I tempi cambiano e l’agricoltura si adegua, anche per quanto riguarda il Fisco: il Dlgs 192/2024, entrato in vigore lo scorso 31 dicembre, introducendo la riforma dei redditi agrari, garantisce agevolazioni fiscali anche per pratiche di agricoltura smart, quali il vertical farm e le colture idroponiche.
La prima locuzione si riferisce alle tecniche di coltivazione che, anziché estendersi in orizzontale, vengono applicate indoor e in verticale all’interno di apposite strutture, le vertical farm, appunto; la seconda definizione si riferisce alla coltivazione delle piante fuori dalla terra, in contenitori adatti e con tecniche che permettono di irrorare di nutrienti le radici.
Indice
Il reddito agricolo
Le imprese agricole godono di una fiscalità differente rispetto alle altre attività, dal momento che la tassazione avviene in base ai redditi fondiari, reddito dominicale e reddito agrario, e non in base al reddito effettivo. Per reddito dominicale (dal latino “dominus”, ovvero padrone o signore) si intende quello relativo al possesso dei terreni, a chi ne gode l’usufrutto o qualsiasi diritto reale; il reddito agrario è invece relativo allo svolgimento dell’attività agricola sul terreno e ricade su chi effettivamente la esercita.
Cosa cambia nella fiscalità agricola
Con la riforma, le attività che utilizzano sistemi avanzati di coltivazione vengono incluse tra quelle considerate agricole ai fini fiscali, permettendo di beneficiare della tassazione più vantaggiosa prevista dall’articolo 32 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Prima della riforma, le nuove tecnologie di coltivazione come le vertical farm e le colture idroponiche non rientravano tra le attività agricole e quindi erano soggette alla tassazione tradizionale sui redditi d’impresa.
Oggi, con il Dlgs 192/2024, queste forme di coltivazione innovativa entrano a far parte delle attività agricole agevolate, consentendo agli operatori del settore di beneficiare della tassazione sui redditi fondiari anziché su quelli effettivi. La ratio alla base del provvedimento è quella di spingere sugli incentivi allo sviluppo dell’agricoltura sostenibile e ecnologica, favorendo la modernizzazione del comparto.
Vantaggi dell’agricoltura indoor
Vertical farms e colture idroponiche permettono di ridurre il consumo di acqua e di suolo, rendendo i prodotti agricoli più salubri perché in ambienti chiusi e controllati le colture meno soggette all’attacco degli insetti. Di conseguenza si riduce anche l’utilizzo dei pesticidi. Ma l’agricoltura indoor permette anche alle colture di essere meno soggette agli effetti del cambiamento climatico.
Chi punta sull’agricoltura smart
Coldiretti, la principale associazione di categoria, è particolarmente sensibile al tema dell’agricoltura smart e chiede di premere l’acceleratore raddoppiando gli investimenti sull’innovazione e la digitalizzazione delle campagne, portandoli a 6 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, al fine di aiutare le imprese a contenere i costi di produzione e contrastare il cambiamento climatico.
“Le nuove tecnologie permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, come l’acqua, grazie a centraline meteo collegate a satelliti, e di migliorare l’efficienza delle operazioni, riducendo i consumi energetici, grazie all’uso di attrezzature di precision farming”, specifica Coldiretti.
Secondo l’analisi dell’associazione sugli ultimi dati Smart Agrifood, si registra una crescita del 19% nel fatturato delle tecnologie 4.0 e 5.0 per l’agricoltura in un solo anno, con oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti.