Rottamazione quater, scadenza 9 dicembre: come pagare e che succede a chi non lo fa

Chi ha aderito alla Rottamazione quater deve rispettare la scadenza del 9 dicembre 2025: chi deve pagare, come farlo e quali rischi evitare

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

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Per i contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione quater, quella del 9 dicembre è una data cruciale: in tale giorno scade in fatti la possibilità di aderire alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali.

La scadenza della Rottamazione quater, formalmente, era stata fissata al 30 novembre ma grazie alla tolleranza di 5 giorni che va a sommarsi al weekend e alla festività dell’Immacolata, il termine è slittato al 9 dicembre.

Rottamazione quater, ultima scadenza del 2025

La scadenza del 9 dicembre interessa due categorie di contribuenti: da una parte coloro che hanno presentato domanda di adesione nel 2023 e sono chiamati a versare la decima rata del piano originario, strutturato fino a un massimo di 18 rate complessive; e dall’altra parte i contribuenti riammessi alla definizione agevolata in base alla Legge 15/2025 (solo per costoro la scadenza del 9 dicembre coincide con la seconda rata del piano rimodulato).

Ma il termine coincide anche con l’ultima scadenza dell’anno. Poi il calendario dei versamenti riprenderà nel febbraio 2026, con la consueta cadenza trimestrale, fino al completamento dei pagamenti previsto nel corso del 2027.

Come si paga

Le opzioni per procedere al versamento sono molteplici e intendono agevolare la più ampia platea possibile. È possibile pagare:

  • tramite i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e dei Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) aderenti a pagoPa;
  • sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • tramite l’app Equiclick;
  • presso banche, uffici postali, tabaccai e ricevitorie;
  • direttamente agli sportelli territoriali AdER, previa prenotazione dell’appuntamento.

La condizione essenziale è utilizzare i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute, trasmessa al contribuente al momento di conferma dell’adesione. Chi non dispone più del documento può recuperarlo nell’area riservata del sito AdER oppure richiederne copia via email utilizzando la funzione disponibile nell’area pubblica e allegando un documento di identità.

Mancato pagamento o pagamento inferiore

Chi salta una rata decade dalla Rottamazione quater. E decade anche chi effettui un pagamento parziale, cioè inferiore agli importi indicati nei moduli ufficiali. Le conseguenze:

  • tutte le somme già versate diventano acconto sul debito residuo;
  • tornano esigibili sanzioni, interessi e aggio precedentemente esclusi dalla misura;
  • AdER può riattivare le procedure di recupero coattivo, con possibili fermi, ipoteche e pignoramenti;
  • riprendono a decorrere i termini ordinari di prescrizione e decadenza.

La funzione ContiTu per chi vuole rimodulare il piano

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione mette inoltre a disposizione il servizio ContiTu, una funzione pensata per i contribuenti che intendono ridefinire il perimetro del proprio piano di pagamento mantenendo la definizione agevolata solo su alcuni carichi. Il sistema consente di selezionare cartelle e avvisi da mantenere nel piano, ricalcolare automaticamente le somme dovute e ricevere via email moduli di pagamento aggiornati.

ContiTu può essere utilizzato fino a dieci volte per ciascuna comunicazione delle somme dovute. Il numero complessivo delle rate non può essere modificato, mentre varia l’importo residuo in funzione delle scelte del contribuente.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione punta a recuperare complessivamente 41,5 miliardi di euro nel triennio 2026-2028. I target annuali fissati sono pari a 14,8 miliardi nel 2026, 14,4 miliardi nel 2027 e 12,3 miliardi nel 2028. La strategia si concentra sui crediti con maggiori probabilità di incasso, senza però rinunciare alla tutela e al presidio dei crediti più difficilmente recuperabili.