Rimborso Irpef agli eredi, come fare per ottenerlo direttamente nella dichiarazione dei redditi

Anche gli eredi hanno diritto ad ottenere il rimborso Irpef di una persona deceduta velocemente. Vediamo come ottenere tutti gli importi senza sbagliare

Pubblicato: 25 Luglio 2024 06:00

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il rimborso Irpef non viene perso, nel caso in cui il contribuente dovesse morire. L’Agenzia delle Entrate provvederà a riconoscerlo agli eredi: ma perché questo passaggio possa essere effettuato correttamente è necessario che i diretti interessati si muovano in maniera precisa. L’eventuale rimborso Irpef di una persona deceduta spetta agli eredi tramite dichiarazione dei redditi o apposita domanda.

A fornire le indicazioni necessarie per riuscire ad ottenere il rimborso Irpef che spetta ad una persona deceduta è stata l’Agenzia delle Entrate, che lo scorso 18 luglio 2024 ha aggiornato le indicazioni sulla materia.

Rimborso Irpef eredi, come riceverlo nella dichiarazione dei redditi

Per riuscire ad accedere al rimborso Irpef è necessario, prima di tutto, presentare la dichiarazione dei redditi in qualità di erede. L’adempimento potrà essere assolto per le persone decedute nel 2023 o entro il 30 settembre 2024 con il Modello 730/2024. È possibile utilizzare la versione precompilata.

Per poter consultare ed utilizzare la documentazione online è necessario ottenere preventivamente l’abilitazione ad operare come erede. Per farlo è necessario accedere al servizio online dell’Agenzia delle Entrate ed accedere utilizzando per proprie credenziali. Il Modello 730/2024 può essere utilizzato unicamente se la persona deceduta, in vita, fosse in possesso dei requisiti per presentarlo. Nel corso del 2023, quindi, deve aver percepito unicamente i seguenti redditi:

  • da lavoro dipendente;
  • da pensione;
  • assimilati a quelli da lavoro dipendente.

Negli altri casi è necessario utilizzare il Modello Redditi PF, che deve essere presentato, almeno per quest’anno, entro e non oltre il 31 ottobre 2024.

Come ottenere il rimborso Irpef eredi con un’istanza

Gli eredi, per riuscire ad ottenere il rimborso Irpef, hanno la possibilità di presentare un’apposita istanza direttamente all’Agenzia delle Entrate. È necessario rivolgersi agli uffici territorialmente competenti in base all’ultima residenza della persona deceduta.

Per appurare dove fosse realmente residente il soggetto in questione è necessario accedere al portale istituzionale dell’Ade e posizionarsi sul servizio telematico: Consegna documenti e istanze. A questo punto, una volta che si è dentro all’area web, è necessario selezionare la sezione: Richiesta rimborso indicando con precisione la tipologia alla quale si ha intenzione di accedere.

Nel caso in cui non sia presente un testamento e sia già stata presentata la dichiarazione di successione non è necessario alcun adempimento particolare. Nelle istruzioni che ha fornito l’Agenzia delle Entrate ha specificato che:

Il rimborso che scaturisce dalla dichiarazione dei redditi viene erogato con procedure automatizzate direttamente ai beneficiari risultanti dalla dichiarazione di successione, per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria.

Cosa fare quando c’è un testamento

Nel caso in cui la persona deceduta abbia lasciato un testamento o quando la dichiarazione di successione non è ancora stata presentata, gli eredi devono presentare la seguente documentazione all’ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate:

  • una dichiarazione sostitutiva di certificazione, nella quale venga attestata la qualità di erede e dove vengano indicate le quote di rimborso spettanti;
  • un’istanza di voltura del rimborso Irpef, in modo che le somme spettanti al contribuente deceduto vengano erogate direttamente agli eredi;
  • una delega per l’incasso, nel caso in cui gli eredi dovessero decidere che la propria quota venga erogata ad uno di essi.

Sempre tramite i servizi messi a disposizione via web all’Agenzia delle Entrate è possibile comunicare la volontà di non ricevere il pagamento del rimborso Irpef del contribuente deceduto. In questo caso è necessario accedere al servizio dedicato ai rimborsi.

Detrazioni fiscali in caso di decesso

Fino a questo momento abbiamo visto come gli eredi possono gestire il rimborso Irpef di una persona deceduta. Vediamo, a questo punto, come debbano essere gestite le detrazioni fiscali relative agli interventi edilizi all’interno della dichiarazione dei redditi – sia quando presenta il Modello 730/2024 che quando utilizza il Modello Redditi PF – da parte dell’erede.

Le detrazioni per i lavori di ristrutturazione devono essere indicate nelle seguenti sezioni:

  • Spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio quando si presenta il Modello 730;
  • Detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio del Modello Redditi.

In linea di principio la regola prevede che gli eredi abbiano la possibilità di beneficiare della detrazione spettante in parti uguali. Questo si viene a verificare nel caso in cui l’immobile sia disponibile.

Il discorso cambia nel caso in cui l’immobile sia abitato dal coniuge superstite. Il principio generale prevede che possa usufruire della quota di detrazione relativa ad un determinato anno il soggetto che è in possesso dell’immobile al 31 dicembre dello stesso anno.

In questo caso, molto semplicemente, viene trasferita all’erede la quota di detrazione relativa all’anno del decesso, anche quando questo dovesse avvenire nello stesso anno nel quale la spesa è stata sostenuta. La detrazione, quindi, spetta unicamente all’erede che può disporre immediatamente e liberamente dell’immobile ereditato. Non importa se lo stesso venga utilizzato come abitazione principale o meno.

Cosa succede se ci sono più eredi

La detrazione per ristrutturazione può essere trasferita a più eredi nel caso in cui detengano l’immobile congiuntamente. In questo caso la detrazione viene ripartita equamente tra tutti. La situazione appena descritta si viene a verificare nel caso in cui l’immobile venga utilizzato da più eredi: la detrazione, a questo punto, dovrà essere divisa in parti uguali tra tutti.

Come abbiamo visto precedentemente, però, l’immobile deve o essere abitato contemporaneamente da tutti gli eredi o da nessuno di loro. Nel caso in cui vi abiti un solo erede la detrazione viene trasferita in automatico a quest’ultimo.

In sintesi

Il rimborso Irpef può essere trasferito agli eredi in caso di decesso del contribuente. Per poter ottenere dall’Agenzia delle Entrate le spettanze, è necessario presentare la dichiarazione dei redditi come erede o inoltrare un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate.