Prezzi benzina, Urso pensa all’accisa mobile: cos’è e quali effetti

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso afferma che sull'uso dell'accisa mobile "ci sarà riflessione nel governo, a partire dalla Nadef"

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Durante l’Assemblea Nazionale FAIB, il Ministro delle Imprese Adolfo Urso ha dichiarato che il governo sta valutando l’implementazione di un’imposta mobile al fine di contrastare l’incremento dei costi della benzina. I rappresentanti dell’industria hanno espresso la necessità di una profonda riforma per il settore. Il ministro ha affermato: “Sull’accisa mobile introdotta con il decreto trasparenza, dobbiamo comprendere con il Mef e il Mase quando essa eventualmente dovesse scattare e se fronteggiare, ove ci fosse necessità, il caro carburanti con questa accisa mobile o con altri strumenti”.

Il Ministro Urso ha affrontato la problematica dell’aumento dei prezzi della benzina, che ha colpito duramente gli automobilisti durante l’estate scorsa, quando il costo del pieno in Italia è risultato essere 11 euro più alto rispetto al resto d’Europa. Secondo i dati forniti dalla FAIB, il 57% di questo costo è dovuto all’IVA e all’accisa. Di conseguenza, il Ministro Urso ha proposto l’idea di introdurre un’accisa mobile come possibile soluzione a questa situazione.

Cos’è l’accisa mobile

Già proposta dall’ultimo Governo, l’introduzione dell’accisa mobile è stata inizialmente implementata tramite la legge di bilancio del 2008 durante il governo Prodi e successivamente reintrodotta nel Decreto Carburanti sotto il governo Meloni all’inizio di quest’anno.

La sua funzione può essere spiegata come un meccanismo automatico che riduce le imposte quando il prezzo della benzina supera una determinata soglia e le riporta gradualmente a una tassazione piena se il costo dei carburanti dovesse diminuire. Il limite massimo al di sopra del quale il governo può attuare questi tagli è stabilito nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (Def).

L’elemento distintivo dell’accisa mobile è la sua adattabilità in base all’andamento dei prezzi del carburante: quando i prezzi salgono, le accise diminuiscono, e viceversa. Questi sconti saranno applicati solo se il prezzo medio della benzina nel bimestre precedente supera la soglia stabilita. La quantità di tagli da applicare sarà determinata in base alle entrate aggiuntive dell’IVA riscossa sul carburante da parte del governo.

I rappresentanti della FAIB hanno pressato il Ministro Urso affinché si avvii un cambiamento profondo che coinvolga l’intero settore, a partire dalla modernizzazione degli impianti di distribuzione di benzina e diesel. Hanno sottolineato che circa la metà degli impianti attualmente operanti non è regolarizzata tramite un contratto e opera in uno stato di illegalità. La FAIB ha anche richiesto un rafforzamento dei requisiti per ottenere la licenza di gestione di un distributore, al fine di ridurre il numero di punti vendita e aumentarne la qualità complessiva.

In risposta, il Ministro Urso ha annunciato che insieme al Ministro Picchetto hanno presentato un progetto di riforma completa del settore distributivo dei carburanti, una misura attesa da tempo. Questo progetto comprende anche la riduzione degli eccessivi punti vendita per una razionalizzazione delle risorse. Inoltre, hanno concordato che questa riforma complessiva del settore sarà finanziata nei prossimi anni, iniziando con la prossima legge finanziaria.

Novità per i possessori della social card

Il Ministro Urso ha ulteriormente precisato che hanno chiesto alle compagnie petrolifere di contribuire in modo analogo a quanto hanno fatto le organizzazioni che rappresentano la grande distribuzione organizzata, soprattutto per quanto riguarda i beneficiari delle social card. Ha sottolineato che lo Stato finanzia la social card con ulteriori 100 milioni di euro, principalmente destinati all’acquisto di carburante, e che ritiene che le compagnie petrolifere possano fare lo stesso. Hanno quindi richiesto alle compagnie di fare la loro parte per quanto riguarda le loro reti di distribuzione. Ha inoltre evidenziato che hanno già ricevuto i primi feedback positivi da parte delle compagnie petrolifere.

Il Ministro ha anche precisato che altre compagnie definiranno le loro modalità di contributo e annunceranno ciò che potranno fare in modo completamente volontario.