I terreni devono essere dichiarati nel quadro A del Modello 730. Non importa a quale titolo siano detenuti: nel momento in cui sono iscritti al catasto ed è attribuita loro una rendita catastale è necessario pagare le tasse.
Nel caso in cui non dovessero essere affittati, per i terreni agricoli non è necessario versare l’Imu, ma solo l’Irpef sul reddito dominicale e sul reddito agrario. Queste due voci dovranno essere indicate all’interno della dichiarazione dei redditi, a prescindere dalla loro effettiva percezione. Vale, in altre parole, il principio della competenza.
Indice
Terreni, cosa sono il reddito dominicale e agrario
Essere titolari di un diritto reale su un terreno determina, almeno nella maggior parte dei casi, l’obbligo a presentare la dichiarazione dei redditi. La determinazione delle imposte che devono essere versate, però, è condizionata da una serie di caratteristiche, tra le quali ci sono:
- l’eventuale utilizzo del terreno;
- l’esonero o meno dall’obbligo di versare l’Imu.
Entrando nello specifico il contribuente potrebbe trovarsi nella situazione di dichiarare all’interno del Quadro A:
- il reddito agrario: l’obbligo sorge nel momento in cui il terreno agricolo viene utilizzato direttamente dal suo proprietario (o da chi ne detiene un diritto reale) per esercitare l’attività agricola. Il reddito agrario è imputabile al capitale d’esercizio e all’organizzazione di lavoro impiegata nei limiti delle potenzialità dello stesso terreno;
- il reddito dominicale: per verificare se questa voce è imputabile al terreno è necessario, prima di tutto, verificare che sia già stato soddisfatto il versamento dell’Imu. Vige, infatti, il principio dell’alternatività – ossia o si versa un’imposta o l’altra -: l’imposta municipale unica sui terreni sostituisce l’Irpef e le relative addizionali.
Come gestire i terreni a reddito fondiario
Per determinare il reddito dei terreni particolarmente importante è il quadro RA del Modello Redditi Pf, che deve essere utilizzato da:
- quanti siano titolari di un qualsiasi diritto reale su un terreno in Italia. Da questo obbligo ne sono esclusi quanti siano titolari della nuda proprietà, che non devono dichiarare il terreno;
- quanti abbiano preso in affitto un terreno per esercitare l’attività agricola. In questo caso deve essere compilata unicamente la colonna relativa al reddito agrario: la dichiarazione parte dal momento in cui il contratto di locazione ha effetto;
- quanti siano titolari di un’impresa agricola individuale, anche quando viene svolta in forma familiare o coniugale, importante è che non sia gestita in forma societaria. Nel caso in cui questi contribuenti non dovessero essere proprietari del terreno, ma hanno un qualsiasi altro diritto reale, devono compilare unicamente la colonna del reddito agrario.
Il reddito dominicale e quello agrario devono essere dichiarati dal proprietario del terreno.
Come si deve muovere un impresa agricola individuale
Il titolare di un impresa individuale – che deve esercitare l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del Codice civile – è tenuto a presentare il Modello Redditi Persone Fisiche, al cui interno dovrà compilare il quadro Ra – Redditi dei terreni, dove dovrà indicare l’intero reddito agrario del terreno nel quale viene svolta l’attività agricola. Deve indicare anche l’eventuale quota che spetta del reddito dominicale.
Se sono presenti dei comproprietari del terreno, questi dovranno indicare, all’interno della propria dichiarazione, unicamente la propria quota del reddito dominicale.
Impresa familiare
Quando viene costituita un’impresa familiare, il suo titolare deve indicare la quota che gli spetta del reddito agrario sulla base di quanto risulta dall’atto di costituzione dell’azienda. Dovrà anche comunicare la sua quota del reddito dominicale. La dichiarazione ha effetto per l’intero periodo d’imposta: è necessario, quindi, compilare un solo rigo del quadro Ra.
Utilizzando il quadro Rs del Fascicolo 3 (nella stessa dichiarazione), il titolare dell’impresa deve imputare agli altri familiari che collaborano all’attività la quota di partecipazione agli utili, basandosi su quanto previsto dall’atto di costituzione dell’impresa familiare.
Redditi dominicali e agrari, come devono essere rivalutati
Rispetto ai valori che si evincono dagli atti catastali, i redditi dominicali e agrario devono essere rivalutati dell’80% e del 70%.
Nel caso in cui i terreni agricoli o non coltivati che siano di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionisti è necessario rivalutare di un ulteriore 30% i redditi dominicale e agricolo. Per la determinazione dell’acconto Irpef, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali non devono tenere conto di alcuna rivalutazione.
Nel periodo in cui i terreni dovessero essere concessi in affitto la rivalutazione dell’80% e del 70% non deve essere applicata, purché la durata del contratto non sia inferiore a 5 anni e gli affittuari siano dei giovani:
- che non abbiano ancora compiuto 40 anni;
- che abbiano ottenuto la qualifica di coltivatore diretto in imprenditore agricolo professionale.
Socio di una società semplice, la dichiarazione dei redditi
Nel caso in cui dovesse essere aperta una società semplice che opera nell’ambito dell’agricoltura, la dichiarazione dei redditi deve passare attraverso due differenti passaggi:
- da parte della società semplice deve essere compilato il Modello Redditi Sp, dove deve essere indicato il reddito agrario rivalutato del terreno utilizzato;
- il socio dovrà presentare o il Modello 730 o il Modello Redditi: per quanto riguarda il prospetto di riparto dalla società dovrà compilare i dati per il quadro Ra e RO. Per poterlo fare il socio deve ricevere il prospetto di riparto della società, nel quale dovrà essere indicato il reddito dominicale ed agrario che gli sono stati imputati. Nel caso in cui il socio, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, non sia in possesso del prospetto di riparto, non può utilizzare il Modello 730, ma deve usare il Modello Redditi Persone fisiche. Questa situazione si può venire a verificare perché, per presentare il Modello Reddito SP, c’è più tempo rispetto a quello previsto per il 730.