Bonus in arrivo a settembre, aiuti ai disoccupati e social card: tutte le agevolazioni

A settembre sono in arrivo una serie di bonus e agevolazioni per famiglie, donne, giovani e disoccupati

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

A partire da settembre 2024 sono in arrivo una serie di bonus e agevolazioni a supporto di famiglie, giovani disoccupati e donne in condizioni di svantaggio. Vediamo in dettaglio quali sono le principali agevolazioni disponibili, chi può beneficiarne e come, ma soprattutto quali sono i requisiti necessari.

Bonus “Dedicata a te”: il ritorno della social card

Atteso il ritorno della social card “Dedicata a te”, che a partire da settembre 2024 offrirà un contributo annuale di 500 euro alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro. Il bonus è pensato per agevolare l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, carburanti e abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. La carta verrà distribuita da Poste Italiane S.p.A. sotto forma di una carta di pagamento elettronica, prepagata o ricaricabile.

Attenzione: non è necessario presentare domanda per ricevere il bonus. Infatti, i beneficiari verranno individuati automaticamente tra gli aventi diritto, basandosi sui dati Isee già disponibili. Tale decisione riduce la burocrazia e garantisce una distribuzione più rapida dei fondi.

Rispetto alle edizioni precedenti, ci sono però alcune importanti novità. L’importo del bonus è stato aumentato a 500 euro e la lista dei beni acquistabili è stata ampliata. Oltre ai prodotti alimentari già previsti, come carne, pesce, latte e derivati, pasta, e pane, ora è possibile acquistare anche:

  • prodotti DOP e IGP
  • ortaggi freschi
  • prodotti da forno surgelati
  • tonno e carne in scatola.

Rimane il divieto di acquistare tabacco, alcolici e bevande zuccherate con il bonus.

L’INPS ha stimato che circa 1,33 milioni di nuclei familiari beneficeranno di questa misura, con una particolare attenzione rivolta alle famiglie numerose e con un Isee più basso.

Bonus per disoccupati under 35: incentivi per le assunzioni

Un’altra misura importante e attesa, introdotta dal decreto Coesione, riguarda le agevolazioni contributive per le aziende che assumono giovani disoccupati con meno di 35 anni a tempo indeterminato. Questa iniziativa entrerà in vigore il 1° settembre 2024 e rappresenta un’opportunità cruciale sia per i giovani in cerca di occupazione che per le imprese.

L’incentivo prevede un esonero totale dal pagamento dei contributi previdenziali per due anni consecutivi, fino a un massimo di 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto. Lo sgravio è valido per le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.

Per poter beneficiare di questa agevolazione, i datori di lavoro devono assumere giovani disoccupati che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato e che abbiano meno di 35 anni. L’incentivo è limitato ai contratti a tempo indeterminato, escludendo dunque contratti di apprendistato e lavoro domestico, come quelli di colf, baby-sitter e badanti.

La misura mira a incentivare l’occupazione giovanile in un contesto economico ancora difficile, favorendo l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. I primi risultati emergeranno entro la fine dell’anno, periodo nel quale il governo potrebbe decidere di prorogare il bonus.

Zona economica speciale (Zes) e bonus assunzioni under 35

Particolarmente rilevante per il Sud Italia è la definizione di otto regioni come Zona economica speciale (Zes) sempre nell’ambito del decreto Coesione. Le regioni, identificate come aree economicamente svantaggiate, godranno di incentivi maggiorati per le assunzioni, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo economico e ridurre la disoccupazione.

Nelle regioni Zes, l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 35 o di disoccupati di lunga durata può arrivare fino a 650 euro al mese, per un periodo di due anni. Questo incentivo è destinato ai datori di lavoro con aziende fino a 10 dipendenti.

Per accedere al bonus Zes:

  • i lavoratori devono avere meno di 35 anni
  • oppure, se over 35, essere disoccupati da almeno due anni

La misura si inserisce in una strategia più ampia del governo Meloni volta a rilanciare l’economia del Mezzogiorno, offrendo un supporto alle piccole e medie imprese che decidono di investire nel territorio.

Bonus giovani under 35 e transizione digitale

Il governo italiano ha anche introdotto un incentivo mirato a favorire l’occupazione giovanile nei settori della transizione digitale ed ecologica, elementi chiave per il futuro del Paese. Il bonus, previsto sempre dal decreto Coesione, offre uno sgravio contributivo fino a tre anni per le imprese che operano in settori strategici e che assumono giovani under 35.

L’esonero dal versamento dei contributi è del 100% e può raggiungere un importo massimo di 800 euro al mese. La misura è stata già avviata a luglio e sarà disponibile fino al 2028, offrendo un ampio margine temporale per le imprese interessate a investire nelle nuove tecnologie e nella sostenibilità.

Il bonus rappresenta un passo fondamentale del PNRR, oltre che un’opportunità significativa per i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro in settori ad alta crescita, come la digitalizzazione e l’energia verde. Inoltre, sostiene le aziende italiane nel loro processo di innovazione, contribuendo alla competitività del paese a livello internazionale.

Bonus per l’assunzione di donne svantaggiate

Infine, il decreto Coesione prevede un bonus specifico per l’assunzione di donne che vivono in condizioni di svantaggio sociale. L’incentivo è pensato per promuovere l’occupazione femminile, in particolare per le donne che sono fuori dal mercato del lavoro da almeno 24 mesi.

Il bonus consiste in uno sgravio contributivo di 650 euro al mese per due anni, per le assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre 2024. Non esiste un limite di età per le donne che possono beneficiare di questo incentivo, ma ci sono requisiti specifici legati alla durata della disoccupazione e alla residenza in zone Zes.

Se le donne risiedono nelle zone Zes e vengono assunte con un contratto a tempo indeterminato, devono essere disoccupate da almeno sei mesi. Per le donne che vivono nelle altre regioni italiane, il periodo di disoccupazione richiesto sale a 24 mesi. Come per gli altri bonus, anche in questo caso sono esclusi i contratti di apprendistato e il lavoro domestico.