Chi non deve pagare il 730 nel 2022

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato le nuove regole per la presentazione del 730 nel 2022, specificando anche chi sono i soggetti che quest'anno non dovranno presentarlo

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le nuove regole per la presentazione del 730 nel 2022. Inoltre, con i nuovi modelli per la dichiarazione dei redditi di persone fisiche e imprese, ha  anche fornito l’elenco dei soggetti che quest’anno non saranno tenuti a presentarla, nei limiti di legge e se in possesso dei requisiti indicati nella guida AE.

Dichiarazione dei redditi 2022: chi deve presentare il 730 e i casi di esonero

Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi i contribuenti che:

  • hanno conseguito redditi nell’anno 2021;
  • sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili (come, in genere, i titolari di partita IVA), anche nel caso in cui non abbiano
    conseguito alcun reddito.

Le legge, tuttavia, prevede che ci siano dei casi di esonero, che riconoscono ai contribuenti la possibilità di non presentare (e pagare il 730) se in possesso di determinati requisiti – spesso per lo più reddituali – o al verificarsi di certe situazioni.

In generale è esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente, non obbligato alla tenuta delle scritture contabili, che possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore a 10,33 euro. Quindi, una volta calcolate le detrazioni per carichi di famiglia e le detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi, se la somma dell’imposta lorda dovuta (al netto delle ritenute) non è superiore a 10,33 euro, allora il contribuente non ha alcun obbligo di denuncia.

L’imposta lorda è calcolata sul reddito complessivo, al netto della deduzione per l’abitazione principale e sue pertinenze.

Chi non deve presentare il 730 nel 2022

Non tutte le volte che l’imposta lorda supera la soglia limite per l’esonero il contribuente è tenuto a pagare il 730.

Quest’anno sono infatti sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione:

  • coloro i quali possiedono un reddito da abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati, anche se l’esonero non si applica se il fabbricato non locato è situato nello stesso comune dell’abitazione principale.

Chi possiede redditi derivanti da:

  • lavoro dipendente o pensione;
  • lavoro dipendente o pensione + abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati (ma anche in questo caso l’esonero non si applica se il fabbricato non locato è situato nello stesso comune dell’abitazione principale);
  • rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto (ad esclusione delle collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche).

Le condizioni per avere diritto all’esonero 730 in questi tre casi impongono che:

  • i redditi siano corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
  • le detrazioni per coniuge e familiari a carico siano spettanti e non siano dovute le addizionali regionale e comunale.

Infine, tra i redditi esenti ci sono anche:

  • le rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, alcune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali;
  • i redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca);
  • gli interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, come ad esempio gli interessi sui conti correnti bancari o postali; redditi derivanti da lavori socialmente utili.

In tutti i casi, l’esonero non si applica se il contribuente deve restituire in tutto o in parte, il bonus Irpef.

Esonero 730 con limiti reddituali

La guida alla compilazione della dichiarazione dei redditi nel 2022 ha previsto anche casi di esonero 730 legati al superamento o meno di determinati limiti reddituali.

Nello specifico, non sarà necessario presentare il 730 nel 2022 per i redditi derivanti da:

  • terreni e/o fabbricati (comprese abitazione principale e sue pertinenze) fino a 500 euro;
  • lavoro dipendente fino a 8 mila euro;
  • pensione fino a 8 mila euro;
  • Pensione + terreni + abitazione principale e sue pertinenze (box, cantina, ecc.) fino a 7.500 euro.

In questi casi le condizioni per avere diritto all’esonero sono:

  • che il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni;
  • che il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni.

Ai redditi esenti appena elencati vanno inoltre aggiunti:

  • le somme derivanti da assegno periodico corrisposto dal coniuge (escluso quello per il mantenimento dei figli) + altre tipologie di reddito fino a 8 mila euro;
  • i redditi  assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro fino a 4.800 euro, come ad esempio i compensi percepiti per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale, i redditi da attività commerciali occasionali o redditi da attività di lavoro autonomo occasionale;
  • Compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino a 30.658,28.

In tutti i casi riportati sopra, il reddito complessivo deve essere calcolato senza tenere conto del reddito derivante dall’abitazione principale e sue pertinenze. L’esenzione viene meno, e il contribuente è tenuto quindi a pagare, nei casi in cui il Fisco è in attesa di restituzione bonus Irpef, perché non spettante in tutto o in parte.