Bonus mamme per le lavoratrici della scuola, riaprono le domande

Il Bonus mamme prevede un taglio della tassazione fino a un massimo di 3.000 euro annui (cioè 250 euro su base mensile). Il Mim comunica che le funzioni di presentazione della domanda telematica sono nuovamente aperte

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il Bonus mamme per le lavoratrici della scuola è nuovamente richiedibile. Ne dà notizia il Ministero dell’Istruzione e del Merito con una nota del 22 aprile. La misura consiste in un taglio della tassazione fino a 250 euro mensili (e dunque fino a 3.000 euro l’anno) che si traduce di fatto in un aumento di stipendio. Le lavoratrici della scuola, come quelle delle altre pubbliche amministrazioni, vedranno la maggiorazione a partire dallo stipendio di maggio 2024.

I requisiti

Il nome ufficiale è “decontribuzione di maternità”, ma la misura è universalmente nota sotto la locuzione di Bonus mamme. Il bonus prevede l’esonero contributivo fino a 3.000 euro come previsto dalla Legge di Bilancio 2024. L’importo non è fisso, ma varia in base al reddito della dipendente. La trattenuta dei contributi previdenziali è pari al 9,19% della Ral (Retribuzione annuale lorda), che sale al 9,49% nel privato per le aziende con più di 15 dipendenti.

Le donne con due figli avranno diritto al bonus solo per il 2024 o fino a quando il più piccolo dei figli compie 10 anni. Per chi ha tre o più figli, il bonus sarà erogato da gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 o fino a quando il più piccolo dei figli compie 18 anni. Questa seconda possibilità è stata estesa in via sperimentale dal governo Meloni.

Il Bonus mamme per le lavoratrici della scuola è previsto nell’ambito dell’allargamento della misura alle madri lavoratrici della pubblica amministrazione che potranno accedere a partire da maggio 2024. Le dipendenti statali che non hanno ancora ricevuto il bonus, a maggio riceveranno anche gli arretrati.

Non ci sono distinzioni per figli in affidamento o adottati. Il bonus non è previsto per le madri con un solo figlio, anche se quest’ultimo ha disabilità. I requisiti sono indicati dalla circolare Inps n. 27 del 31 gennaio 2024.

Come funziona l’erogazione

L’erogazione del Bonus mamme è automatica. Una volta riconosciuto il possesso dei requisiti, l’esonero verrà accreditato direttamente alla beneficiaria su conto corrente tramite il sistema NoiPA.

Come fare domanda

Per le lavoratrici della scuola, il Bonus mamme può essere richiesto tramite l’assistenza di Caf e patronati, oppure direttamente sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per effettuare la richiesta online, occorre accedere all’area riservata del sito mim.gov.it. Per effettuare l’accesso è necessario autenticarsi con Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta di identità elettronica) o eIdas (electronic Ientification authentication and signature).

Poi, nell’area riservata, bisogna seguire questo percorso: Menu > Servizi > Tutti i servizi > Decontribuzione di maternità. Dopo l’accesso i dati anagrafici vengono compilati automaticamente, ma è sempre possibile effettuare delle correzioni o degli aggiornamenti tramite la funzione Gestione profilo > Modifica dati personali. Poi occorre inserire i dati anagrafici dei minori: nome, cognome, data di nascita e codice fiscale. La misura prevede l’inserimento di due o tre figli. Se una donna è madre di più di tre figli, è necessario includere tra quelli comunicati il codice fiscale del più piccolo.