Cos’è la SCA e quando è necessaria

Quali sono le caratteristiche della SCA - la Segnalazione Certificata di Agibilità - e a cosa serve questo importante documento

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 22 Aprile 2021 16:39Aggiornato: 23 Gennaio 2024 17:11

La Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA) è una importante comunicazione che va presentata al Comune in cui si trova l’immobile per attestare le condizioni in cui si trova quando deve essere adibito ad uso abitativo, commerciale o per altre attività produttive. Ottenere l’agibilità di un immobile è indispensabile per essere a norma di legge, ma anche per attestare che l’immobile rispetta condizioni di sicurezza, igiene, etc.

Non si tratta, quindi, di meri adempimenti burocratici ma della tutela della salute e della sicurezza di chi lo deve utilizzare. Introdotto nel 1994, questo documento ha subito nel tempo numerose modifiche: dopo la riforma del 2001, è stato inserito nel Testo unico dell’edilizia e le ultime novità sono state introdotte nel 2016, che hanno semplificato le procedure con cui deve essere presentato.

Segnalazione certificata di agibilità: quando serve

La Segnalazione Certificata di Agibilità è il documento che certifica il rispetto delle condizioni di salubrità, di igiene, di sicurezza e di risparmio energetico. Essa deve essere presentata in due situazioni:

  • nel momento in cui viene costruito un nuovo immobile oppure viene ristrutturato è necessario che l’immobile stesso, prima della fine dei lavori, ottenga l’agibilità;
  • quando si mettono in atto opere su un fabbricato esistente che ne modificano la struttura originaria, nel caso, per esempio, di ricostruzioni e di sopraelevazioni e di tutte quelle variazioni che possono influire sulle condizioni di sicurezza, di igiene, salubrità, etc.

Perché è necessaria la segnalazione certificata di agibilità

Non avere in regola l’agibilità di un immobile può causare problemi soprattutto nel momento in cui si intende vendere, affittare o prendere la residenza in un immobile. Oppure quando si decide di iniziare una attività produttiva. Sebbene durante la compravendita non sia obbligatorio per legge dimostrare di possedere l’agibilità, il compratore deve essere messo al corrente delle condizioni in cui si trova l’immobile.

Altrimenti nel caso in cui, in un secondo momento, avesse intenzione di apportare delle modifiche all’immobile, potrebbe trovarsi in difficoltà a farlo. Controllare che un immobile sia a norma di legge prima di acquistarlo, di prenderlo in locazione è sempre molto importante.

SCA per agibilità: che cos’è?

La Segnalazione Certificata di Agibilità deve essere presentata all’ufficio comunale di riferimento in base territorio del comune in cui è situato l’immobile. A partire dal 2001 i concetti di agibilità e abitabilità sono stati accorpati: in passato, infatti, l’agibilità era riferita agli immobili che avevano un uso diverso da quello residenziale, come negozi, attività produttive, etc., mentre l’abitabilità era esclusivamente riferita alle abitazioni.

A partire dal 2016 è stata introdotta una nuova modifica, in quanto la Segnalazione Certificata di Agibilità ha preso il posto del certificato di agibilità. Questo cambiamento rappresenta un importante snellimento dal punto di vista burocratico rispetto quello che succedeva in precedenza. Prima, infatti, erano i tecnici comunali a stabilire se l’immobile dovesse essere considerato agibile.

Oggi, invece, è il cittadino a presentare la segnalazione di agibilità assieme a tutta la documentazione asseverata da un tecnico, che ne certifica la regolare esecuzione. A questo punto il comune è tenuto alla semplice presa d’atto e la responsabilità ricade sul tecnico che ha presentato l’asseverazione.

Segnalazione certificata di agibilità: documenti da allegare

Assieme alla segnalazione certificata di inizio attività devono essere consegnati anche alcuni documenti, che tuttavia possono cambiare a seconda del tipo di intervento richiesto e delle condizioni dell’immobile. In ogni caso, si suddividono in:

  • Documenti d’identità del titolare e del direttore dei lavori;
  • la relazione tecnica di asseverazione e agibilità, rilasciata da un tecnico incaricato,
  • Certificato di collaudo statico;
  • Tutte le dichiarazioni obbligatorie per legge che certificano la conformità degli impianti, il rispetto della normativa antincendio, la conformità igienico sanitaria, il superamento delle barriere architettoniche, etc.
  • I documenti che attestano la regolarità dell’immobile, come l’accatastamento;
  • La certificazione del tecnico relativamente alla conformità alle norme in materia di inquinamento atmosferico, acustico, etc.

Segnalazione certificata di agibilità: chi e quando deve presentarla

La presentazione della S.C.A. è a carico del titolare del permesso edilizio, che generalmente corrisponde al proprietario dell’immobile, all’usufruttuario o al locatario. Egli la presenta all’ente preposto assieme alla documentazione, alla certificazione e all’asseverazione tecnica rilasciata dal tecnico preposto.

Essa attesta che l’immobile si trova in sicurezza e rispetta le prescrizioni per ciò che concerne igiene e salubrità. Inoltre, gli impianti installati sono conformi alla legge. La fine lavori e agibilità arrivano quasi contestualmente. La Segnalazione Certificata di Agibilità, infatti, deve essere presentata 15 giorni prima della fine lavori. Poiché il responsabile è il tecnico che l’ha asseverata, il comune non dovrà far altro che la presa d’atto.