Rottamazione quater, lunedì 23 settembre ultimo giorno per pagare

Ci sono ancora pochi giorni per poter saldare la quinta rata della rottamazione quater senza decadere dalle agevolazioni

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Chi non avesse rispettato la scadenza per versare la quinta rata della rottamazione quater non ha nulla di cui preoccuparsi. Può passare alla cassa fino al prossimo 23 settembre 2024, senza decadere dal piano di rientro. I diretti interessati, quindi, hanno ancora pochi giorni per potersi mettere in regola senza alcun pericolo.

È probabile che le scadenze legate alla rottamazione quater abbiano creato un po’ di confusione tra i contribuenti, per via delle varie proroghe che sono arrivate nel corso di questi mesi: la prima infatti era lo scorso 31 luglio 2024. Deadline rimandata al 15 settembre 2024, per effetto di quanto è stato stabilito dal decreto correttivo sul concordato preventivo biennale e sull’adempimento collaborativo. Come sempre, poi, è necessario prendere in considerazione i cinque giorni di tolleranza per i versamenti tardivi e le varie giornata festive, ossia, il 15, il 21 ed il 22 settembre. Ma entriamo un po’ nel dettaglio.

Rottamazione quater, alla cassa fino al 23 settembre

Il pagamento della quinta rata della rottamazione quater deve essere effettuato entro il 23 settembre 2024. La proroga ha determinato lo slittamento della deadline dal 31 luglio al 15 settembre. Gli otto giorni in più a disposizione dei contribuente sono determinati:

  • dalle cinque giornate di tolleranza previste per il pagamento tardivo;
  • dalle festività che cadono proprio a ridosso della nuova scadenza.

In altre parole i contribuenti hanno tempo fino al 23 settembre 2024 per effettuare il pagamento. A fornire le indicazioni necessarie per provvedere al saldo ci ha pensato direttamente l’Agenzia delle Entrate Riscossioni, che in una nota dello scorso 6 agosto 2024 ha chiarito quanto segue:

In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi (15, 21 e 22 settembre), saranno considerati validi i pagamenti effettuati entro lunedì 23 settembre 2024.

Il decreto correttivo, quindi, ha introdotto un bella proroga per i contribuenti, che hanno più tempo per versare la quinta rata della rottamazione quater. Ma adesso siamo vicini alla fine. È importante, infatti, non andare oltre il 23 settembre, perché si perde la possibilità di ottenere i benefici della definizione agevolata. Nel caso in cui si dovesse venire a verificare questa situazione, gli eventuali versamenti già effettuati vengono considerati come degli acconti dell’importo che il diretto interessato deve versare complessivamente all’Erario. Almeno per i debiti che rientrano nella definizione agevolata.

Come effettuare il pagamento entro il 23 settembre

Il versamento della quinta rata della rottamazione quater deve essere effettuata utilizzando i moduli che sono stati allegati alla comunicazione con la quale si indicavano le somme dovute. Nel caso in cui la documentazione fosse andata persa, è possibile scaricare nuovamente i suddetti documenti dall’area riservata dell’Agenzia della Entrate Riscossione.

Il contribuente può utilizzare i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute della definizione agevolata per effettuare i pagamenti con le seguenti modalità:

  • attraverso il servizio Paga online;
  • sfruttando i canali telematici messi a disposizione dalle banche, da Poste Italiane e da tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), che hanno aderito a pagoPA;
  • presso una qualsiasi filiale fisica di una banca, di una ricevitoria o presso un tabaccaio.

Sicuramente una delle soluzioni più comode per effettuare il versamento della rata della rottamazione quater è la domiciliazione bancaria, a cui il contribuente può accedere attraverso la sezione Definizione agevolata all’interno dell’area riservata del portale. L’addebito diretto delle rate, attraverso la relativa funzione, può essere attivata o revocata in qualsiasi momento. E permette l’addebito sul conto corrente delle varie rate.

Per attivare il servizio il contribuente dovrà effettuare le seguenti operazioni:

  • indicare gli estremi del conto corrente sul quale vuole effettuare l’addebito. Deve essere compilato l’apposito Iban;
  • devono essere fornite le indicazioni e il consenso necessario per la sicurezza del dato trattato;
  • inviare la richiesta.

Una volta conclusa l’operazione, il diretto interessato riceverà una email di presa in carico della pratica, con l’identificativo della richiesta. L’AdER, a questo punto, provvederà ad effettuare le verifiche del caso e fornirà il riscontro necessario.

Rottamazione quater, pagare una rata a rate

I contribuenti che volessero dilazionare il pagamento della quinta rata della rottamazione quater possono utilizzare una carta di credito revolving. Questo particolare strumento di pagamento permette di rimborsare a rate gli acquisti fatti: addebitando il versamento di quanto dovuto all’AdER è possibile dilazionare ulteriormente l’importo dovuto.

All’Agenzia delle Entrate Riscossione il pagamento arriverà in un’unica soluzione, ma il contribuente lo potrà dilazionare ulteriormente. Prima di effettuare questa scelta, però, è necessario prestare la massima attenzione e verificare di avere la disponibilità economica per poter effettuare il pagamento. Anche perché tra poco meno di due mesi sarà necessario pagare la rata successiva della rottamazione quater (la scadenza è prevista per il 30 novembre 2024)

In quanti hanno versato finora

Ad oggi i contribuenti che hanno versato la prima rata della rottamazione quater sono stati 3,8 milioni. Con la proroga fino al 23 settembre si spera di riuscire a recuperare anche quanti sono rimasti indietro con i versamenti successivi.

Nel periodo compreso tra il 2017 ed il 2023 la lotta all’evasione ha fatto in modo che venissero incassati qualcosa come 130,7 miliardi di euro: il 12,8% di questi sono arrivati attraverso la rottamazione.

È importante ricordare che la rottamazione quater permette di sanare eventuali carichi affidati alla riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022: la misura è stata introdotta attraverso la Legge di Bilancio 2023 e permette di versare unicamente il debito residuo senza interessi, sanzioni e l’aggio. In altre parole permette di regolarizzare la propria posizione in forma agevolata.

In sintesi

La scadenza della quinta rata della rottamazione quater è al 23 settembre 2024. Benché sulla carta il versamento dovesse essere effettuato entro il 16 settembre 2024, i cinque giorni di tolleranza – più i festivi – hanno permesso di posticipare il versamento di una settimana.