entro la fine del 2023: a tal fine il decreto Mef dello scorso 31 luglio ha stabilito che le spese per le quali è possibile chiedere il sostegno finanziario sono quelle effettuate nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 ottobre 2023.

I requisiti per accedere al contributo

Quali sono i requisiti per poter accedere al contributo a fondo perduto previsto per il Superbonus 90%? Vediamo quali sono nel dettaglio.

L’immobile

Requisito fondamentale per poter accedere al contributo per il Superbonus è l’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi. Questa deve essere di proprietà – almeno in quota – del richiedente. In alternativa il richiedente deve vantare un altro titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento. È necessario, inoltre, che l’immobile sia adibito ad abitazione principale.

È possibile richiedere il contributo a fondo perduto anche per le spese relative ad interventi edilizi detraibili al 90% che siano stati effettuati sulle parti comuni condominiali dell’edificio di cui l’abitazione principale fa parte.

La capacità economica

Altro importante requisito richiesto riguarda la capacità economica del contribuente, che ha affrontato le spese relative al Superbonus. Per l’anno 2022, il reddito di riferimento deve essere inferiore a 15.000 euro. In questo caso il provvedimento ha richiamato il comma 8-bis 1 dell’articolo 119 del Decreto Rilancio, con il quale è stato ufficialmente stabilito che il meccanismo di determinazione del reddito di riferimento deve essere stabilito in questo modo: è necessario sommare il reddito complessivo del richiedente con quello dei familiari. Il risultato deve essere diviso per il numero delle parti che si ottiene consultando la tabella 1-bis che è allegata al suddetto decreto legge.

Con questa operazione si riesce ad ottenere il reddito medio del nucleo familiare del richiedente: per poter ottenere il contributo non deve superare i 15.000 euro.

Le spese detraibili

Il contributo a fondo perduto va a coprire la quota delle spese detraibili al 90% che non sono oggetto della detrazione. Per calcolare il suo ammontare è necessario prendere in considerazione il bonifico parlante effettuato dal contribuente: con questo documento si conteggerà la spesa che rimane in capo effettivamente al contribuente.

Per ottenere questo importo si devono detrarre gli sconti in fattura effettuati dalle imprese a fronte della cessione del credito o si dovrà detrarre il credito d’imposta a cui si ha diritto beneficiando del Superbonus al 90%.

Il limite massimo di spesa

Il Decreto Mef del 31 luglio 2023 ha previsto, inoltre, un limite massimo di spesa, che viene considerata per l’erogazione del contributo. Nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 ottobre 2023, la spesa massima detraibile al 90% per la quale può essere richiesto il contributo è 96.000 euro.

Nel caso in cui la spesa per gli interventi edilizi è stata sostenuta contemporaneamente da più soggetti – che sono comproprietari dell’immobile o che godono di altri diritti reali – il massimale di spesa viene ridotto in maniera proporzionale, tenendo conto che il limite massimo deve essere sempre pari a 96.000 euro sommando i costi sostenuti da tutti gli aventi diritto.

La presentazione della domanda

Nel momento in cui il contribuente ha verificato di essere in possesso di tutti i requisiti previsti, potrà presentare la domanda telematica direttamente all’Agenzia delle Entrate. La finestra temporale di trasmissione si apre il 2 ottobre e si chiude il 31 ottobre 2023.

Al termine di questo periodo, l’Agenzia delle Entrate provvederà a ripartire i fondi stanziati in base ai contributi richiesti e alle istanze che sono state presentate validamente.

Nel caso in cui i contributi che vengono richiesti complessivamente con le istanze risultino essere inferiori ai fondi disponibili, i richiedenti potranno ricevere l’intero contributo richiesto. Se, invece, i contributi richiesti fossero superiori ai fondi, si aprono due differenti situazioni:

  • nel caso in cui il rapporto tra i fondi ed i contributi richiesti risulta essere superiore al 10%, tutti i beneficiari potranno ottenere una somma pari al contributo richiesto moltiplicato la percentuale determinata;
  • nel caso in cui il rapporto dovesse essere inferiore al 10%, le istanze verranno ordinate cronologicamente in base alla data del primo bonifico di sostenimento delle spese e, iniziando dalle istanze riportanti un bonifico disposto il 1° gennaio 2023, l’Agenzia procederà a erogare per ciascuna istanza una somma pari al 10% del contributo richiesto, fino a esaurire i fondi.