Bonus Cultura 2025, cosa cambia, a chi spetta e a quanto ammonta

Confermato anche nel 2025 il bonus Cultura che, dunque, resta diviso tra incentivi agli studenti 18enni e la valorizzazione di quelli che hanno ottenuto maggiore merito.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 13 Gennaio 2025 10:41

Anche nel 2025 alcuni studenti italiani potranno contare sulle agevolazioni previste dal bonus Cultura che, tuttavia, subisce delle sostanziali modifiche rispetto alla sua versione originaria. Già dallo scorso anno, infatti, sono cambiate le regole per il beneficio che viene concesso ai 18enni ed è stata creata la Carta della cultura e la Carta del merito, misure che trovano conferma anche nel 2025.

I “nuovi” bonus Cultura 2025

Il vecchio bonus Cultura, anche detto bonus 18app, è stato modificato nel 2024. La misura era stata introdotta per la prima volta dal governo Renzi nel 2016. Consentiva agli studenti che compivano 18 anni di ricevere una prepagata dal valore di 500 euro da usare per rafforzare la propria cultura.

Dallo scorso 31 gennaio però è stata sostituita dalla Carta della cultura giovani e dalla Carta del merito. Alla base di questa scelta dell’esecutivo Meloni ci sono stati l’esaurimento dei fondi messi a disposizione e la necessità/volontà del Governo di ricalibrare la formula e sostituirla con strumenti affini ma meritocratici.

Nel 2025 entrambe le “nuove” misure sono state confermate, con la Carta della cultura che di fatto sostituisce il bonus 18app e la Carta del merito che valorizzata invece i risultati degli studenti che si sono distinti in positivo per le loro prestazioni scolastiche.

Carta della cultura 2025

Il fine della Carta della cultura 2025 è incoraggiare la partecipazione dei più giovani alla vita culturale del Paese. Ecco dunque che, al compimento dei 18 anni, gli studenti italiani ricevono la somma di 500 euro da utilizzare per comprare libri, corsi di formazione, abbonamenti a riviste e giornali (sia cartacei che digitali), biglietti per concerti, musei e spettacoli.

Già dal 2024, tuttavia, sono stati introdotti dei requisiti più stringenti rispetto alla versione originaria del bonus, con i beneficiari che devono avere un valore Isee inferiore a 35mila euro. Si ricorda che nel 2025 tale agevolazione spetta ai nati nel 2006, cioè a coloro che hanno compiuto 18 anni nel 2024.

Carta del merito 2025

Meno generalista rispetta alla misura precedente è la Carta del merito 2025 che, infatti, viene concessa soltanto ai giovani studenti che si sono distinti per il loro rendimento scolastico.

Anche in questo caso, il valore nominale della misura è di 500 euro, che vengono concessi a coloro che hanno conseguito il diploma di maturità con una votazione pari a 100 o 100 e lode entro i 19 anni di età. Le somme ricevute dovranno potranno essere ricevute l’anno successivo a quello del conseguimento della maturità.

Come richiedere i bonus Cultura 2025

Gli aventi diritto ai bonus Cultura 2025 devono presentare regolare domanda per riceverli, con le due misure che sono tra loro cumulabili. Questo vuol dire che chi ha conseguito il diploma con una votazione di 100 o 100 e lode entro i 19 anni potrà ricevere un incentivo totale di 1.000 euro (500 + 500) in base all’Isee.

La domanda può essere presentata dal 31 gennaio al 30 giugno 2025, sul portale ufficiale del ministero della Cultura accedendo tramite Spid o Cie (Carta d’identità elettronica). Una volta effettuata la richiesta, e ottenuta la conferma via e-mail, i bonus saranno visibili e utilizzabili sulla piattaforma.

Cosa si può comprare con il bonus Cultura

Le somme possono essere spese per:

  • libri;
  • abbonamenti a quotidiani e periodici (anche digitali);
  • biglietti per il teatro, il cinema e altri spettacoli dal vivo;
  • biglietti per musei, mostre, eventi culturali, parchi naturali e aree archeologiche;
  • corsi di lingua, musica, teatro e danza.

Sono esclusi, invece:

  • videogiochi;
  • abbonamenti alle piattaforme di streaming;
  • opere pornografiche;
  • opere che incitano alla discriminazione e alla violenza.