Putin minaccia con guerra mondiale: quali i rapporti con Meloni?

Putin ha dichiarato che le probabilità di un conflitto mondiale sono "alte", ma quali sono i rischi per l'Italia? E quali i rapporti con il governo Meloni?

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Putin ha dichiarato che le probabilità di un conflitto mondiale sono “alte”, ma quali sono i rischi per l’Italia? E quali i rapporti della destra di Giorgia Meloni con il governo russo? Sebbene l’avanzata di Mosca sul territorio ucraino sia più instabile rispetto ai mesi precedenti, il Cremlino non si è detto pronto ad abbandonare i propri piani di espansione. Piuttosto, sembra avere obiettivi a lungo termine che coinvolgono civili e sempre più giovani spinti verso il richiamo alle armi.

Putin minaccia ancora l’Occidente

Secondo la Russia, l’Ucraina si starebbe preparando a utilizzare una “bomba sporca” a base nucleare contro l’esercito nemico. Lo hanno spiegato i funzionati del Cremlino in una lettera inviata alle Nazioni Unite, in un documento di 310 pagine, è stato delineato quello che sarebbe il piano dell’Ucraina riguardo il ricorso alle armi biologiche, dove vengono tirate in causa tutta una serie di motivazioni poi apertamente respinte e ampiamente smentite dagli esperti.

Nel frattempo, un membro del consiglio di sicurezza russo ha chiesto la “desatanizzazione” dell’Ucraina, sostenendo che il paese è la patria di centinaia di sette sataniche e del radicalismo. Le affermazioni, anche questa volta, non sono state prese sul serio dal mondo Occidentale.

Putin, però, ha ribadito che Mosca è a conoscenza del fatto che Kiev si stia preparando a utilizzare materiale radioattivo esplosivo. Sia le autorità ucraine che le potenze occidentali hanno respinto tale accusa, convinti del fatto che il Cremlino stia usando la presunta minaccia di un simile attacco come pretesto per un’ulteriore escalation della guerra. Durante un incontro con i capi dell’intelligence del Commonwealth degli Stati Indipendenti mercoledì, infatti, il presidente russo ha avvertito che il rischio di un conflitto più ampio nel mondo rimane alto e, in quanto tale, ha raccomandato di aumentare la sicurezza intorno ai siti infrastrutturali chiave (qui l’arsenale nucleare che ha a disposizione Mosca).

Sostenendo quanto affermato dai suoi funzionari, inoltre, Putin ha dato il via mercoledì 26 ottobre alle esercitazioni nucleari, ed è la prima volta che una cosa del genere accade da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina a febbraio: Mosca ha quindi svolto le prove preparandosi a allo scenario di un conflitto nucleare. Lo zar ha assistito alle manovre delle forze nucleari strategiche da un centro di comando. Tra le armi testate da Mosca durante le esercitazioni c’erano un missile balistico intercontinentale Yars, lanciato dalla penisola di Kamchatka nell’estremo oriente russo, e un missile balistico Sineva lanciato dal Mare di Barents. Almeno un sottomarino nucleare e due bombardieri strategici Tu-95 sono stati schierati durante le esercitazioni.

Putin, il legame con Berlusconi e il caso degli audio che hanno acceso le polemiche

Silvio Berlusconi, che farà parte della nuova coalizione di governo italiana, è finito al centro di una grossa polemica la scorsa settimana, dopo essersi vantato dei suoi noti legami di amicizia con Putin. In un audio divulgato dall’agenzia di stampa italiana LaPresse, Berlusconi ha affermato che il presidente russo gli aveva inviato venti bottiglie di vodka per il suo compleanno e una “lettera molto adorabile” in cui lo aveva definito “il numero uno tra i suoi cinque migliori amici”.

Gli audio, una volta ascoltati, sono inconfutabili, e resta difficile credere alla versione data dai portavoce FI e da lui stesso, ovvero al fatto che si trattasse di vecchie conversazioni e di contatti con il Cremlino ormai appartenenti al passato.

L’episodio è stato l’ennesimo grattacapo per Giorgia Meloni prima della nomina dei ministri (qui l’elenco), ovvero prima della formazione della sua squadra di governo che – ovviamente- avrebbe incluso personaggi di Forza Italia. Ma la posizione del partito di Berlusconi  – ufficialmente e dopo le smentite riguardanti gli audio – oggi sarebbe “in linea con l’Europa e gli Stati Uniti”. Dopo aver vinto le elezioni, rivolgendosi soprattutto all’elettorato di destra durante la sua campagna elettorale, la premier ha quindi cercato di rassicurare gli alleati occidentali dell’Italia a seguito di questa vicenda, ripetendo la sua posizione a favore della Nato e continuando a rifornire di armi l’Ucraina.

Quali sono i rischi per l’Italia? I rapporti di Putin con il nuovo governo Meloni

Giorgia Meloni, martedì 25 ottobre 2022, ha promesso di essere pronta a guida l’Italia in quello che è stato definito come uno dei momenti più difficili dopo la seconda guerra mondiale. Nel suo discorso, inoltre, ha ribadito il sostegno all’Ucraina nel conflitto con la Russia, aggiungendo anche che la sua coalizione si sarebbe affermata in Europa, rimanendo conservatrice ma rinnegando il fascismo, nonostante il suo partito affondi radici nell’estrema destra.

Il Paese guidato dalla Presidente Meloni continuerà quindi a sostenere le sanzioni contro Mosca, indipendentemente dalla stretta sulle importazioni di gas che ha annunciato Putin. Il nuovo governo, quindi, si allea all’Occidente che oggi il Cremlino minaccia.

Sui precedenti legami tra Mosca e gli alleati Berlusconi e Salvini e le preoccupazioni sulla politica estera, Meloni ha replicato respindendo le accuse di chi l’ha definita antieuropea e dicendo che “non devi essere necessariamente un federalista per credere nell’integrazione europea”.

“Cedere al ricatto di Putin sull’energia non risolverebbe il problema – ha dichiarato – lo aggraverebbe aprendo la strada a ulteriori richieste e ricatti”.