Bonus mobili ed elettrodomestici 2021: a quanto ammonta e quando spetta

Non è necessario presentare l'Isee per la detrazione Irpef per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, ma bisogna rispettare alcuni requisiti

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Arrivano nuovi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sul bonus mobili 2021. Si tratta di una detrazione Irpef con cui è possibile acquistare a prezzo ridotto pezzi di arredamento e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ e per i forni e le lavasciuga non inferiore alla classe A.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2021: chi ha diritto alla detrazione

Si ha diritto all’agevolazione solo con la ristrutturazione di un immobile. Il bonus mobili ed elettrodomestici spetta anche se il prodotto acquistato non viene utilizzato per la parte dell’edificio che deve essere ristrutturata. Può essere utilizzato anche se gli interventi riguardano parti comuni di condomini, a patto che gli arredi siano utilizzati per queste.

Per ottenere il bonus, la data di apertura dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella di acquisto dei beni, anche se le spese degli interventi possono essere sostenute successivamente.

L’inizio delle operazioni deve essere certificato dalla Asl e nella provincia di Bolzano all’Ispettorato del Lavoro. Quando non è necessaria una comunicazione ufficiale, basta la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Quali interventi sono previsti

Gli interventi per cui è possibile ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici 2021 sono i seguenti.

  • Lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia sui singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura delle pareti e la sostituzione di pavimenti e infissi, non danno diritto al bonus.
  • Lavori di ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da disastri nel caso in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
  • Lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia per interi fabbricati eseguiti da imprese e cooperative edilizie che entro 18 mesi vendono o assegnano l’immobile.
  • Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia sulle parti comuni degli edifici residenziali.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2021: cosa si può acquistare al 50%

Si possono acquistare i seguenti beni.

  • Mobili nuovi, come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, materassi. Sono esclusi porte, pavimentazioni, tendaggi, tende e altri complementi di arredo.
  • Elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, come frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, fornelli e piastre riscaldanti, forni a microonde, ventilatori, condizionatori, radiatori elettrici. Per forni e lavasciuga la classe energetica di riferimento è la A o superiore.

A quanto ammonta e quando arriva

L’importo detraibile è del 50% e deve essere calcolato su una spesa massima di 16 mila euro, sostenuta complessivamente per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Se i prodotti sono stati acquistati nel 2020 per lavori iniziati nel 2019 e conclusi nello stesso anno o nel 2020, la spesa massima è ridotta ai 10 mila euro.

Per avere il bonus, oggetto di una proroga per il 2021, non è necessario presentare l’Isee e non dipende dal reddito familiare. La detrazione è ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di importo uguale e non si trasferisce in caso di decesso del contribuente o di cessione dell’immobile ristrutturato. In questo caso a usufruirne rimarrà il richiedente.

Bonus mobili ed elettrodomestici: come si devono fare gli acquisti

Per avere il bonus mobili ed elettrodomestici 2021 è necessario pagare, anche con un finanziamento a rate, solo con bonifico, carta di debito o carta di credito. Non è consentito pagare con assegni bancari, contanti e altri metodi di pagamento. Non sono previsti cambiamenti per gli sconti in fattura o la cessione del credito.

È necessario conservare i seguenti documenti.

  • Ricevuta del bonifico, della ricevuta transazione per i pagamenti con le carte o di addebito sul conto corrente.
  • Fatture di acquisto riportanti la natura, la quantità e la qualità dei beni acquistati.