Dichiarazione dei redditi 2021, quali assicurazioni si possono detrarre e quanto spetta

Come funziona la detrazione per i premi assicurativi, quali documenti servono e quanto spetta di rimborso IRPEF: la guida dell'Agenzia delle Entrate

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’Agenzia delle entrate ha emanato una circolare, la n. 7 del 25 giugno 2021, chiamata anche “Raccolta”, con la quale fornisce una risposta dettagliata a tutti i dubbi sulle disposizioni normative relative alla dichiarazione dei redditi 2021 e alle indicazioni di prassi riguardanti ritenute, oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta, anche riguardo agli obblighi di produzione documentale da parte del contribuente al CAF o al professionista abilitato e di conservazione da parte di questi ultimi per la successiva produzione all’Agenzia.

Un capitolo molto importante è dedicato alle spese detraibili dal modello 730 o Redditi 2021. Non solo spese mediche, infatti. In particolare, qui ci soffermiamo sui premi assicurativi che i contribuenti possono scaricare.

Dichiarazione dei redditi 2021: detrazione assicurazione vita, infortuni e invalidità

Se si sono sostenute spese di assicurazione, la detrazione riconosciuta dall’imposta lorda è pari al 19%. Le assicurazioni, per essere detratte, devono essere relative a:

  • contratti di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni, stipulati o rinnovati prima del 31 dicembre 2000
  • contratti di assicurazione stipulati o rinnovati dal 1° gennaio 2001 contro rischio di morte e di invalidità permanente non inferiore al 5% da qualsiasi causa derivante, compresi quelli contro il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, sempre ammesso che la società di assicurazione non abbia facoltà di recesso dal contratto.

Per i contratti di assicurazione che prevedono la copertura di più rischi aventi un regime fiscale differenziato, nella polizza va evidenziato l’importo del premio relativo a ciascun rischio.

Come funziona la detrazione in caso di contratti misti

Quindi, nel caso di contratti misti che prevedono l’erogazione della prestazione sia in caso di morte sia in caso di permanenza in vita dell’assicurato alla scadenza del contratto o in caso di riscatto anticipato, la detrazione spetta solo per la parte di premio riferibile al rischio morte, che deve essere evidenziato dalla compagnia assicuratrice nel documento attestante la spesa.

Per tutte le tipologie di contratti di assicurazione, a prescindere dalla loro natura, esiste un’ulteriore condizione per poter esercitare il diritto alla detrazione.

Requisiti per avere la detrazione assicurazioni

In linea generale, è necessario che ci sia coincidenza tra contraente e assicurato, indipendentemente dalla figura del beneficiario, che può essere chiunque. La figura del beneficiario rileva solo se l’assicurazione è a tutela di persone con disabilità grave.

Il soggetto che ha effettivamente sostenuto la spesa ha diritto alla detrazione a prescindere dalla circostanza che nel contratto di assicurazione il familiare fiscalmente a carico risulti come contraente e/o come assicurato.

La detrazione spetta al contribuente se:

  • lui è contraente e assicurato
  • lui è contraente e un suo familiare a carico è il soggetto assicurato
  • un suo familiare a carico è sia contraente che soggetto assicurato;
  • lui è il soggetto assicurato e un suo familiare a carico è il contraente
  • il contraente è un familiare a carico e il soggetto assicurato è un altro familiare a carico.

Detrazione assicurazione Rc auto

Nel caso di polizze assicurative stipulate dal contraente relative all’auto, a copertura del rischio morte e invalidità del conducente terzo, la detrazione non spetta per il relativo premio se il soggetto assicurato non è individuato in quanto può essere un qualsiasi conducente del veicolo.

La detrazione spetta, invece, qualora il conducente sia un soggetto individuato nella polizza auto e abbia i requisiti precedentemente elencati.

Dichiarazione dei redditi 2021: detrazione polizza vita collettiva

La detrazione spetta anche con riferimento ai premi relativi ad una polizza vita collettiva, tipico prodotto del mondo del lavoro dipendente, stipulata da società o da organizzazioni sindacali di imprenditori o lavoratori dipendenti in nome e per conto del lavoratore dipendente, relativamente alla quota di premio riferita alla singola posizione individuale.

I lavoratori dipendenti possono fruire della detrazione dall’imposta per i contributi versati dalle imprese per finanziare il Fondo Unico Nazionale Long Term Care, concorrenti alla formazione del reddito di lavoro dipendente. I lavoratori dipendenti interessati da queste garanzie in discorso, ai fini del calcolo del limite di detraibilità, devono tener conto anche dei premi relativi ad altre assicurazioni (assicurazione sulla vita e per malattia).

Questo principio, spiega l’Agenzia delle Entrate, può essere esteso anche ad altre polizze collettive con la stessa caratteristica di essere stipulate da un unico contraente in nome e per conto di una collettività di assicurati, singolarmente individuati, i quali sostengono l’onere del premio in relazione alla propria copertura assicurativa.

Detrazione polizza mutuo casa

Quindi, ad esempio, la detrazione spetta al mutuatario per i premi pagati per le polizze collettive assicurative stipulate dalla banca in occasione dell’erogazione di un mutuo.

In queste polizze il mutuatario, soggetto assicurato, anche se non appare essere il soggetto contraente, ai fini della detrazione, può essere a questi equiparato in quanto è colui che sottoscrive la polizza e sostiene l’onere economico del premio, mentre la banca erogante il mutuo è il soggetto contraente, che stipula la polizza in nome e per conto del sottoscrittore.

Premi assicurazione vita e infortuni

La detrazione spetta, sempre nella misura del 19%, dei premi versati:

  • per contratti di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni stipulati o rinnovati entro il 31 dicembre 2000, a condizione che il contratto abbia una durata non inferiore a 5 anni e non consenta la concessione di prestiti nel periodo di durata minima
  • per i contratti stipulati o rinnovati dal 2001, a condizione che abbiano ad oggetto il rischio morte o invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualunque causa derivante.

La detrazione compete anche se i premi sono stati pagati a compagnie assicurative estere.

Dichiarazione dei redditi 2021: limiti di detraibilità

La detrazione è calcolata su un ammontare massimo complessivo del premio pari a 530 euro, limite che deve dunque essere considerato anche in presenza di più contratti.

Dall’anno 2020 la detrazione dall’imposta lorda per i premi relativi alle assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120mila euro. In caso di superamento di questa soglia, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240mila euro.

Documenti da conservare

Dall’anno d’imposta 2020, la detrazione per i premi relativi alle assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento tracciabili.

La documentazione necessaria per far valere la detrazione rispetto a premi relativi alle assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni è costituita da:

  • ricevute di pagamento dei premi o dichiarazione dell’assicurazione attestante il pagamento dei suddetti premi mediante sistemi di pagamento tracciabili. L’utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili può essere attestato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio
  • in mancanza di questa documentazione: ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta della carta di debito o credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati
  • copia contratto di assicurazione o attestazione rilasciata dalla compagnia di assicurazione da cui risultino i requisiti richiesti
  • se si tratta di contratti stipulati o rinnovati fino al 31/12/2000, dalla documentazione rilasciata dall’assicurazione deve risultare che non è consentita la concessione di prestiti nel periodo di durata minima.