Vodafone, Swisscom ha l’ok della Commissione Ue per l’acquisto: le tappe dell’acquisizione

Swisscom ha incassato il sì dell'Ue per procedere all'acquisizione di Vodafone Italia. Gli svizzeri detengono già Fastweb. Si va verso un colosso da 33 milioni di clienti

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Via libera all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom, gruppo che già controlla Fastweb. La Commissione europea ha dato il suo nulla osta ai sensi del Foreign subsidies regulation, il regolamento relativo alle sovvenzioni estere. Lo ha reso noto un comunicato di Swisscom, che ha parlato di un “un altro passo importante verso l’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie per la conclusione della transazione”.

Swisscom più vicina ad acquisire Vodafone

Questa la tabella di marcia dell’acquisizione: il 15 marzo un comunicato di Swisscom annunciava l’acquisizione di Vodafone Italia, nel rispetto del sopracitato regolamento; a maggio è stato reso noto il prezzo d’acquisto di 8 miliardi; il 19 agosto Swisscom ha notificato la transazione alla direzione generale della Concorrenza della Commissione europea; l’11 settembre l’Antitrust italiana ha annunciato l’avvio di un’indagine sull’acquisizione; il 23 settembre la Commissione europea ha annunciato che l’acquisizione può avere luogo dal momento che l’esame preliminare si è concluso senza evidenziare criticità; il matrimonio Vodafone/Swisscom, secondo le previsioni degli svizzeri, dovrebbe finalizzarsi nel primo trimestre del 2025.

Oltre a quella dell’Antitrust italiana, che ha avviato accertamenti ai sensi delle norme in materia di controllo delle operazioni di concentrazione, la transazione richiede ancora ulteriori autorizzazioni normative di altre autorità. Nel frattempo, Swisscom si è aggiudicata il via libera della Presidenza del Consiglio dei ministri italiana, che ha ritenuto di non esercitare il golden power, e dalla Commissione federale svizzera della concorrenza.

“Nel complesso, l’acquisizione di Vodafone Italia procede conformemente ai tempi prestabiliti”, ha dichiarato un portavoce di Swisscom. L’obiettivo dichiarato della società svizzera è quello di creare un ponte fra Vodafone Italia e Fastweb, già sua controllata nel mercato italiano.

A suo tempo, Swisscom, ha dichiarato che “la nuova entità e il Gruppo Vodafone stipuleranno diversi accordi di servizio, sia transitori che a lungo termine”. Tra gli accordi previsti, vi sarà anche un contratto di licenza che permetterà l’utilizzo del marchio Vodafone in Italia per un massimo di 5 anni dopo la chiusura dell’operazione. Vodafone fornirà inoltre una serie di servizi, con un compenso annuo totale iniziale di circa 350 milioni di euro. La cifra andrà poi a diminuire con il passare del tempo.

Nuovo colosso delle telecomunicazioni

A marzo Mediobanca Research ha stimato che dalla fusione tra Fastweb e Vodafone Italia nascerà un gigante del valore di 7,3 miliardi di euro di ricavi: Fastweb contribuirà con 2,6 miliardi e Vodafone Italia con 4,7 miliardi. Il Gruppo potrà contare in Italia su 33 milioni di clienti mobile, con una fetta di mercato pari al 32%; nella telefonia fissa la quota sarà del 34,7%. La fusione porterà alla creazione di un gruppo con circa 9.000 dipendenti.

Cosa potrebbe cambiare per i clienti

Ad ogni fusione o acquisizione corrispondono sempre le stesse preoccupazioni, ovvero l’aumento delle tariffe e i tagli all’organico. A suo tempo, Altroconsumo evidenziò che le tariffe dei vecchi contratti potrebbero subire ritocchi. In ogni caso, prima che le tariffe vengano riviste, gli utenti riceveranno una proposta unilaterale di modifica contrattuale con un preavviso minimo di 30 giorni. Entro il termine di legge, i clienti potranno rescindere il contratto senza penali o costi di disattivazione.