Guerra Russia-Ucraina, allarme bomba sporca: cos’è e cosa può fare

La Russia denuncia che l'Ucraina sarebbe pronta ad utilizzare le cosiddette bombe sporche nella guerra: il rischio è reale? Cosa potrebbe succedere?

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Si è parlato molto in questi giorni dell’ipotesi che nella guerra in Ucraina si utilizzi quella che viene chiamata bomba sporca. Cos’è? Di fatto un esplosivo convenzionale mischiato a materiale radioattivo: una bomba che contiene dunque materiale altamente radioattivo e pericoloso, come l’uranio, che viene disperso nell’aria nel momento in cui la parte di esplosivo convenzionale esplode.

Oggi, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha fatto delle osservazioni sulla presunta volontà dell’Ucraina di usare la bomba sporca in una telefonata con il suo omologo britannico Ben Wallace. Nei giorni scorsi Shoigu ha sentito telefonicamente i ministri della Difesa di Stati Uniti, Francia e Turchia, per spargere l’allarme. Ma al momento le sue parole sembrano infondate, tanto che infatti non ha potuto fornire prove a sostegno delle sue accuse.

Cosa sono le bombe sporche e quali effetti provocano

Le bombe sporche non hanno bisogno di contenere materiale radioattivo altamente raffinato, come succede invece per una bomba nucleare. Basta infatti che utilizzino materiali radioattivi provenienti ad esempio da ospedali, centrali nucleari o laboratori di ricerca.

Questo come ovvio le rende molto più economiche e veloci da realizzare rispetto alle armi nucleari. Non solo: possono anche essere trasportate facilmente, anche nel bagagliaio di un’auto per esempio.

La Federation of American Scientists ha calcolato che se una bomba contenente 9g di cobalto-60 e 5 chili di TNT dovesse esplodere all’estremità di Manhattan, nel centro di New York, renderebbe l’intera area della città inabitabile per decenni. Le bombe sporche sono infatti considerate a tutti gli effetti armi di distruzione di massa.

Tuttavia, sono estremamente inaffidabili. Perché il materiale radioattivo in una bomba sporca venga sparso nella sua zona bersaglio, deve essere ridotto in forma di polvere. Ma se le particelle sono troppo fini o se vengono rilasciate in presenza di vento forte, si disperdono troppo ampiamente per provocare davvero danni ingenti.

In generale, comunque, se funziona, i danni di una simile esplosione sarebbero incalcolabili. Oltre a quelli strettamente materiali – anche un’ampia area intorno alla zona dell’esplosione dovrebbe essere evacuata per la decontaminazione o abbandonata completamente per anni -, le ricadute radioattive causerebbero panico tra la popolazione e malattie gravi, come cancro e malformazioni.

Vero allarme o propaganda russa contro l’Ucraina?

Ora che la minaccia arriva dalla Russia, che sostiene che sia l’Ucraina a voler usare queste bombe, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha messo in guardia Mosca per quella che bolla come “falsa” affermazione. “La Russia non deve usare la bomba sporca come pretesto per l’escalation”, ha dichiarato agli alleati.

Ricordiamo che da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, la Nato ha fornito a Kiev miliardi di dollari di armi e addestramento militare, ma ha sempre rifiutato di intervenire direttamente, con supporto aereo o truppe, perché l’Ucraina non è un membro dell’Alleanza Atlantica.

In una dichiarazione congiunta, i ministri degli Esteri di Francia, Regno Unito e Stati Uniti hanno affermato che i loro governi “respingono tutti le accuse chiaramente false della Russia secondo cui l’Ucraina si sta preparando a utilizzare una bomba sporca sul proprio territorio”, sottolineando che continueranno a sostenere l’Ucraina in “il volto della brutale guerra di aggressione del presidente Vladimir Putin“.

Anche l’Ucraina ha condannato le parole di Shoigu. Il presidente Zelensky ha anzi rigirato l’accusa, denunciando che queste affermazioni potrebbero in realtà nascondere la volontà della stessa Russia di preparare un attacco con bombe sporche. Il presidente ucraino ha accusato Mosca di essere “la fonte di tutto ciò che di sporco si può immaginare in questa guerra”.

Putin sta minacciando il mondo “con un disastro da radiazioni” nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha anche attaccato, sottolineando persino che Mosca sarebbe pronta a far esplodere una grande diga nel sud dell’Ucraina. Per questo, ha detto, “il mondo dovrebbe reagire nel modo più duro possibile”.

Perché questo allarme dalla Russia proprio adesso

Non a caso gli analisti militari hanno fatto notare che le accuse del Cremlino arrivano dopo una serie di pesanti sconfitte militari russe e mentre le truppe ucraine continuano le loro operazioni di controffensiva nell’est e nel sud del Paese.

L’Istituto per lo studio della guerra (ISW) negli Stati Uniti ha affermato in una serie di tweet che Shoigu “probabilmente ha cercato di rallentare o sospendere gli aiuti militari occidentali all’Ucraina e possibilmente indebolire l’Alleanza Atlantica con appelli allarmanti”.

Tuttavia, sempre secondo l’ISW, “è anche improbabile che il Cremlino stia preparando un imminente attacco con una bomba sporca sotto falsa bandiera. Le affermazioni di Shoigu promuovono una campagna di informazione russa di lunga data”. Inoltre, i danni anche per i soldati russi sarebbero tremendi, dunque è difficile che Mosca scelga di abbracciare davvero una strategia che potrebbe essere definita “suicida”.

Cosa fare se viene sganciata una bomba sporca

Cosa fare nel caso in cui venisse sganciata una bomba sporca? Le regole per limitare i danni di una eventuale esplosione sono piuttosto semplici. Per chi si trova all’esterno vicino al luogo dell’esplosione, è necessario coprire naso e bocca con uno straccio per ridurre il rischio di respirate elementi radioattivi. Importantissimo anche non toccare nulla di proveniente dalla zona contaminata.

La cosa migliore è se possibile entrare velocemente in un edificio con porte e finestre non danneggiate, togliere tutti i vestiti e lo straccio con cui ci si è protetti naso e bocca, lavarsi subito corpo e capelli. Questo dovrebbe eliminare circa il 90% delle radiazioni.

Lo sanno bene gli stessi ucraini, i rumeni e le altre popolazioni limitrofe che nel 1987 hanno vissuto l’esplosione di Chernobyl: allora era nucleare, in questo caso le cose da fare sarebbero molto simili.

Ci sono precedenti di bombe sporche?

Ad oggi, nella storia, non si è mai avuto un attacco con una bomba sporca riuscita in nessuna parte del mondo. Ma ci sono stati alcuni tentativi.

Nel 1996, i ribelli ceceni hanno piazzato una bomba contenente dinamite e cesio-137 nel parco Izmailovo di Mosca. Il cesio era stato estratto da apparecchiature per il trattamento del cancro. Fortunatamente i servizi di sicurezza hanno scoperto la sua posizione ed è stato disinnescato.

Nel 1998, sempre in Cecenia, i servizi segreti hanno trovato e disinnescato una bomba sporca che era stata piazzata vicino a una linea ferroviaria.

Nel 2002, un cittadino statunitense che aveva contatti con al-Qaeda, Jose Padilla, è stato arrestato a Chicago con l’accusa di aver pianificato un attacco con una bomba sporca: per lui è arrivata una condanna a 21 anni di carcere.

Nel 2004, Dhiren Barot, cittadino britannico e membro di al-Qaeda, è stato arrestato a Londra e successivamente incarcerato per 30 anni per aver pianificato attacchi terroristici negli Stati Uniti e nel Regno Unito che avrebbero incluso l’uso di una bomba sporca. Per nessuno dei due, però, sono state trovate realmente tracce di bombe sporche.