Pasqua 2023, menù e uova degli chef stellati: dove costa di più

Menù stellati per pranzi di Pasqua e uova gourmet: le proposte (e i prezzi) degli chef Michelin. Dove si paga di più?

Prelibati, ricercati e all’insegna gusto: i menù e uova pasquali che gli chef stellati hanno deciso di proporre a Pasqua si contraddistinguono non solo per l’accostamento di sapori e l’originalità delle proposte, ma anche per i prezzi, non sempre alla portata di tutti. Abbiamo provato infatti a dare un’occhiata alle creazioni dei ristoranti stellati.

Uovo di Pasqua di Carlo Cracco: il costo

Lo chef stellato Carlo Cracco non smette di stupire gli amanti del buon cibo e appassionati di dolci: il suo uovo, disponibile nelle due versioni al cioccolato al latte e fondente, ha già fatto parlare di sé. Il prezzo è di 55 euro per entrambi i tipi.

Può sembrare sicuramente esagerato per molti italiani; tuttavia, bisogna anche pensare che ormai un qualsiasi uovo pasquale, non artigianale, che può essere acquistato in qualsiasi tipo di supermercato è in vendita ad un prezzo minimo di 20 euro. Per questo non sono poche le persone che hanno deciso di accaparrarsi immediatamente un buonissimo uovo di cioccolato pasquale realizzato da Carlo Cracco, rendendo il prodotto ancora più esclusivo.

Pasqua 2023 da chef Cannavacciuolo: menu e prezzo

Lo chef Antonino Cannavacciuolo ha reso noto il menù con tanto di prezzo in allegato. Si comincia con un piatto chiamato Il Buon Viaggio di Antonino Cannavacciuolo, un benvenuto per i suoi ospiti, seguito poi da scampi crudi alla pizzaiola e acqua di polpo. Sempre tra gli antipasti, figura poi la ricciola in crosta di pane con cime di rapa e salsa all’aglio.

Subito dopo arrivano i due primi, ovvero plin di anatra, zuppetta di fegato grasso e latte di bufala, seguito da spaghetto grigliato, scarola liquida e lumaca. Il secondo è un grande classico, ovviamente rivisitato in chiave moderna dallo chef: stiamo parlando di capretto in crepinette, carciofi e animelle.

A queste portate seguono, poi, il pre-dessert e il dessert di Villa Crespi, mentre in chiusura ci sarà un assaggio di colomba pasquale, code d’aragosta e babà,. Ma qual è il costo di tanta bontà? 300 euro a persona, comunque meno rispetto allo scorso anno. bevande escluse, si legge sul sito di Villa Crespi. Del resto, la qualità si paga.

I due menù di Natale Giunta

Più economici i due menù dello chef Natale Giunta, che ha deciso di organizzare il suo pranzo di Pasqua presso la splendida location del Castello a Mare. Il ristorante si trova nel Parco archeologico del Castellammare, nei pressi della Cala, nel quartiere la Loggia, a nord del porto di Palermo.

Quest’anno presenta due menù, uno di carne e uno di pesce: Si parte con un ovetto Km 0, poi un crunch croccante con tartara di filetto. Per i primi una selezione delle parte del ristorante, passando poi per carciofo cotto a bassa temperatura con ovetto e la sua fonduta, fagottini con friarielli, salsa cacio e pepe e guanciale croccante, agnello alla brace con patate e cipollotto e sfera al pistacchio con cuore ai lamponi. Il pranzo si chiude con Cannoli e cestino di frolla con fragoline e dalla Colomba artigianale, il tutto accompagnato da acqua, amari e caffè. Prezzo: 70 euro.

Quello di pesce ha diverse similitudini, con la differenza del Crunch croccante con tartara di tonno, Carciofo cotto con tartara di gamberone, Fagottini all’astice con salsa di ricciola e Turbante di branzino con estratto di erba e caponatina in agro. Diverso anche il prezzo, 80 euro.

Al San Domenico di Imola si arriva anche a 350 euro a persona

Al San Domenico di Imola, storico ristorante due stelle Michelin, lo chef Max Mascia propone un percorso studiato appositamente per il periodo pasquale.

Tra asparagi conditi, mousseline all’ aceto balsamico e uovo di quaglia al tegamino come antipasto e piatti come astice & Fegato d’oca spinaci al sesamo e mousseline all’aceto balsamico, mazzancolla e goletta con emulsione di piselli al basilico e pomodoro confit, gnocchi con fave novelle, lardo di Dozza e tartufo nero, uovo in Raviolo “San Domenico” con burro di malga, parmigiano dolce e tartufo di stagione, costoletta di agnello in crosta con crema al formaggio di fossa, agnello arrostito, caviale di melanzane al timo limonato, si fa davver un viaggio tra carne, pesce e tradizione. il prezzo è di ben 250 euro a persona escluse le bevande.

Si può anche abbinare dei vini, con l’aggiunta però di 100 euro a persona. In pratica, 350 euro per mangiare a Pasqua.