AGGIORNAMENTO: In seguito alla pubblicazione di questa notizia sul nostro e vari altri giornali, pubblichiamo la nota inviataci dall’Agenzia delle entrate:
In relazione ad alcune notizie apparse su articoli di stampa locale, l’Agenzia precisa che le dichiarazioni precompilate 2024 messe a disposizione dei cittadini a partire dal 20 maggio, primo giorno utile per l’invio, non contengono anomalie.
Infatti, quando vengono rilevate delle inesattezze nei dati, le dichiarazioni interessate vengono tempestivamente rielaborate e ciò avviene prima che i cittadini abbiano la possibilità di trasmetterle all’Agenzia delle Entrate.
Pertanto, grazie a un monitoraggio continuo i contribuenti non subiscono alcun contrattempo e possono utilizzare il servizio web gratuito messo a disposizione sul sito http://www.agenziaentrate.gov.it senza la necessità di doversi rivolgere a centri di assistenza fiscale o professionisti.
Qualora dovessero emergere eventuali anomalie anche dopo la presentazione della dichiarazione precompilata, verrà assicurata ai contribuenti la massima assistenza anche tramite messaggi personalizzati nella procedura web.
In ogni caso, i contribuenti sono sempre tenuti a verificare i dati presenti nella loro dichiarazione precompilata ed eventualmente a modificarli o integrarli anche attraverso la nuova compilazione semplificata.
Il sindacato Cisl ha avvertito che, durante l’inizio dell’attuale campagna annuale di riscossione fiscale, l’Agenzia delle entrate avrebbe inoltrato ai contribuenti più di 3 milioni di modelli 730 precompilati sbagliati. Gli errori riguardano soprattutto le detrazioni per chi ha familiari a carico, siano essi figli o anziani, ma spesso anche chi ha un reddito ulteriore alla pensione.
La Cisl ha anche spiegato come evitare di incorrere in problemi causati da questi errori. L’Agenzia delle entrate sta verificando i problemi e mandando alcuni avvisi nei confronti dei contribuenti a cui è stato consegnato un modello sbagliato. Controllare il proprio account è fondamentale per evitare imprevisti che potrebbero portare poi ad accertamenti e sanzioni.
Gli errori nei modelli 730 precompilati
Secondo quanto comunica il sindacato Cisl, si sarebbero verificati seri problemi in milioni di dichiarazioni dei redditi precompilate tramite i modelli 730 e consegnate ai contribuenti nelle scorse settimane, all’inizio della campagna di raccolta fiscale relativa ai redditi ottenuti nel 2023. Gli errori sarebbero imputabili ad alcuni problemi avuti dall’Agenzia delle entrate, che sta cercando di risolvere il prima possibile gli intoppi tecnici che li hanno causati.
Buona parte delle alterazioni contenute nella dichiarazione dei redditi precompilata, indirizzata principalmente a dipendenti e pensionati, riguardano i familiari a carico. il 55% dei tre milioni di modelli sbagliati contiene un errore in quella categoria, ma non si tratta dell’unico campo in cui si sono verificati problemi. Anche chi affianca alla propria pensione un altro reddito per arrotondare ha segnalato alcune serie problematiche, che però riguarderebbero soltanto circa il 10% dei modelli sbagliati.
“L’Agenzia realizza il 730 precompilato raccogliendo le informazioni fiscali da più soggetti privati (consulenti, datori di lavoro) e da enti pubblici (come ad esempio l’Inps). A partire dal 30 aprile scorso, l’Agenzia ha messo a disposizione dei contribuenti i 730 precompilati, le persone che hanno scelto di aderire alla procedura ‘fai da te’ hanno dato il loro ok in buona fede e ora, eseguiti i controlli, l’Agenzia scopre che le informazioni fiscali in suo possesso erano in molti casi sbagliate” scrive la Cisl.
Come evitare problemi con l’Agenzia delle entrate
Il sindacato ha anche segnalato alcuni modi per difendersi dai problemi emersi nei 730 precompilati di oltre 3 milioni di contribuenti italiani ed evitare di avere poi problemi con l’Agenzia delle entrate in caso l’alterazione del modello abbia comportato un rimborso non dovuto o la riduzione del pagamento di un’imposta. Franco Saracino, responsabile del Caf Cisl dell’Emilia Centrale, consiglia: “Di eseguire un controllo entrando nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle entrate, dove troveranno le eventuali comunicazioni di errore”.
“Siamo in presenza di una falla senza precedenti nella storia relativamente giovane del 730 precompilato. Chi volesse risolvere alla radice il problema, può annullare la precompilata e poi rivolgersi ad un buon Centro di assistenza fiscale. Nel nostro caso applichiamo un doppio controllo, che parte dalla documentazione fornita dal contribuente e incrocia le informazioni con i dati in possesso dello Stato. In questo modo si aiuta il cittadino ad abbattere il rischio di ricevere sanzioni” ha poi concluso il sindacalista.