Bonus bollette per i lavoratori privati: a chi spetta e quanto vale

Voluto dal governo per aiutare le famiglie con il pagamento delle utenze domestiche, varrà per i costi di acqua, luce e gas: quali dipendenti potranno chiederlo

Pubblicato: 25 Agosto 2022 10:09

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Sono trascorse ormai sei settimane dall’approvazione in Parlamento del decreto Aiuti bis, il provvedimento pensato e voluto dal governo per andare incontro alle esigenze degli italiani in vista dell’autunno. L’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi – che proprio in quelle ore decise di rassegnare le proprie dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica a causa della spaccatura verificatasi tra i partiti di maggioranza – aveva immaginato quella legge come un insieme di misure volte a sostenere il reddito dei cittadini, molti dei quali in forte difficoltà per il rincaro generalizzato dei prezzi conseguente all’aumento smisurato dell’inflazione.

Tra le agevolazioni pensate dalla compagine ministeriale ce n’è una in particolare che nelle ultime ore è tornata in maniera prepotente al centro del dibattito pubblico. Si tratta del cosiddetto Bonus bollette riservato ai lavoratori dipendenti, un incentivo nato con l’obbiettivo di sgravare milioni di contribuenti dai costi sempre più alti per il pagamento di luce e gas. Un intervento quanto mai necessario visto il trend in costante crescita che in questi mesi ha interessato il prezzo dell’energia e la spesa per l’utilizzo delle materie prime.

Bonus bollette per i lavoratori dipendenti: quanto vale e chi potrà riceverlo

In queste ore sono stati pubblicati i decreti attuativi del dl Aiuti bis e così tutti i diretti interessati hanno potuto conoscere i dettagli degli interventi previsti dall’esecutivo. In particolare, l’attenzione si è rivolta soprattutto alla parte relativa proprio al Bonus bollette, un incentivo che va ad aggiungersi al contributo una tantum da 200 euro diretto a tutti i lavoratori e pensionati con un reddito annuo inferiore ai 35mila euro.

Da quanto si apprende, potrà essere erogato direttamente dalle aziende come sostegno ai dipendenti per il pagamento delle spese relative alle utenze domestiche. Non verrà considerato nel calcolo del reddito, quindi chi lo percepirà non dovrà versare alcuna tassa in merito e anche l’impresa avrà la possibilità di dedurlo. Non riceveranno invece alcun compenso i lavoratori delle pubbliche amministrazioni che già percepiscono uno stipendio fisso.

La questione della domanda e il ruolo dell’azienda

Per ottenere il Bonus bollette per i lavoratori dipendenti non è necessario fare alcuna domanda: sarà lo stesso datore di lavoro a scegliere se adottarlo e a quali dipendenti destinarlo. Ed è qui che sorgono le polemiche: in molti infatti temono che possano verificarsi situazioni di disparità all’interno di una stessa azienda, con alcuni dipendenti che riceveranno il contributo e altri che invece non potranno beneficiare della misura.

Un aspetto che ancora oggi rimane in sospeso è quello relativo alle modalità di erogazione da parte dell’impresa, anche se è lecito pensare che l’agevolazione vada a rientrare nel novero dei beni e servizi ceduti o prestati ai dipendenti sotto la voce di welfare aziendale (il cui programma passa così da 280 euro l’anno a 600 euro). In ogni caso, il Bonus sarà valido per tutti i mesi che rimangono del 2022. Infine, una novità: anche chi ha già ricevuto altri contributi in passato potrà fare ricorso al beneficio e recuperare le imposte indebitamente versate.